“Un assaggio di natura” per celebrare la Giornata Europea dei Parchi
Era il 24 maggio 1909 quando venne istituito, in Svezia, il primo parco europeo. Per questo la data è diventata la Giornata Europea dei Parchi, in cui il Vecchio Continente festeggia le sue aree naturali protette. Un’iniziativa di Europarc Federation e delle federazioni nazionali per ricordarne l’importanza ma anche per promuovere, tra i cittadini dell’Unione, la loro esistenza e le numerose attività che vi si possono svolgere.
Quest’anno avrà come tema “A Taste of Nature”, un assaggio di natura, inteso anche come incontro con i prodotti locali e le eccellenze gastronomiche dei territori. Non a caso, infatti, per questa edizione, Europarc ha unito le forze con Slow Food Europe. Un modo per mettere in evidenza, ancora di più, il legame con l’agricoltura sostenibile e sottolineare l’importanza della sicurezza alimentare in Europa. Le due associazioni, inoltre, collaborano attivamente per la creazione e la salvaguardia di una rete europea di aree protette, approfondendo e ampliando insieme il concetto di biodiversità.
La biodiversità – la cui Giornata Mondiale si celebra, tra l’altro, a ridosso, il 22 maggio – è la diversità della vita a molti stadi, dai più piccoli – i geni, mattoni della vita – alle specie vegetali e animali, fino a livelli più complessi: gli ecosistemi. Tutti questi livelli si intersecano, si influenzano a vicenda e si evolvono. Nel corso dei secoli, ad esempio, l‘agricoltura tradizionale ha contribuito alla formazione di nuovi habitat, la selezione e la conservazione delle specie vegetali e animali, arricchendo la biodiversità dei paesaggi rurali che vediamo oggi in Europa. La perdita di biodiversità, che è una delle più grandi minacce ambientali che attualmente affliggono il pianeta, non riguarda quindi solo le specie selvatiche, ma anche l’agrobiodiversità, cioè le razze animali e le varietà vegetali che, dalla nascita dell’agricoltura 10.000 anni fa, sono state gradualmente e costantemente addomesticate per essere coltivata per la produzione di cibo. E che caratterizzano un determinato territorio, influenzando la vita e le attività della popolazione che vi risiede.
Gli agricoltori, i pastori e i pescatori che ben conoscono il fragile equilibrio della natura, dovrebbero dunque essere i primi veri custodi del pianeta. Per millenni, hanno lavorato in armonia con gli ecosistemi, non in competizione con loro. Come dichiarato dalla FAO, l’agricoltura familiare è la forma più comune di produzione alimentare sia nel sud del mondo che del nord, e svolge un ruolo fondamentale socio-economico, ambientale e culturale. Tuttavia, nel corso degli ultimi 50 anni, l’agricoltura industriale ha creato prodotti per aumentare la produttività, a scapito della diversità, della conoscenza e dei saperi legati ai singoli luoghi. Secondo le stime della FAO, il 75% delle varietà di colture agricole sono scomparse e il 20% delle razze animali allevati per il cibo, la carne o il latte.
Anche la preservazione dei parchi e la loro conoscenza è quindi un ottima maniera per “assaggiare un po’ di natura”. Tantissimi saranno gli appuntamenti (e non solo nella data simbolo del 24 maggio), anche nel nostro Paese. Il programma è fittissimo. Si potrà, per esempio, andare alla scoperta del Sito Naturalistico Archeologico di San Basilio: l’omonimo Centro Turistico Culturale sarà aperto al pubblico con ingresso e visita guidata gratuita. Un’opportunità per apprezzare le numerose testimonianze ed i reperti archeologici ritrovati in loco verso la fine degli anni ’70 e primi anni ’80, oltre che per ammirare la splendida chiesetta romanica di S. Basilio e gli scavi archeologici aperti. Ma anche il Giardino Botanico Litoraneo del Veneto sarà aperto al pubblico con ingresso e visita guidata gratuita. Un’occasione per scoprire un sito naturalistico di grande pregio, luogo ideale per far comprendere il concetto di biodiversità: attraverso passerelle di legno e ponticelli che sovrastano i numerosi habitat presenti, si potrà ammirare la rigogliosa vegetazione silvestre dove le dune in formazione si abbassano fino al mare.
Beatrice Credi