Home » Bollettino Europa »Rubriche » Inquinamento atmosferico: la fatica di Sisifo dell’Unione Europea:

Inquinamento atmosferico: la fatica di Sisifo dell’Unione Europea

ottobre 21, 2013 Bollettino Europa, Rubriche

Quello dell’inquinamento atmosferico sembra un problema senza soluzione, da “fatica di Sisifo”. Per un passo compiuto verso la riduzione della CO2, ce ne sono due indietro che ci fanno scivolare a valle, verso disastrosi scenari futuri, in cui si prospettano danni – potenzialmente irreversibili – alla salute umana e agli ecosistemi.

A lanciare l’allarme, dopo l’OMS, è questa volta l’Agenzia Europea dell’Ambiente (EEA) che sottolinea, non senza preoccupazione, come il particolato e l’ozono sfiorino ormai livelli allarmanti, nonostante il calo degli agenti inquinanti registrato negli ultimi dieci anni.

Il periodo analizzato dall’Agenzia è quello che va dal 2009 al 2011, ed il giudizio è senza appello: il 90% degli europei che vivono in città è esposto ad una quantità troppo elevata di polveri ultrafini, percentuale che arriva al 96% per quanto riguarda le Pm 2,5 e al 98% se si prendono in esame le quantità di ozono. Numeri da capogiro (e da mal di testa) anche se si prendono in considerazione le soglie limite dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, che spesso è molto più severa rispetto ai parametri UE.

Il problema non è tuttavia esclusivo dei centri urbani, perché la prima causa delle emissioni killer è senza dubbio il traffico, ma a contribuire sono anche le abitazioni, l’industria e l’agricoltura. Anche chi abita in campagna, dunque, non gode necessariamente di “buona aria”. In Europa il numero di centraline posizionate in siti rurali che ha rilevato superamenti delle soglie di allerta per le particelle sottili fra 2009 e 2011 è più che raddoppiato. Gli aumenti più significativi delle concentrazioni sono stati registrati in Italia, Austria, Repubblica Ceca, Germania, Olanda e Polonia. Ma non finisce qui. Valori limite di biossido di azoto (Nox) sono stati, inoltre, osservati in 26 stazioni di rilevamento in zone agricole, di cui 16 in Italia, seguita da Austria, Belgio, Francia, Germania e Olanda. Il “Belpaese”, per non farsi mancare nulla, si distingue anche per quanto riguarda gli eccessi nei livelli orari e giornalieri di anidride solforosa (So2), insieme a Spagna, Bulgaria e Romania. Ed è stata anche fra i Paesi europei a superare più spesso il limite UE della media annuale per le Pm10 e Pm 2.5, insieme a Polonia e Slovacchia.

La devastante criticità, nel nostro Paese, è rappresentata principalmente dalla Pianura Padana, fra le aree che devono maggiormente fare i conti con questi fenomeni di inquinamento dell’aria. Sul fronte ozono è Padova a vincere il “premio città più irrespirabile d’Europa”, seguita da Pavia, Reggio Emilia, Treviso e Parma, Verona e Varese. Ma nei primi 30 posti di questa triste classifica sono ben 23 le città che portano il nostro Paese a segnare, in totale, valori tre volte più elevati rispetto alla soglia limite. Al Nord Italia si affianca il Sud della Francia, altra area fortemente affettata da questo inquinante.

Il Commissario Europeo all’Ambiente, Janez Potocnik, dice che la Commissione Europea risponderà all’emergenza con nuove regole in arrivo entro la fine dell’anno. Tuttavia, la politica di Bruxelles sul tema – quantomeno vista con gli occhi dei cittadini europei – sembra tutt’altro che coerente, imbrigliata in uno scacchiere dove ogni giocatore fa la propria partita.

Mentre, infatti, le cifre sull’inquinamento atmosferico facevano il giro del Vecchio Continente, il Consiglio dei Ministri dell’Ambiente dell’UE rinviava il voto sulla normativa che, per le nuove auto, limita le emissioni di CO2 a 95 grammi entro il 2020. (Oggi il limite è di  130 g/km). Dietro al rallentamento dell’iter si nasconde la Germania, spalleggiata da Spagna, Portogallo, Ungheria, Slovacchia, Polonia e Regno Unito. L’industria tedesca dell’auto, grazie al proprio peso decisionale, ha così ottenuto una rinegoziazione dei limiti. I Ministri hanno, infatti, deciso di annullare i precedenti accordi e di riaprire le trattative spostando in avanti la data di applicabilità e gettando così alle ortiche l’accordo già preso col Parlamento Europeo.

Battuta d’arresto anche per l’approvazione delle nuove regole sui biocarburanti, per limitare quelli prodotti da colture alimentari. La Commissione Ambiente dell’Europarlamento non è riuscita a raggiungere la maggioranza necessaria per avviare i negoziati con Consiglio e Commissione. Secondo la proposta approvata il mese scorso, i biocarburanti tradizionali non dovranno superare il 6% del consumo finale di energia nel settore dei trasporti entro il 2020, rispetto all’obiettivo del 10% della legislazione vigente, mentre viene inserito un nuovo target del 2,5%, sempre per il 2020, per i biocarburanti di seconda generazione, prodotti da alghe e rifiuti. Ora il rischio è che la proposta non riesca ad essere concordata prima delle nuove elezioni, slittando al 2015.

