Ha aperto oggi il Festival della Scienza di Roma. Tema: “La fine del mondo. Istruzioni per l’uso”.
Nell’arco di tre giorni, questa suggestione sará affrontata da diverse prospettive: astronomia, simulazioni di catastrofi, cambiamenti climatici, eventi geofisici globali, estinzioni di massa, psicologia sociale e la fine dell’umanitá.
Mi trovo dunque interessato non solo come fisico nucleare, ma anche come fondatore di un’associazione dal nome Ragnarock, che nelle lingue nordiche, indica appunto la fine del mondo.
In uno degli incontri vegono approfondite le innumerevoli teorie che, nella storia dell’umanitá, hanno trattato questo tema. Allora però l’universo era considerato eterno, capace di rigenerarsi dopo ogni periodica distruzione. In tempi recenti, l’umanitá ha scatenato invece un’evoluzione culturale e tecnologica rapidissima, potenzialmente fuori ...