La UE contro l’obesità e gli Ogm
L’Europa mangia troppo e mangia male. Al contrario di quanto si pensa, l’obesità è un problema che ci riguarda da vicino, non più uno stereotipo legato solamente ai fast food americani. Questo uno degli argomenti che verranno presi in esame nella sessione plenaria del Parlamento europeo che è iniziata oggi e si concluderà giovedì 7 luglio. A Strasburgo si discuterà di due temi fondamentali e di grande attualità. In primis si cercherà di dare una svolta alla lotta contro l’obesità. E a questo scopo si intende aggiornare la legislazione vigente sull’etichettatura alimentare, per una migliore informazione dei consumatori.
Il relatore propone una serie di emendamenti alla posizione espressa dal Consiglio (Bruxelles, 11.02.2011) concernenti, tra le altre cose, l’obbligo di etichetta che indichi i contenuti dell’alimento in maniera leggibile (per 100gr/100ml) possibilmente per porzione; l’indicazione degli elementi allergenici o tracce di essi; l’estensione dei tipi di prodotti alimentari per i quali sarà obbligatoria l’indicazione del Paese d’origine; l’introduzione di regole più stringenti per evitare messaggi ingannevoli; l’indicazione della data del primo congelamento, per carni, pollami e pesce non trasformati.
Spesso l’obesità e, in genere, l’essere in sovrappeso fanno erroneamente pensare alla “linea”. Ma in realtà, il problema principale è ben più serio. Il sovrappeso e di conseguenza l‘obesità sono due delle principali cause di gravi malattie, come ad esempio quelle cardiovascolari, il diabete, l’ipertensione o addirittura certi tipi di tumori. Le ragioni di questa epidemia moderna vanno ricercate nella sovralimentazione e in una vita troppo sedentaria.
I dati emersi dal rapporto “Health at a Glance Europe 2010” elaborato dalla Commissione europea e dall‘Organizzazione per la cooperazione economica e lo sviluppo (Ocse) ci racconta una triste realtà. I numeri dell’Unione Europea sono davvero preoccupanti, con oltre 250 milioni di cittadini adulti in sovrappeso o obesi. Negli ultimi 20 anni, denuncia il rapporto, il tasso di obesità, nell’ Ue è più che raddoppiato, con il Regno Unito che guida la classifica dei problemi con la bilancia: sull’isola, infatti, il 24,5% della popolazione è obeso. Seguono l’Irlanda (23%) e Malta (22,3%). Noi italiani siamo tra i più magri d’Europa. Solo uno su 10 (il 9,9% della popolazione ) può essere definito obeso o in sovrappeso, contro una media europea di uno su due. Più magri di noi ci sono solo i romeni (7,9%) e gli svizzeri (8%).
Altro tema in discussione la possibilità, per gli Stati membri, di limitare o vietare la coltivazione di Ogm sul proprio territorio. Obiettivo la modifica della direttiva del 2001: una modifica finalizzata ad aumentare e rendere più chiari i poteri dei singoli Stati sulla possibilità di vietare la coltivazione di Ogm. La proposta prevede criteri specifici per l’ammissione o meno di tali coltivazioni e l’introduzione della discriminante dei motivi ambientali per impedirne la diffusione, mentre ad oggi l’immissione sul mercato europeo di mangimi geneticamente modificati è unicamente subordinata a una procedura di autorizzazione che prevede un parere Aesa (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) basato su valutazioni principalmenti di sicurezza.
Francesca Fradelloni