Life+ 2011, una spinta alla natura e alla biodiversità
Basta un’idea, serve un progetto. Se Green è la parola d’ordine per l’Europa Life + è il programma che la sostiene. Natura e biodiversità, politica ambientale e governance, informazione e comunicazione, tre le tematiche del bando del Fondo europeo per l’ambiente. I tempi stringono e la Commissione europea invita a presentare proposte “verdi” da finanziare.
I finanziamenti messi in campo quest’anno ammontano a ben 267 milioni di euro, che saranno erogati sotto forma di co-finanziamenti nell’ambito di accordi di sovvenzione. Il termine per presentare i progetti è il 15 luglio 2011.
Life+ è lo strumento finanziario europeo per l’ambiente, provvisto di una dotazione complessiva che supera i 2 miliardi di euro per il periodo 2007-2013. I progetti Life+ Natura e biodiversità puntano a migliorare lo stato di conservazione delle specie e degli habitat in pericolo, contribuendo ad attuare le direttive dell’Ue, la rete Natura 2000 e l’obiettivo postosi dall’Unione di arrestare la perdita di biodiversità. La percentuale massima di co-finanziamento è di norma pari al 50%, ma può arrivare al 75% per le specie e gli habitat prioritari. I progetti Life+ Politica e governance ambientali sono invece progetti innovativi o progetti pilota che contribuiscono allo sviluppo di strategie, tecnologie, metodi e strumenti in vari settori d’intervento, tra cui l’aria, l’acqua, i rifiuti, il clima, il suolo e l’agricoltura. I progetti possono essere cofinanziati fino ad un massimo del 50%.
I progetti Life+ Informazione e comunicazione vertono sull’allestimento di campagne di comunicazione e sensibilizzazione in materia di ambiente, protezione della natura o conservazione della biodiversità, come pure progetti relativi alla prevenzione degli incendi boschivi. Ai finanziamenti LIFE + possono accedere le amministrazioni nazionali, regionali e locali, le Ong e tutte le persone giuridiche che si interessano di problematiche ambientali. I progetti finanziati devono rispondere ai criteri seguenti: rivestire un interesse comunitario contribuendo allo sviluppo, all’attuazione e all’aggiornamento della politica e della legislazione comunitarie nel settore dell’ambiente; essere coerenti e fattibili sotto il profilo tecnico e finanziario, e presentare un rapporto costi-benefici soddisfacente. Il finanziamento comunitario può assumere svariate forme: sovvenzioni (accordi quadro di partenariato, partecipazione a meccanismi finanziari o a fondi, cofinanziamento di sovvenzioni di funzionamento o per azioni) e appalti pubblici (acquisizione di servizi e beni). Sul sito della Commissione europea è possibile approfondire i dettagli in vista dell’ormai imminente chiusura del bando.
Francesca Fradelloni