Home » Bollettino Europa »Rubriche » Il Ministro Catania a Bruxelles per la questione delle spadare:

Il Ministro Catania a Bruxelles per la questione delle spadare

gennaio 16, 2012 Bollettino Europa, Rubriche

“L’incontro con il Commissario Damanaki è stato particolarmente positivo in quanto ci ha consentito di mettere in evidenza le principali questioni riguardanti la riforma della Politica Comune della Pesca”. Così ha esordito il Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Mario Catania, al termine dell’incontro con il Commissario Europeo per la Pesca e gli Affari Marittimi, Maria Damanaki, che si è tenuto presso la sede della Commissione Europea, lo scorso 9 Gennaio.

L’incontro si è svolto nell’ambito della più ampia discussione relativa alla riforma della Politica Comune della Pesca (PCP) che, parallelamente a quella della Politica Agricola Comune (PAC), dovrà prendere forma nel 2013. Il settore ittico europeo infatti non sta attraversando un momento felice: la crescente dipendenza dell’UE dal pesce proveniente da acque non-europee ha spinto l’Unione a prendere provvedimenti. A questo proposito, già nel 2009 è stato pubblicato, dalla Commissione Europea, il Green Paper con gli obiettivi che l’Unione si prefigge di raggiungere. Essenzialmente l’UE vuole che i produttori europei giochino un ruolo maggiore nell’approvvigionamento di prodotti ittici nei mercati europei, ma cerca anche un equilibrio tra le capacità  dei pescherecci e le risorse disponibili, per contrastare la pesca selvaggia che ha impoverito i nostri mari.

In merito all’incontro con la commissaria Damanaki, inoltre, il ministro Catania ha aggiunto: “ho evidenziato al Commissario la necessità di confermare alcune misure fondamentali per la tutela degli stock ittici e del settore della pesca italiana quali il fermo biologico, che ho chiesto di rifinanziare con fondi comunitari, e le misure riguardanti la rottamazione, delle quali comprendo la conclusione ma per le quali credo sia utile un periodo di phasing out. Ho espresso inoltre la mia fiducia al Commissario, la cui proposta di riforma della Politica Comune della Pesca è sostenuta, per le sue linee generali, dall’Italia, purché tenga conto delle richieste del nostro Paese e delle specificità della pesca del Mediterraneo”.

L’incontro, dunque, non poteva non concentrarsi su un tema importante per l’Italia (e per la salvaguardia della pesca nel Mediterraneo),  come quello delle “reti derivanti“. Catania ha affermato infatti che “la  situazione, così com’è, non va bene, porta solo alla continuazione della pesca illegale: dobbiamo andare verso una riforma comunitaria che assicuri più efficacia e trasparenza”.

Ma che cosa sono le reti derivanti? E qual è la posizione dell’Europa e dell’Italia in merito?

In Italia le reti derivanti sono più comunemente chiamate spadare. Possono arrivare a lunghezze di decine di chilometri e sono nate originariamente per la pesca del pesce spada (da cui deriva il nome). Inoltre, non sono ancorate al fondale e costituiscono dei veri e propri muri in fondo al mare, in cui restano intrappolate anche numerose specie protette, quali cetacei, squali o tartarughe marine. Proprio per questo motivo, l’Unione Europea nel 1992 aveva imposto una lunghezza massima di 2,5 chilometri, per arrivare, nel 1997, a chiederne il bando totale entro il 1° gennaio 2002, consentendo solo la pesca all’amo con le reti “palangare”. Tra l’altro a questa risoluzione, tra il 1999 e il 2002, fece seguito lo stanziamento di circa 200 milioni di euro di fondi pubblici per la dismissione e la riconversione delle spadare italiane.

In Italia, tuttavia, la cattura di tonni e pesci spada con le reti derivanti è continuata (come documentato da Report nel 2009), anche perché era consentito ai pescherecci “l’uso multiplo di attrezzi da pesca”. In questo modo, in caso d’ispezione, i pescatori potevano affermare di aver catturato tonni e pesci spada all’amo, anche quando avevano usato illegalmente le reti derivanti.

A seguito di questa condotta, non certo esemplare, del nostro Paese, lo scorso 29 settembre la Commissione Europea ha aperto una procedura d’infrazione nei confronti dell’Italia, lamentando il mancato adeguamento ad una precedente sentenza della Corte di Giustizia Europea, datata 29 ottobre 2009, dove si era evidenziato come l’Italia avesse omesso di “controllare e sorvegliare in modo soddisfacente, sul suo territorio e nelle acque dove esercita la sua sovranità e la sua giurisdizione, le disposizioni che vietano ai pescherecci di avere a bordo o di utilizzare reti derivanti”.

La situazione è alquanto complicata, anche perchè tutti i provvedimenti presi fino ad ora non hanno portato a risultati soddisfacenti. Il ministro Catania, per tagliare la testa al toro, ha proposto dunque a Bruxelles una messa al bando totale delle delle reti derivanti anche più corte di 2,5 km, come le ferrettare, eliminando del tutto l’eccezione che ne consente un uso limitato. Catania auspica un provvedimento comunitario, in quanto un divieto solamente nazionale sarebbe di difficile applicazione, ma soprattutto rischierebbe di essere inefficace e iniquo, perché i pescherecci spagnoli e francesi che attraversano il Mediterraneo non ne sarebbero toccati.

