Salvaguardia del suolo europeo: la Commissione cerca di uscire dall’impasse
Nel 2006 la Commissione Europea adottò una Direttiva Quadro per la protezione del suolo, con l’obiettivo di garantire la produttività del suolo, specialmente per la produzione alimentare, limitando, al contempo, i rischi per la salute umana e l’ambiente. A distanza di sette anni questa direttiva è però ancora in fase di discussione al Consiglio e al Parlamento Europeo. Nel frattempo il problema del degrado del suolo in Europa non è cambiato, ma semmai è peggiorato. Per questo motivo lo scorso 13 Febbraio, la Commissione ha presentato due nuove relazioni sugli aspetti “politici” e scientifici riguardanti il suolo europeo.
“Queste relazioni ribadiscono quanto sia importante preservare i suoli europei per salvaguardare l’approvvigionamento di prodotti alimentari di qualità, di acque sotterranee pulite e di luoghi di svago salubri, assicurando nello stesso tempo una riduzione delle emissioni di gas serra”, ha commentato il Commissario per l’Ambiente Janez Potočnik. “Dobbiamo utilizzare le risorse provenienti dal suolo in modo più sostenibile - ha continuato Potočnik. A tal fine, un approccio comune in tutta l’UE sarebbe le soluzione ideale. La Commissione ha presentato proposte legislative in materia e mi auguro che le nostre nuove relazioni permetteranno al Consiglio e al Parlamento Europeo di passare alla fase operativa.”
Le relazioni, infatti, sottolineano la necessità di intervenire per evitare il degrado irreversibile. L’erosione, l’impermeabilizzazione del suolo e l’acidificazione sono significativamente aumentate nell’ultimo decennio, ed è probabile che questa tendenza perduri se non si affrontano i problemi legati all’incremento dell’utilizzo, all’uso inefficiente delle risorse naturali e alla tutela della materia organica nel suolo.
Lo studio rileva anche come, cinque anni dopo l’adozione della strategia generale per la protezione del suolo, non siano ancora state predisposte la sorveglianza e la tutela sistematiche della qualità del suolo in Europa. Il che significa che le azioni in corso non sono sufficienti a garantire un adeguato livello di protezione del suolo in Europa.
La Commissione si è dunque adoperata per sostenere iniziative di sensibilizzazione, progetti di ricerca e monitoraggio e un’indagine sul ruolo del manto forestale, l’uso dei terreni e gli indicatori agroambientali, realizzata da Eurostat. Ma l’esecutivo ha anche continuato a integrare l’obiettivo della protezione del suolo in altre politiche dell’UE, tra cui l’agricoltura e lo sviluppo rurale. Circa 3,1 miliardi di euro sono stati assegnati al recupero dei siti industriali e dei terreni contaminati nell’ambito della politica di coesione per il periodo 2007-2013. La Commissione proporrà, inoltre, di contabilizzare le emissioni legate all’utilizzo del suolo, ai cambiamenti di uso del suolo e alla silvicoltura (LULUCF) nell’ambito dell’impegno dell’UE in materia di cambiamenti climatici per il 2020. La prossima tappa sarà il parere, sulla relazione strategica, da parte del Parlamento e del Consiglio UE.
Donatella Scatamacchia