Home » Rubriche »Top Contributors » La Greca (INU) su Casteldaccia: “In Sicilia esistono migliaia di situazioni simili a quella della tragedia”:

La Greca (INU) su Casteldaccia: “In Sicilia esistono migliaia di situazioni simili a quella della tragedia” Top Contributors

novembre 6, 2018 Rubriche, Top Contributors

Pubblichiamo in versione integrale la nota che il Prof. Paolo La Greca, Ordinario di Urbanistica all’Università di Catania e presidente della sezione Sicilia dell’INU – Istituto Nazionale di Urbanistica ha diffuso oggi ai media, a seguito dei tragici incidenti avvenuti nei giorni scorsi a causa del grave abusivismo e del dissesto idrogeologico che affliggono la regione.

La tragedia di Casteldaccia richiama ancora una volta l’indifferibile necessità di affrontare con rapidità e risolutezza il tema dei rischi territoriali in Sicilia. Come purtroppo accade, quasi sempre, dopo queste terribili tragedie si assiste a un florilegio di dichiarazioni e prese di posizione che poco o nulla hanno a che fare con la vera natura del problema. Confortano, questa volta, le dichiarazioni precise e irrevocabili del Presidente della Regione Nello Musumeci che ha condannato senza se e senza ma pratiche che non potranno essere più tollerate.

In Sicilia, fors’anche più che altrove, il rischio idrogeologico è un problema che ha radici profonde e che viene solo aggravato dal cambiamento climatico in atto che, oggi, è criminale non riconoscere. Al di là delle necessarie opere di manutenzione degli alvei fluviali, si continua a ignorare il fatto che la maggior parte delle tragedie e dei danni in conseguenza degli eventi alluvionali estremi sono dovute alla realizzazione di infrastrutture e insediamenti in parti del territorio che sono notoriamente soggette a livelli elevati di pericolosità, individuate da anni nei Piani di Assetto Idrogeologico (PAI) approvati e vigenti. Questa condizione riguarda non solo le moltissime costruzioni abusive ma anche le previsioni di strumenti urbanistici vigenti che consentono di edificare in queste zone aggravando il livello di rischio già presente. Ma la situazione è ancora più grave se si considera l’attuale scenario dei piani in itinere e in approvazione dove in pochissimi casi si riesce a far passare un principio di precauzione che porti a escludere l’edificabilità in zone di pericolosità idraulica. I pianificatori che operano in Sicilia sanno molto bene che quest’approccio spesso trova forti opposizioni da parte delle comunità locali, degli amministratori e dei professionisti che continuano a equiparare l’apposizione di ulteriori vincoli su corsi d’acqua “mai esondati” (come se non bastassero quelli già imposti da Genio Civile e Soprintendenza!) a ingiustificati impedimenti “allo sviluppo” del territorio.

Una visione a dir poco distorta e parziale, che denota l’assenza di memoria di medio e soprattutto lungo termine tra gli attori che operano sul territorio, che spesso non hanno, o fingono di non avere, competenze e conoscenze approfondite dei luoghi e delle dinamiche idrogeologiche che li caratterizzano, tendono a sottovalutare se non a rimuovere la coscienza dei meccanismi che regolano il funzionamento degli elementi naturali, ed in particolare della rete idrografica, presenti sul territorio. Si va dunque ben oltre la questione degli eventi meteorici estremi, esacerbati dagli effetti nefasti del cambiamento climatico in atto, ma ad essere carente è anche la percezione delle normali dinamiche di funzionamento dei corsi d’acqua e della loro tutela ambientale, paesaggistica e idraulica.

In Sicilia esistono migliaia di condizioni insediative analoghe a quella della recente tragedia, molte delle quali non sono il risultato di insediamenti illegali, ma fatto ancor più grave, sono anche il prodotto di pianificazioni urbanistiche consapevolmente scellerate che, tutt’oggi, continuano a prevedere possibilità edificatorie a ridosso di corsi d’acqua e in aree già classificate come aree di elevato rischio idraulico dal Piano di Assetto Idrogeologico, piano che peraltro si concentra prevalentemente sui corsi d’acqua principali. Ne consegue la difficoltà di proporre modelli insediativi differenti.

Diviene indifferibile dunque una presa di posizione definitiva sulla questione, orientata a massimizzare la tutela delle aree a rischio. Presa di posizione che deve necessariamente passare attraverso una nuova normativa, orientata alla tutela integrale dei corpi idrici che preveda inedificabilità assoluta in corrispondenza delle aree a rischio così come definite dal PAI Sicilia, (la cui norma attualmente non prevede inedificabilità anche per le condizioni di rischio elevato), inedificabilità delle aree agricole e divieto di prevedere zone di espansione edilizia a ridosso dei corpi idrici di qualsiasi dimensione, diniego delle concessioni in sanatoria in corrispondenza delle aree definite dal PAI Sicilia con livelli di rischio R3 ed R4.

Bisogna avere il coraggio di compiere oggi e con effetto immediato, anche stralciando le aree edificabili dei piani urbanistici vigenti, scelte di tutela integrale, che solo amministratori e tecnici sconsiderati, possono considerare impopolari. Si tratta in realtà di scelte imprescindibili per garantire la pubblica incolumità, il risparmio di risorse e l’utilità collettiva, fini questi propri della pianificazione urbanistica e territoriale.

