URBACT, rinnovato il programma UE per lo sviluppo urbano sostenibile
È un dato di fatto che, per risolvere piccoli e grandi problemi, l’unione faccia la forza. Ed è proprio questo lo spirito di URBACT, il virtuoso quanto pressoché sconosciuto, programma europeo di cooperazione territoriale per progetti dedicati allo sviluppo urbano sostenibile.
Finanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) – principale strumento UE dedicato a questo scopo – Urbact contiene il seme della cooperazione già nel sottotitolo: “Connecting cities Building successes”. Ed è proprio in quel “Connettere le città per raggiungere successi” che è racchiusa tutta la potenzialità del Programma. Che ha come scopo quello di permettere alle città europee di affrontare le diverse sfide urbane tramite lo scambio di esperienze e conoscenze, consentendo alle città di lavorare insieme in network tematici al fine di mettere a punto soluzioni a sfide comuni.
Attraverso la condivisione di metodologie ed esperienze realizzate in Europa da amministrazioni pubbliche e centri di ricerca su una pluralità di temi (ambiente, inclusione sociale, efficienza energetica, energie rinnovabili, occupazione, ricerca ed innovazione), i network di URBACT favoriscono, infatti, la realizzazione di Piani d’azione locale e l’implementazione di strategie sul medio e lungo periodo per adottare, nelle città coinvolte, i risultati delle attività di scambio svolte con altre città europee. L’approccio è multidisciplinare. Le soluzioni sviluppate con il sostegno di URBACT includono un’attenzione alla dimensione economica, sociale e ambientale, coinvolgendo allo stesso tempo tutti i principali attori urbani coinvolti nel tema al centro del network, grazie alla metodologia dei Gruppi d’Azione Locale.
Il ciclo dei progetti URBACT, che possono essere finanziati con contributi comunitari per il 70-80%, si articola in due fasi principali: la fase di sviluppo che dura sei mesi ed ha l’obiettivo di sviluppare la proposta iniziale, completare il partenariato (portandolo da 5 partner fino a 8-12) e strutturare l’application finale con i dettagli delle attività da realizzare nella fase successiva. Che è quella di implementazione e dura invece 27 mesi. A questo punto la partnership deve essere perfezionata con l’inclusione di altri partner fino al raggiungimento del numero minimo previsto dal Programma. Nel periodo 2007-2013, solo per citare qualche numero, il Programma ha coinvolto 52 network, 500 città, 4.000 attori e sono state implementate 260 azioni, l’ 80% delle quali sono state realizzate.
Giunto ormai alla sua terza edizione, URBACT si avvale, per il periodo 2014-2020, di un budget complessivo di 74 milioni di Euro, circa il 40% in più rispetto al periodo precedente. Più della metà dei nuovi finanziamenti saranno dedicati allo scambio e alle attività di apprendimento guidato dalle città che fanno parte dei network, il budget rimanente andrà indirettamente a sostenere le città attraverso esperti, attività di capacity building, capitalizzazione, azioni di diffusione e coinvolgimento della cittadinanza.
Tra i tantissimi progetti in fase di implementazione o già conclusi c’è, per esempio, “Sustainable Food in Urban Communities” che ha come partner capofila Bruxelles Environnement, che per conto della città di Bruxelles si occupa di politiche ambientati. Del network fanno parte altre 10 città: Amersfoort, Atene, Bristol, Messina, Göteborg, Lione, Ourense, Vaslui e Oslo. Questa rete tematica ha lo scopo di scambiare informazioni a proposito di iniziative innovative per la produzione alimentare sostenibile, la vendita e il consumo nelle comunità urbane. Mettendo in campo azioni per rendere tali alimenti più ampiamente disponibili, promuovere basse emissioni di carbonio, uso efficiente delle risorse, aumentare la domanda di cibo sostenibile attraverso cambiamenti nel comportamento dei consumatori, incoraggiare filiere corte e la piccola produzione alimentare urbana.
Sulla falsa riga di questo progetto c’è anche “Diet for a Green Planet” che ha come leader partner il Comune di Södertälje, in Svezia. Qui l’idea di fondo è quella di rispondere alle sfide ecologiche globali applicando i principi fondamentali della dieta per un pianeta verde nelle mense pubbliche, promuovendo la salute e migliorando la qualità generale delle pietanze servite. Le regole seguite sono, infatti: cibo buono, agricoltura e allevamento biologico, meno carne e più verdura, alimenti di stagione, produzione locale e riduzione dei rifiuti.
Non ci sono, tuttavia, solo iniziative dedicate all’alimentazione sostenibile, ma anche all’efficienza energetica e alla mobilità urbana green. È il caso di CASH e di Active Travel Network progetti entrambi dedicati alla promozione di una società a bassa emissione di carbonio. Il primo, si focalizza sulle abitazioni private, considerandole un settore prioritario per l’efficienza energetica europea. Partendo dalla constatazione del fatto che molti proprietari ancora non possono contare su prezzi accessibili per quanto riguarda l’energia pulita i protagonisti coinvolti sono poi arrivati alla conclusione che, in questo modo, il potenziale delle imprese che sviluppano tecnologie verdi rimane inutilizzato. Il progetto CASH, guidato dalla città francese di Echirolles, si concentra quindi sul miglioramento dell’efficienza energetica nelle abitazioni sociali, proponendo nuove soluzioni e promuovendo nuove politiche di ristrutturazione sostenibile. Active Travel Network è invece, un progetto che mira a sostenere l’utilizzo di mezzi alternativi all’automobile per i viaggi inferiori ai 5 km, che rappresentano il 25-50% di spostamenti in auto nelle città europee. Concretamente, è stato stabilito un accordo con i meccanici locali per il noleggio di biciclette elettriche mentre le auto sono in riparazione; la creazione e promozione di percorsi pedonali e ciclabili; la pianificazione del verde urbano e un sistema di “Hotel Bike” per i turisti.
Per sapere tutto sul nuovo URBACT III l’appuntamento è a Roma, il 13 e il 14 novembre. Durante l’InfoDay, partendo dalle esperienze delle città italiane ed europee attive nei network di URBACT II, verrà presentato il Programma Operativo 2014-2020 e saranno fornite informazioni sul lancio del primo bando previsto per l’anno prossimo oltre alle modalità di cofinanziamento nazionale.
Beatrice Credi