Home » Rubriche »Very Important Planet » Pietro Mennea: sì ai Giochi, no al gigantismo:

Pietro Mennea: sì ai Giochi, no al gigantismo

luglio 20, 2012 Rubriche, Very Important Planet

Pietro Mennea è una delle leggende dell’atletica leggera. Cinque Olimpiadi, 15 ori, 3 argenti e 6 bronzi. Dopo aver collezionato record, ha lasciato lo sport agonistico nel 1988 (Giochi di Seoul). Oggi è avvocato e commercialista, revisore contabile, agente di calciatori, giornalista pubblicista, insegnante universitario. Dal 1999 al 2004 è stato deputato al Parlamento Europeo. Nel 2006 ha dato vita alla Fondazione Pietro Mennea, a favore di enti caritatevoli o di ricerca medico-scientifica, associazioni culturali e sportive. Lo scopo secondario è di carattere culturale, e consiste nel diffondere lo sport ed i suoi valori, nonché promuovere la lotta al doping, che è diventata una triste piaga per lo sport e la nostra società. Ha cinque lauree (Isef, scienze motorie, giurisprudenza, scienze politiche, lettere) e ha scritto 20 libri, dedicati al diritto sportivo, alla questione del doping e ai Giochi Olimpici. Alla vigilia di quelli di Londra, il suo penultimo libro, dal titolo “I costi delle Olimpiadi” (Delta Tre edizioni), offre interessanti spunti di riflessione:  “Le esperienze precedenti insegnano che due settimane di gare lasciano ad una città pochi vantaggi, molti quartieri trasformati, stadi enormi e ingestibili dalle amministrazioni comunali, costi di manutenzione proibitivi, altre opere edili sovradimensionate e ben pochi utili”.

D) Dottor Mennea, i Giochi di Londra si avvicinano. Lei all’inizio dell’anno scorso ha preso pubblicamente posizione sul tema Olimpiadi, dicendosi contrario alla candidatura romana. Ci può spiegare le sue ragioni?

R) In tutta la storia delle Olimpiadi, l’economia di nessun Paese è mai ripartita grazie ai Giochi, ma i cittadini si sono dovuti sobbarcare costi e oneri. Eccetto una o due eccezioni, in seguito a questo evento si sono sempre verificate recessione economica e svalutazione della moneta. La città di Torino, che ha organizzato i Giochi invernali nel 2006, è una delle città più indebitate d’Italia. Sono anche contro il gigantismo delle Olimpiadi: impianti enormi che poi vengono abbandonati. Non sono a sfavore alle Olimpiadi in sé, visto che ho partecipato a cinque edizioni, ma sono contrario all’organizzazione dei Giochi in paesi che hanno problemi economici.

D) Qual è, nella sua esperienza, l’impatto ambientale di questi eventi?

R) Parto dal caso di Roma: nella capitale la costruzione del villaggio olimpico a Tor di Quinto avrebbe sconvolto il paesaggio naturale della zona Flaminia. In generale, l’impatto ambientale è legato soprattutto agli impianti: il Paese organizzatore costruisce una serie di impianti sportivi che poi non servono più a nulla e sono solo un costo per i cittadini. Costruzioni che fanno sempre la stessa fine: magnificate per quindici giorni dalla stampa e poi abbandonati al degrado. La formula delle Olimpiadi oggi è: “Interessi privati con denaro pubblico”. Bisogna chiedersi se vale ancora la pena organizzare le Olimpiadi così, vista la situazione economica mondiale.

D) C’è una soluzione? Spezzettare le Olimpiadi in gare disputate in vari Paesi, in base alla disponibilità di impianti già esistenti, potrebbe essere fattibile?

R) Potrebbe essere una via. In Grecia per esempio gli impianti c’erano già: se il CIO avesse voluto aiutare il Paese, avrebbe potuto assegnarle i prossimi Giochi. In quel caso l’evento avrebbe potuto dare un po’ di sollievo economico. Un altro aspetto da considerare per Olimpiadi a minore impatto è anche il numero degli atleti, che oggi sono tantissimi: meglio un evento più contenuto, con meno discipline e meno partecipanti.

D) Oltre a fare l’avvocato di professione, lei è stato deputato europeo dal 1999 al 2004, lavorando proprio in Commissione Ambiente. Qual è la sua esperienza rispetto all’applicazione del diritto ambientale?

R) In Europa c’è più attenzione verso queste tematiche rispetto all’Italia. In Commissione Ambiente abbiamo lavorato moltissimo, affrontando tanti temi. Ricordo il caso di un sito archeologico greco che volevano riempire d’acqua per gare di canottaggio. In Commissione noi ci opponemmo fermamente, ma si faceva fatica a tamponare, a bloccare certi tentativi di deturpazione del paesaggio: in Parlamento c’erano anche persone che erano lì per difendere interessi privati.

D) E in Italia qual è secondo lei la situazione? Si discute molto sul fatto che gran parte dei reati ambientali sono semplici contravvenzioni, dunque “classificati” come più lievi rispetto ai delitti.

