NextDoorHelp: la piattaforma online per non sprecare il cibo
“È nato tutto nell’agosto di due anni fa da una mia esperienza personale”, afferma Daniele Merola, ingegnere leccese ideatore del progetto NextDoorHelp. “Era tempo di vacanze e il giorno prima della partenza mi sono accorto di avere il frigorifero pieno di cibo che sarebbe andato a male durante la mia assenza. Così ho chiamato un amico – che poi è diventato uno dei realizzatori del progetto – abbiamo fatto una cena e si è portato a casa tutto quello che è avanzato. Il giorno dopo in stazione, parlando con altri amici, mi sono accorto che tanti di loro avevano il frigo ancora pieno a poche ore dalla partenza”.
Così Daniele, insieme agli altri due amici ingegneri informatici, Emiliano Marzo, pugliese, e Fabio Gagliano, siciliano, ha messo in piedi una piattaforma per lo scambio di cibo e contro lo spreco alimentare, lanciata on line tra marzo e aprile 2013. Un sito semplice in cui si incontrano offerta e domanda di cibo ma anche altro, come mobili, vestiti, giochi. E soprattutto si incontrano persone. Ci si registra sul sito e si inserisce il proprio annuncio, che viene geolocalizzato e reso visibile agli altri iscritti. Una volta messe in contatto le esigenze e le utenze, lo scambio avviene personalmente e direttamente tra le persone, che si contattano e incontrano. “In un periodo di virtualismi e social, uno dei punti forti del nostro progetto è proprio l’incontro e lo scambio fisico tra gli iscritti. La piattaforma crea una rete che però è alimentata poi dalle relazioni tra persone attraverso lo scambio”.
Inizialmente l’iniziativa è stata diffusa dai tre ideatori proprio tramite i social network, ma la comunicazione era da perfezionare (“noi abbiamo creato la struttura informatica, ma a livello comunicativo il progetto era un po’ carente”, continua Daniele) e proprio qui è entrata in gioco Slow Food con Francesco Mele, responsabile “Lotta agli sprechi”, e la condotta di Torino, coordinata dalla giovane Elisabetta Redavid, che ha incluso NextDoorHelp nei suoi obiettivi contro lo spreco.
“Uno dei principali obiettivi di Slow Food è quello di ridurre gli sprechi, più che di raccoglierli o trasformarli – spiega Giulia Friedrich, che collabora con la condotta torinese nelle attività di formazione e sensibilizzazione - ed è stato deciso di partecipare attivamente al progetto per il suo approccio innovativo al problema”. Da uno scambio con i ragazzi che hanno creato la piattaforma si è capito che la debolezza stava proprio nel comunicare le volontà e gli obiettivi di NextDoorHelp e nel convincere le persone a scambiare cibo oltre che vestiti e accessori, “pratica che in Italia, rispetto ad altri paesi europei, fa fatica a decollare per una questione di sfiducia e di cultura”.
La condotta di Torino promuove ora il progetto attraverso le sue iniziative, distribuendo volantini e raccontando l’iniziativa nelle scuole e negli incontri dedicati alla lotta contro gli sprechi alimentari. “Saremo presenti con uno stand al Salone Internazionale del Gusto dal 23 al 27 ottobre, al Lingotto Fiere di Torino– raccontano Daniele e Giulia- proprio per dare visibilità a questo modo facile e accessibile di scambiarsi cibo tra vicini e non buttarlo” e in questa occasione verrà lanciata la parte mobile, in fase di ultimazione.
Un’idea che nasce da un problema reale e poi la proposta di una soluzione concreta che non comporta spese o impegni particolari: semplicemente tramite un sistema informatico si facilita quello che già avviene, informalmente, da sempre tra amici, amiche, parenti e vicini di casa.“È un progetto su cui abbiamo investito molto del nostro tempo – conclude Daniele – molte nottate”. E tutto a livello volontario, per portare avanti un’idea e un grande impegno. Slow Food infatti partecipa lavorando sulla comunicazione, ma il progetto NextDoorHelp non è stato finanziato ancora in nessun modo da nessun ente (alcuni contatti sono stati avviati di recente con la nuova piattaforma di crowdfunding Greenfunding.it).
Progetti per il futuro? “Stiamo cercando di perfezionare ancora la parte tecnica per l’accesso tramite telefonino e continuiamo a lavorare insieme a Slow Food per la promozione della piattaforma per lo scambio degli alimenti. Per il momento continuiamo a dedicare il nostro tempo e le nostre competenze a questa idea in cui abbiamo creduto e crediamo molto”.
Alfonsa Sabatino