A mettere una pezza a questo schizofrenico modus operandi ci ha pensato la Commissione Europea presentando una proposta di modifica del Regolamento comunitario per estendere all’aviazione il proprio sistema di scambio di emissioni di CO2 (ETS), a partire dal 1° gennaio 2014 fino al 2020, anno in cui entrerà in vigore lo strumento globale concordato dall’Organizzazione Internazionale per l’Aviazione Civile (Icao). Verrebbero coinvolti tutti i voli in partenza ed in arrivo nell’Area Economica Europea. Esclusi, invece, i voli da e per i Paesi in via di sviluppo, che emettono meno dell’1% delle emissioni dell’aviazione globale. Il commissario per l’Azione Climatica Connie Hedegaard ha incalzato Consiglio e Parlamento al fine di adottare l’iniziativa al più presto considerando anche il fatto che le emissioni del settore sono raddoppiate rispetto al 1990.

Beatrice Credi

Share and Enjoy:
  • Print
  • PDF
  • email
  • Facebook
  • Google Bookmarks
  • del.icio.us
  • Digg
  • Twitter
  • LinkedIn
  • Current
  • Wikio IT
  • Netvibes
  • Live

PARLA CON LA NOSTRA REDAZIONE

Newsletter settimanale


Notizie dalle aziende

Amazon Sustainability Accelerator: al via la seconda edizione per le start up

febbraio 9, 2023

Amazon Sustainability Accelerator: al via la seconda edizione per le start up

Si è aperta oggi, 9 febbraio 2023, la seconda edizione dell’Amazon Sustainability Accelerator, il programma rivolto alle startup nella fase Early Stage focalizzate sulla sostenibilità. Lanciato da Amazon, EIT Climate-KIC (l’hub europeo per l’innovazione in materia di clima) e WRAP (una delle principali ONG britanniche impegnate nel contrasto al cambiamento climatico), Accelerator è aperto alle startup che stanno creando [...]

Rapporto Deloitte “Digital Green Evolution”: nel 2022 gli smartphone genereranno 146 milioni di tonnellate di CO2

marzo 14, 2022

Rapporto Deloitte “Digital Green Evolution”: nel 2022 gli smartphone genereranno 146 milioni di tonnellate di CO2

Di fronte ad un numero di dispositivi che ormai nel complesso supera la popolazione mondiale, cresce l’attenzione ai temi della sostenibilità e degli impatti ambientali derivanti dalla produzione, dall’uso e dallo smaltimento dei “telefonini“, i device di più comune utilizzo sia tra giovani che adulti. A evidenziare la criticità di questi numeri è intervenuto il [...]

Matteo Viviani, una iena in verde a caccia di greenwashing

ottobre 29, 2021

Matteo Viviani, una iena in verde a caccia di greenwashing

L’ambiente e il clima sono ormai diventati temi “mainstream”. Anche se pochissimi fanno, tutti ne parlano! Soprattutto le aziende, che hanno intercettato da tempo la crescente attenzione di consumatori sempre più critici e sensibili all’ecosostenibilità di prodotti e servizi.  Vi viene in mente un’azienda che oggi non si dica in qualche modo “green” o “ecofriendly”? [...]

“L’Adieu des glaciers”: al Forte di Bard le trasformazioni dei ghiacciai alpini

giugno 18, 2021

“L’Adieu des glaciers”: al Forte di Bard le trasformazioni dei ghiacciai alpini

“L’Adieu des glaciers: ricerca fotografica e scientifica” è un progetto prodotto dal Forte di Bard, che intende proporre un viaggio iconografico e scientifico progressivo tra i ghiacciai dei principali Quattromila della Valle d’Aosta per raccontare, anno dopo anno, la storia delle loro trasformazioni. L’iniziativa, che ha un orizzonte temporale di quattro anni, ha iniziato la sua [...]

Quando le rinnovabili conquistano le basi militari: il caso francese di BayWa r.e.

aprile 19, 2021

Quando le rinnovabili conquistano le basi militari: il caso francese di BayWa r.e.

Ormai è noto che la cavalcata delle rinnovabili è inarrestabile, ma questa è una vera e propria “conquista militare”: BayWa r.e., player globale nel settore delle energie rinnovabili, ha annunciato di aver trasformato due basi aeree inutilizzate e dismesse in Francia in parchi solari e terreni agricoli per l’allevamento di pecore. La società del Gruppo [...]

Tree-ticket: il concerto si paga in alberi

aprile 15, 2021

Tree-ticket: il concerto si paga in alberi

Un concerto in presenza, immersi in una foresta, per riavvicinare l’uomo alla natura attraverso la musica del violoncellista Mario Brunello e di Stefano Mancuso, con una differenza rispetto a qualsiasi altro concerto al mondo: l’accesso si paga in alberi, con il TreeTicket. L’esperimento si terrà a Malga Costa in Val di Sella, in Trentino, nella cornice della [...]

Ricerca Mastercard: la spesa post-Covid vira verso modelli più sostenibili

aprile 13, 2021

Ricerca Mastercard: la spesa post-Covid vira verso modelli più sostenibili

Secondo quanto emerge da una nuova ricerca di Mastercard incentrata sulla sostenibilità, a seguito della pandemia da Covid-19 sarebbe cresciuto in modo significativo il desiderio da parte di italiani ed europei di salvaguardare l’ambiente e miliardi di consumatori nel mondo sarebbero disposti ad adottare comportamenti “più responsabili“. Oltre la metà dei nostri connazionali (64% contro il [...]

Visualizza tutte le notizie dalle Aziende