L’Eros della Natura nei disegni di Milo Manara
La migliore introduzione al VIP di questa settimana è racchiusa nei versi di Franco Battiato, quando in Sentimiento Nuevo canta dell’“Eros che si fa parola”. Con l’arte di Milo Manara, uno dei massimi illustratori italiani, la sensualità della carne si fa disegno a china. Romanzo e fumetto insieme, per narrare, con la poesia delle immagini parlanti, le storie più incredibili.
Sono le donne, per lui, il volto sublime dell’erotismo. I loro corpi nudi, perfetti, sono il segno della bellezza magica della natura. Tanto da scoprire che questo amore profano per il creato e la vita ha spinto il nostro ospite a dedicarsi a fondo anche alle cause dell’ambiente.
D) Maestro, cos’è per lei la natura?
R) In senso lato è tutto quello che ci circonda, a cominciare dal firmamento. In una parola è vitalità. “Naturalmente” nel linguaggio corrente significa “una cosa ovvia”, ma ciò che intendo io, e che è ripreso dalla scuola dei Greci, è l’erotismo. L’Eors è ciò che gli antichi indicavano come amore, con quella sola parola che significava amore fisico e spirituale. E’ questa l’unica vera legge che regola la natura. L’amore che muove il Sole e le altre stelle di Dante, che regola il grande movimento del cosmo. E’ la forza che permette agli alberi di rifiorire ogni primavera, alle persone di riprodursi.
D) Lei vive tra le colline venete, in un piccolo paese della Valpolicella. Per comporre le sue tavole, trae ispirazione dal paesaggio?
R) Lavoro sia all’aperto, sia al chiuso. Mi è indifferente. Sono 30 anni che abito in questo posto meraviglioso. L’unica condizione che mi è veramente necessaria è il silenzio, o il quasi silenzio, cioè una certa musica. Ho bisogno di un luogo isolato, altrimenti tutti vengono a vedere ciò che sto facendo e non riesco più a concentrarmi”.
D) Ha mai prestato la sua arte per qualche campagna di sensibilizzazione verso l’ambiente?
R) Sì, ho disegnato per molti anni le tessere di Legambiente. Tempo fa, ho comprato anche una barca molto grande che abbiamo usato, sul Lago di Garda, per la Goletta Verde. Ma il mio rapporto con soggetti ecologici e ambientazioni naturalistiche credo abbia toccato il vertice durante un lungo viaggio che ho fatto in camper, negli anni ’80, attraverso l’Europa orientale e l’Asia, alla volta dell’India…
D) In India in camper 30 anni fa?
R) Sì, eravamo quattro amici, due uomini e due donne. Ci abbiamo impiegato 6 mesi. E’ stata un’esperienza che non dimenticherò mai. Solo una volta abbiamo dovuto abbandonare il mezzo e prendere un aereo, perché una nostra compagna si era ammalata ed è stata ricoverata a Nuova Dehli. Per il resto, abbiamo ininterrottamente viaggiato in caravan, immersi nei paesaggi più incredibili.
D) Nella quotidianità, invece, quali sono i suoi mezzi di trasporto abituali?
R) Ho la fortuna di non dover usare mai l’auto, visto che lavoro al piano di sopra di casa mia. Alle quattro ruote preferisco comunque il treno. Presto attenzione ai mezzi meno inquinanti. E’ lo stesso motivo per cui la mia casa si alimenta con pannelli solari.
D) Una mentalità ecologica che in Italia non è ancora largamente diffusa…
R) Da molti anni collaboro con Greenpeace. Mi sembra che nel nostro Paese il problema ambientale sia scivolato stupidamente tra le ultime priorità, ma dovrebbe essere al primo posto. Soprattutto durante le crisi economiche. Si può risparmiare licenziando, ma anche adottando politiche economiche che si basano su fonti energetiche alternative e non inquinanti. D’altronde, basta pensare alla Germania, che è l’unica a conservare ancora la tripla A in termini di quotazioni di mercato: noi ce le sogniamo tutte quelle pale eoliche.
D) La Germania ha vivo il concetto di ambientalismo, lo dimostrano i consensi elettorali crescenti dei Verdi. Crede che da noi la stagione dei partiti politici che lottano per le cause ambientali sia lettera morta?
R) I partiti in Italia pensano prima di tutto a prendere voti. Eppure ci sono realtà come l’Alto Adige, che infatti è regione a statuto speciale, che vivono con il teleriscaldamento: hanno temperature che vanno sottozero 3 mesi all’anno e risparmiano più della Sicilia per riscaldarsi. Spero che presto anche i nostri governi cambino idea e comincino a investire seriamente sull’eolico e sul solare, garantendoci un futuro più pulito e un presente meno inquinato”.
Letizia Tortello