Levante: in bicicletta e di corsa al sorger del sole
Basta sentirla con la chitarra in mano per capire che ha la stoffa di chi ha talento. Levante è la rivelazione dell’estate musicale. Il suo singolo “Alfonso” sta facendo il giro delle radio, sarà sui palchi del tour di Max Gazzè per 12 date, come artista di spalla ad aprire i concerti. Claudia Lagona, 26 anni, siciliana d’origine e torinese d’adozione, ha conquistato in fretta il favore di pubblico e critica. Anche per quel testo originale e liberatorio del singolo appena uscito, grottesco, sincero e sicuramente coraggioso. L’abbiamo intervistata alle prese con la trasferta nel capoluogo sabaudo, per la tappa piemontese della tournée di Gazzé. La città dove vive e scrive canzoni, che attraversa quasi sempre in bici.
D) Levante, è vero che lei è una ciclista urbana convinta?
R) Sì. Non per esigenza, potrei tranquillamente spostarmi in auto. Ma la bici mi permette di non inquinare, potermi muovere liberamente senza neanche occupare così tanto spazio. Ti risolve un sacco di questioni con il traffico, è meno dispendiosa, evita le multe. Sono cresciuta in Sicilia in mezzo agli aranceti, a stretto contatto con il verde. Mi trovo bene a Torino anche per questo, perché ci sono parchi e alberi in molti punti. La trovo ordinata, pulita, a misura d’uomo. Nella sua grandezza, riporta a uno stile campagnolo.
D) …E’ una delle città più inquinate d’Italia. Come convivere con lo smog?
R) Questo in effetti è l’unico punto critico. In 9 anni che sono qui ho sviluppato allergie di tutti i tipi legate all’aria, sono diventata asmatica. Questo è uno dei grandi difetti di questa città. Ho un rapporto di odio e amore per il Valentino, ad esempio. Adoro quel parco, ma mi è quasi proibito per i pollini.
D) Oltre ad avere la cultura della bici, è una sportiva?
R) Corro per passione, ai Murazzi, sul Lungo Dora, anche se ultimamente non ho più tempo. Fino a qualche mese fa andavo al mattino, prima del lavoro, mi metteva un’allegria pazzesca.
D) Qual è il paradiso terrestre di Levante?
R) Le isole Eolie. Quando ti trovi di fronte il vulcano, sei nell’acqua, sulla sabbia nera, pensi siano un po’ il Paradiso. Magari potessi trasferirmi, anche se sono isolate da tutto. In generale l’Italia è bella da testa a piedi, non credo che abbiamo deturpato il territorio tanto quanto si dice”.
D) La città con la migliore qualità della vita?
R) Credo quelle dei nostri cugini spagnoli, Barcellona e Madrid, identici a noi nel cibo, nei paesaggi, vicini alla nostra cultura e terra. Forse ancor di più Siviglia, perché mi ricorda tantissimo Catania, la Sicilia. Mi sento a mio agio, a livello climatico, di sensazioni, di paesaggio.
D) Se dovesse fare un appello ai suoi fan, per una vita più ecologica, da dove comincerebbe?
R) La raccolta differenziata e’ un passo in avanti, un aiuto di tutti, nel nostro piccolo. Ma ad esempio nel mio quartiere si può differenziare solo il vetro, forse la plastica. Penso ai cestini per strada e mi domando quanto tempo ci vorrà per cambiare cultura. Siamo molto distanti dal farlo. Le misure ecologiche dovrebbero partire da molto in alto e su molto altro.
Letizia Tortello