L’inquinamento aereo fa piovere orsi dal cielo
Orsi polari che piovono dal cielo. Non si tratta di un nuovo episiodio di Vanilla Sky e certamente non ha nulla di biblico. Lo scioccante spot è un’idea di Plane Stupid (“Volare è stupido”): una rete di associazioni che, dal 2005, conduce una battaglia non violenta contro l’espansione del trasporto aereo al grido di “riportiamo l’industria dell’aviazione sulla terra”.
Il video considera le emissioni degli aerei come una delle cause primarie dell’inquinamento e dell’effetto serra. Alla fine dell’impressionante sequenza di schianti, infatti, si legge: “Mediamente un volo Europeo produce più di 400 kg di gas serra per ciascun passeggero. Questo è il peso di un orso polare”.
Certamente, la tesi avanzata dal gruppo britannico invita a riflettere, tuttavia, non risulta approfondite né sufficientemente motivata. Ed Gillespie, condirettore dell’agenzia di comunicazione Futerra, ha dichiarato nella sua rubrica su The Guardian che, sicuramente, uno spot di tale intensità e drammaticità è in grado di attirare l’interesse della stampa, ma, allo stesso tempo, rischia di essere percepito come un tentativo di manipolazione attraverso una propaganda spicciola. Il lettore medio, in sostanza, rischierebbe di concentrarsi più sull’atroce morte degli orsi lasciando il rombo dell’aeroplano sullo sfondo del proprio interesse.
Infine, Plane Stupid non suggerisce alternative concrete al trasporto aereo. Forse sarà solo un piccolo passo, ma alcune compagnie aeree qualche azione per ridurre l’impatto ambientale la stanno adottando. Klm, per esempio, ha fatto volare per la prima volta un Boeing 747 alimentato (purtroppo solo per un ottavo) con un biocarburante prodotto a Seattle e ricavato da una pianta chiamata “camelina”.
Nel frattempo ha “preso il volo” anche il progetto indipendente dello svizzero Bertrand Piccard, un prototipo di aereo alimentato a pannelli solari. Sperare che questo costituisca il futuro dell’aviazione è forse azzardato, ma, se non altro, è un’idea per migliorare.
Elena Marcon