Il risparmio energetico focus dei nuovi bandi “Horizon 2020″
Quello 2016-2017 sarà un biennio interamente dedicato al risparmio energetico nel programma di finanziamento dell’Unione Europea Horizon 2020.
In particolare, si tratta di bandi strettamente legati all’edilizia e agli interventi che, in questo campo, possono essere messi in atto nel settore della riqualificazione energetica degli edifici esistenti ed inefficienti rendendo fattibile la ristrutturazione energetica su vasta scala, dalla realizzazione e diffusione di edifici ad energia quasi zero, all’attivazione di sistemi efficienti di gestione dell’energia e in tema di qualificazione di personale del settore energetico. Come designer, architetti, ingegneri, amministratori di condominio, tecnici, operai compresi gli apprendisti, e altri professionisti dell’edilizia.
Nel caso della riqualificazione energetica degli edifici esistenti il focus sarà particolarmente incentrato sulla diffusione su larga scala di metodologie veloci ed economiche e sui sistemi integrati di gestione dell’energia. Relativamente ai bandi focalizzati sugli edifici ad energia quasi zero, la Commissione mira, invece, alla riduzione dei costi di progettazione e costruzione al fine di aumentare la loro diffusione sul mercato. Le proposte dovrebbero, infatti, concentrarsi sul miglioramento delle prestazioni dando particolare attenzione alle spese.
Per le proposte relative ai sistemi di gestione dell’energia, i bandi favoriranno poi strumenti di controllo, automazione e monitoraggio integrati il più possibile nell’edificio e in grado di fornire il controllo della costruzione rispetto a riscaldamento efficiente. I bandi dedicati alla formazione della forza lavoro si concentreranno, infine, sulla possibilità di coordinamento, tra i vari Stati membri, dei sistemi volontari di certificazione e accreditamento. Per avere probabilità di essere finanziate, le proposte dovranno concentrarsi su riqualificazioni energetiche “economiche” che promuovano processi innovativi più convenienti e meno impattanti per i residenti, includendo soluzioni specifiche per gli edifici storici.
I principali beneficiari dei finanziamenti sono aziende, piccole e medie imprese, associazioni, enti pubblici, organizzazioni, università e centri ricerca per progetti relativi ad edifici pubblici e privati, residenziali e non residenziali. Mentre la dotazione economica è di quasi 200 milioni di euro in due anni. Per quanto riguarda la pubblicazione, i primi bandi sono partiti il 15 ottobre 2015, la seconda tranche partirà il 15 marzo 2016, altri ancora a giugno 2016 e un ultimo gruppo il 19 gennaio 2017.
La scelta di dedicare a questo tema gran parte dello stanziamento di fondi UE per i prossimi anni è senza dubbio in linea con gli obiettivi europei legati all’efficienza energetica. L’Unione Europea, infatti, si è presa l’impegno di coprire, entro il 2030, almeno il 27% dei consumi totali finali di energia con energia verde. Un target che passa inevitabilmente dal miglioramento energetico dell’esistente e da un approccio “green” per quanto riguarda le costruzioni del futuro. Visto che il ruolo dell’efficienza energetica dovrebbe garantire, secondo le analisi di impatto effettuate dalla Commissione, consumi energetici inferiori fino al 15% rispetto a quelli del 2010. Una domanda di energia più contenuta faciliterà, infatti, la progressiva sostituzione dei fossili con le rinnovabili.
Beatrice Credi