Il rilancio di una corretta visione del territorio è sempre più urgente e richiede il coraggio di affermare che il vero sviluppo economico del Paese e del Mezzogiorno passa attraverso la sicurezza e la qualità dei luoghi in cui viviamo.

Paolo La Greca, Presidente sezione Sicilia Istituto Nazionale di Urbanistica

Share and Enjoy:
  • Print
  • PDF
  • email
  • Facebook
  • Google Bookmarks
  • del.icio.us
  • Digg
  • Twitter
  • LinkedIn
  • Current
  • Wikio IT
  • Netvibes
  • Live

PARLA CON LA NOSTRA REDAZIONE

Newsletter settimanale


Notizie dalle aziende

Amazon Sustainability Accelerator: al via la seconda edizione per le start up

febbraio 9, 2023

Amazon Sustainability Accelerator: al via la seconda edizione per le start up

Si è aperta oggi, 9 febbraio 2023, la seconda edizione dell’Amazon Sustainability Accelerator, il programma rivolto alle startup nella fase Early Stage focalizzate sulla sostenibilità. Lanciato da Amazon, EIT Climate-KIC (l’hub europeo per l’innovazione in materia di clima) e WRAP (una delle principali ONG britanniche impegnate nel contrasto al cambiamento climatico), Accelerator è aperto alle startup che stanno creando [...]

Rapporto Deloitte “Digital Green Evolution”: nel 2022 gli smartphone genereranno 146 milioni di tonnellate di CO2

marzo 14, 2022

Rapporto Deloitte “Digital Green Evolution”: nel 2022 gli smartphone genereranno 146 milioni di tonnellate di CO2

Di fronte ad un numero di dispositivi che ormai nel complesso supera la popolazione mondiale, cresce l’attenzione ai temi della sostenibilità e degli impatti ambientali derivanti dalla produzione, dall’uso e dallo smaltimento dei “telefonini“, i device di più comune utilizzo sia tra giovani che adulti. A evidenziare la criticità di questi numeri è intervenuto il [...]

Matteo Viviani, una iena in verde a caccia di greenwashing

ottobre 29, 2021

Matteo Viviani, una iena in verde a caccia di greenwashing

L’ambiente e il clima sono ormai diventati temi “mainstream”. Anche se pochissimi fanno, tutti ne parlano! Soprattutto le aziende, che hanno intercettato da tempo la crescente attenzione di consumatori sempre più critici e sensibili all’ecosostenibilità di prodotti e servizi.  Vi viene in mente un’azienda che oggi non si dica in qualche modo “green” o “ecofriendly”? [...]

“L’Adieu des glaciers”: al Forte di Bard le trasformazioni dei ghiacciai alpini

giugno 18, 2021

“L’Adieu des glaciers”: al Forte di Bard le trasformazioni dei ghiacciai alpini

“L’Adieu des glaciers: ricerca fotografica e scientifica” è un progetto prodotto dal Forte di Bard, che intende proporre un viaggio iconografico e scientifico progressivo tra i ghiacciai dei principali Quattromila della Valle d’Aosta per raccontare, anno dopo anno, la storia delle loro trasformazioni. L’iniziativa, che ha un orizzonte temporale di quattro anni, ha iniziato la sua [...]

Quando le rinnovabili conquistano le basi militari: il caso francese di BayWa r.e.

aprile 19, 2021

Quando le rinnovabili conquistano le basi militari: il caso francese di BayWa r.e.

Ormai è noto che la cavalcata delle rinnovabili è inarrestabile, ma questa è una vera e propria “conquista militare”: BayWa r.e., player globale nel settore delle energie rinnovabili, ha annunciato di aver trasformato due basi aeree inutilizzate e dismesse in Francia in parchi solari e terreni agricoli per l’allevamento di pecore. La società del Gruppo [...]

Tree-ticket: il concerto si paga in alberi

aprile 15, 2021

Tree-ticket: il concerto si paga in alberi

Un concerto in presenza, immersi in una foresta, per riavvicinare l’uomo alla natura attraverso la musica del violoncellista Mario Brunello e di Stefano Mancuso, con una differenza rispetto a qualsiasi altro concerto al mondo: l’accesso si paga in alberi, con il TreeTicket. L’esperimento si terrà a Malga Costa in Val di Sella, in Trentino, nella cornice della [...]

Ricerca Mastercard: la spesa post-Covid vira verso modelli più sostenibili

aprile 13, 2021

Ricerca Mastercard: la spesa post-Covid vira verso modelli più sostenibili

Secondo quanto emerge da una nuova ricerca di Mastercard incentrata sulla sostenibilità, a seguito della pandemia da Covid-19 sarebbe cresciuto in modo significativo il desiderio da parte di italiani ed europei di salvaguardare l’ambiente e miliardi di consumatori nel mondo sarebbero disposti ad adottare comportamenti “più responsabili“. Oltre la metà dei nostri connazionali (64% contro il [...]

Visualizza tutte le notizie dalle Aziende