Donatella Scatamacchia

 

 

 

Share and Enjoy:
  • Print
  • PDF
  • email
  • Facebook
  • Google Bookmarks
  • del.icio.us
  • Digg
  • Twitter
  • LinkedIn
  • Current
  • Wikio IT
  • Netvibes
  • Live

PARLA CON LA NOSTRA REDAZIONE

Newsletter settimanale


Notizie dalle aziende

Amazon Sustainability Accelerator: al via la seconda edizione per le start up

febbraio 9, 2023

Amazon Sustainability Accelerator: al via la seconda edizione per le start up

Si è aperta oggi, 9 febbraio 2023, la seconda edizione dell’Amazon Sustainability Accelerator, il programma rivolto alle startup nella fase Early Stage focalizzate sulla sostenibilità. Lanciato da Amazon, EIT Climate-KIC (l’hub europeo per l’innovazione in materia di clima) e WRAP (una delle principali ONG britanniche impegnate nel contrasto al cambiamento climatico), Accelerator è aperto alle startup che stanno creando [...]

Rapporto Deloitte “Digital Green Evolution”: nel 2022 gli smartphone genereranno 146 milioni di tonnellate di CO2

marzo 14, 2022

Rapporto Deloitte “Digital Green Evolution”: nel 2022 gli smartphone genereranno 146 milioni di tonnellate di CO2

Di fronte ad un numero di dispositivi che ormai nel complesso supera la popolazione mondiale, cresce l’attenzione ai temi della sostenibilità e degli impatti ambientali derivanti dalla produzione, dall’uso e dallo smaltimento dei “telefonini“, i device di più comune utilizzo sia tra giovani che adulti. A evidenziare la criticità di questi numeri è intervenuto il [...]

Matteo Viviani, una iena in verde a caccia di greenwashing

ottobre 29, 2021

Matteo Viviani, una iena in verde a caccia di greenwashing

L’ambiente e il clima sono ormai diventati temi “mainstream”. Anche se pochissimi fanno, tutti ne parlano! Soprattutto le aziende, che hanno intercettato da tempo la crescente attenzione di consumatori sempre più critici e sensibili all’ecosostenibilità di prodotti e servizi.  Vi viene in mente un’azienda che oggi non si dica in qualche modo “green” o “ecofriendly”? [...]

“L’Adieu des glaciers”: al Forte di Bard le trasformazioni dei ghiacciai alpini

giugno 18, 2021

“L’Adieu des glaciers”: al Forte di Bard le trasformazioni dei ghiacciai alpini

“L’Adieu des glaciers: ricerca fotografica e scientifica” è un progetto prodotto dal Forte di Bard, che intende proporre un viaggio iconografico e scientifico progressivo tra i ghiacciai dei principali Quattromila della Valle d’Aosta per raccontare, anno dopo anno, la storia delle loro trasformazioni. L’iniziativa, che ha un orizzonte temporale di quattro anni, ha iniziato la sua [...]

Quando le rinnovabili conquistano le basi militari: il caso francese di BayWa r.e.

aprile 19, 2021

Quando le rinnovabili conquistano le basi militari: il caso francese di BayWa r.e.

Ormai è noto che la cavalcata delle rinnovabili è inarrestabile, ma questa è una vera e propria “conquista militare”: BayWa r.e., player globale nel settore delle energie rinnovabili, ha annunciato di aver trasformato due basi aeree inutilizzate e dismesse in Francia in parchi solari e terreni agricoli per l’allevamento di pecore. La società del Gruppo [...]

Tree-ticket: il concerto si paga in alberi

aprile 15, 2021

Tree-ticket: il concerto si paga in alberi

Un concerto in presenza, immersi in una foresta, per riavvicinare l’uomo alla natura attraverso la musica del violoncellista Mario Brunello e di Stefano Mancuso, con una differenza rispetto a qualsiasi altro concerto al mondo: l’accesso si paga in alberi, con il TreeTicket. L’esperimento si terrà a Malga Costa in Val di Sella, in Trentino, nella cornice della [...]

Ricerca Mastercard: la spesa post-Covid vira verso modelli più sostenibili

aprile 13, 2021

Ricerca Mastercard: la spesa post-Covid vira verso modelli più sostenibili

Secondo quanto emerge da una nuova ricerca di Mastercard incentrata sulla sostenibilità, a seguito della pandemia da Covid-19 sarebbe cresciuto in modo significativo il desiderio da parte di italiani ed europei di salvaguardare l’ambiente e miliardi di consumatori nel mondo sarebbero disposti ad adottare comportamenti “più responsabili“. Oltre la metà dei nostri connazionali (64% contro il [...]

Visualizza tutte le notizie dalle Aziende