R) Sì, c’è questo problema. Penso che la difesa dello straordinario patrimonio italiano passi anche attraverso la difesa dell’ambiente, che deve essere una priorità. Chi non pensa questo non fa un buon servizio al Paese. Se fossi al governo, la prima cosa che farei sarebbe distruggere tutte le costruzioni abusive. Da questo punto di vista, l’Italia deve diventare più severa: servono norme più rigide, anche per educare la popolazione.

Veronica Ulivieri

 

Share and Enjoy:
  • Print
  • PDF
  • email
  • Facebook
  • Google Bookmarks
  • del.icio.us
  • Digg
  • Twitter
  • LinkedIn
  • Current
  • Wikio IT
  • Netvibes
  • Live

PARLA CON LA NOSTRA REDAZIONE

Newsletter settimanale


Notizie dalle aziende

Amazon Sustainability Accelerator: al via la seconda edizione per le start up

febbraio 9, 2023

Amazon Sustainability Accelerator: al via la seconda edizione per le start up

Si è aperta oggi, 9 febbraio 2023, la seconda edizione dell’Amazon Sustainability Accelerator, il programma rivolto alle startup nella fase Early Stage focalizzate sulla sostenibilità. Lanciato da Amazon, EIT Climate-KIC (l’hub europeo per l’innovazione in materia di clima) e WRAP (una delle principali ONG britanniche impegnate nel contrasto al cambiamento climatico), Accelerator è aperto alle startup che stanno creando [...]

Rapporto Deloitte “Digital Green Evolution”: nel 2022 gli smartphone genereranno 146 milioni di tonnellate di CO2

marzo 14, 2022

Rapporto Deloitte “Digital Green Evolution”: nel 2022 gli smartphone genereranno 146 milioni di tonnellate di CO2

Di fronte ad un numero di dispositivi che ormai nel complesso supera la popolazione mondiale, cresce l’attenzione ai temi della sostenibilità e degli impatti ambientali derivanti dalla produzione, dall’uso e dallo smaltimento dei “telefonini“, i device di più comune utilizzo sia tra giovani che adulti. A evidenziare la criticità di questi numeri è intervenuto il [...]

Matteo Viviani, una iena in verde a caccia di greenwashing

ottobre 29, 2021

Matteo Viviani, una iena in verde a caccia di greenwashing

L’ambiente e il clima sono ormai diventati temi “mainstream”. Anche se pochissimi fanno, tutti ne parlano! Soprattutto le aziende, che hanno intercettato da tempo la crescente attenzione di consumatori sempre più critici e sensibili all’ecosostenibilità di prodotti e servizi.  Vi viene in mente un’azienda che oggi non si dica in qualche modo “green” o “ecofriendly”? [...]

“L’Adieu des glaciers”: al Forte di Bard le trasformazioni dei ghiacciai alpini

giugno 18, 2021

“L’Adieu des glaciers”: al Forte di Bard le trasformazioni dei ghiacciai alpini

“L’Adieu des glaciers: ricerca fotografica e scientifica” è un progetto prodotto dal Forte di Bard, che intende proporre un viaggio iconografico e scientifico progressivo tra i ghiacciai dei principali Quattromila della Valle d’Aosta per raccontare, anno dopo anno, la storia delle loro trasformazioni. L’iniziativa, che ha un orizzonte temporale di quattro anni, ha iniziato la sua [...]

Quando le rinnovabili conquistano le basi militari: il caso francese di BayWa r.e.

aprile 19, 2021

Quando le rinnovabili conquistano le basi militari: il caso francese di BayWa r.e.

Ormai è noto che la cavalcata delle rinnovabili è inarrestabile, ma questa è una vera e propria “conquista militare”: BayWa r.e., player globale nel settore delle energie rinnovabili, ha annunciato di aver trasformato due basi aeree inutilizzate e dismesse in Francia in parchi solari e terreni agricoli per l’allevamento di pecore. La società del Gruppo [...]

Tree-ticket: il concerto si paga in alberi

aprile 15, 2021

Tree-ticket: il concerto si paga in alberi

Un concerto in presenza, immersi in una foresta, per riavvicinare l’uomo alla natura attraverso la musica del violoncellista Mario Brunello e di Stefano Mancuso, con una differenza rispetto a qualsiasi altro concerto al mondo: l’accesso si paga in alberi, con il TreeTicket. L’esperimento si terrà a Malga Costa in Val di Sella, in Trentino, nella cornice della [...]

Ricerca Mastercard: la spesa post-Covid vira verso modelli più sostenibili

aprile 13, 2021

Ricerca Mastercard: la spesa post-Covid vira verso modelli più sostenibili

Secondo quanto emerge da una nuova ricerca di Mastercard incentrata sulla sostenibilità, a seguito della pandemia da Covid-19 sarebbe cresciuto in modo significativo il desiderio da parte di italiani ed europei di salvaguardare l’ambiente e miliardi di consumatori nel mondo sarebbero disposti ad adottare comportamenti “più responsabili“. Oltre la metà dei nostri connazionali (64% contro il [...]

Visualizza tutte le notizie dalle Aziende