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“Luci dal profondo”: le performance subacquee di Antonio Ciacco e Natura Blu

luglio 15, 2016 Rubriche, Very Important Planet

Insegna tecniche di animazione digitale all’Accademia di Belle Arti di Brera, ma la sua vita è un’immersione continua. Il professor Antonio Ciacco svestiti i panni da docente s’infila la muta e diventa regista delle profondità progettando performances artistiche illuminotecniche in ambienti sottomarini. Mente e anima di “Luci dal Profondo”, il gruppo che valorizza le bellezze naturali subacquee, Ciacco ha curato l’ultimo progetto nel lago di fronte a Varenna, ma per il futuro punta al museo subacqueo di Lanzarote, quello di Cancún in Messico e il 9 settembre ha programmato all’Elba un curioso record del mondo: il numero maggiore di subacquei in acqua a comporre una coreografia illuminata.

D) Professore, iniziamo dal vostro ultimo lavoro collettivo, “Il Signore del Lago”. Lo ha definito “uno spettacolo emozionale continuo”, vogliamo saperne di più…

R) Con “Luci dal Profondo”, utilizzando la tecnologia di iWaveOcean, abbiamo dato luce a “Il Signore del Lago”, una statua bronzea restaurata da Roberto Pettinari e posta a 5 metri di profondità nel lago di fronte a Varenna. Il progetto, dell’associazione “Natura Blu”, ha permesso di far tornare all’antico splendore l’opera che ora è permanentemente illuminata. Era stata posizionata la prima volta nel 12 luglio 1998 durante la Festa del Lago, la manifestazione che rievoca gli eventi del 1169,quando  i comaschi alleati con Federico Barbarossa sbarcarono sull‘isola Comacina seminando distruzione e costringendo gli abitanti alla fuga.

D) Il vostro è un lavoro di svelamento, riportate alla luce il passato ospitato e celato nella natura?

R) D’abitudine i reperti si riportano alla luce,  noi facciamo un’operazione inversa: gli diamo luce. La nostra mission è illuminare le testimonianze del passato, per farle vedere sotto una luce nuova. Facciamo, per esempio, interventi sui relitti e li facciamo rivivere, merito della musica e della luce che mettono in risalto forme e colori, una ferraglia adagiata sul fondo si trasforma in uno spazio artistico. Il mondo sommerso è silenzioso, ricco di sorprese, ma solo pochi riescono a godere queste atmosfere, con le nostre performances permettiamo a tutti di conoscerle.

D) Suggestioni uniche, soprattutto in notturna?

R) Con l’oscurità tutto cambia, c’è più poesia ed è un emozione permettere, da una prospettiva diversa,  di far vedere a tutti questi tesori nascosti.  C’è un lato culturale, storico, artistico ma anche naturale con l’esplorazione e la documentazione dei cambiamenti biologici che si ammirano, per esempio, nei relitti dove si sono sviluppate forme di vita nuova.

D) Lavori a stretto contatto con la natura, ma ci sono impatti negativi delle vostre performances?

R) Assolutamente no perchè studiamo, analizziamo, calcoliamo ogni impatto delle nostre azioni. Nel gruppo abbiamo anche dei biologi che permettono di progettare gli interventi senza arrecare danni alla flora e alla fauna marina, c’è massima attenzione all’ambiente per evitare lo sconvolgimento dell’ecosistema. Il nostro lavoro ha ricadute ecologiche  positive.

D) In che senso professore?

R) Produciamo un indotto storico valorizzando le testimonianze del passato, ma pure ecologico perché diamo valore ai siti e così sensibilizziamo i cittadini. Le performances sono come le feste di paese con i fuochi di artificio, noi creiamo comunità stimolando le emozioni e rendono così prezioso il luogo dell’azione. Un approccio completamente diverso, per esempio, da coloro che esplorano il mare, vedono un’anfora e se la portano a casa…

D) Si può azzardare il paragone tra chi va a caccia e chi pratica il birdwatching?

R)  Noi produciamo emozioni, non si tocca nulla. Chi si porta l’anfora a casa o anche chi la sposta sta creando un danno gravissimo perché sta minando un percorso di studio dell’archeologo. Ho dei contatti con il museo subacqueo di Lanzarote e con quello di Cancúnin Messico dove ci sono centinaia di statue sommerse, il più grande al mondo, per progetti d’illuminazione in notturna. Infine il 9 settembre all’Isola d’Elba abbiamo in programma il tentativo di record del mondo con più subacquei a comporre una coreografia notturna illuminata. Questo è turismo sostenibile.

D) Ha una grande dimestichezza con le profondità marine, nota che sia cambiato qualcosa, in negativo o positivo,  negli  ultimi anni?

R) E’ un dato oggettivo che il Mediterraneo è più tropicale. Io noto un forte cambiamento della fauna, avverto però anche una maggiore sensibilità rispetto al passato quando, per esempio, si abbandonavano, addirittura, le batterie in mare! Paradossalmente è merito del turismo che fa diventare una risorsa economica il mare da vedere, in Egitto il business delle  immersioni ha fatto aumentare le norme di tutela per difendere il capitale naturale.

Gian Basilio Nieddu

 

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