I primi giorni di settembre al Parlamento Europeo
Con una settimana di anticipo rispetto agli studenti della scuola anche gli europarlamentari sono tornati sui banchi. La prima sessione plenaria del Parlamento Europeo dopo l’estate, dal 6 al 9 settembre, si è chiusa con importanti novità anche per l’ambiente ed è stata anticipata dalle sedute di alcune Commissioni impegnate su temi riguardanti la green economy.
Vediamo, in sintesi, i principali risultati:
Sostegno agli enti locali per progetti di efficienza energetica e fonti rinnovabili. Il 2 settembre la Commissione Industria del Parlamento ha votato per l’allocazione di circa 114 milioni di euro per le città, le regioni e gli enti locali impegnati sul fronte ambientale, resa possibile dalla ridistribuzione dei fondi non spesi nel programma energetico europeo per la ripresa del 2009. Doppio l’obiettivo: tutelare l’ambiente e creare posti di lavoro in loco in un momento di crisi. Ristrutturare una casa, installare un impianto di energia rinnovabile, migliorare il trasporto locale, sono infatti azioni virtuose e sostenibili che richiedono manodopera e che non possono essere delocalizzate. Il budget sarà principalmente destinato a autorità municipali, provinciali o regionali, ma anche a strutture private.
Il fiume Giordano all’abbandono. Una risoluzione ha lanciato l’allarme sullo stato di degrado in cui versa il fiume biblico chiedendo a Israele e Giordania di onorare gli impegni ambientali presi per la tutela di una delle più importanti risorse idriche della regione.
Un minuto di silenzio per Angelo Vassallo. Il sindaco di Pollica assassinato dall’eco-camorra è stato commemorato dal presidente del Parlamento Jerzy Buzek durante la seduta plenaria di giovedì. (Noi di Greenews.info gli abbiamo dedicato la “copertina” di venerdì con 4 immagini in primo piano per invocare il recupero della sua eredità morale e ecologica e stimolare l’esempio da parte di altri amministratori pubblici).
Test sugli animali per esperimenti scientifici. Approvata dal Parlamento la controversa direttiva sul ricorso agli animali nei test di laboratorio. In futuro gli esperimenti scientifici dovrebbero utilizzare meno animali, a seguito dell’approvazione di una nuova normativa che traccia un punto d’equilibrio fra protezione degli animali e necessità della ricerca scientifica. La direttiva, frutto di un compromesso con il Consiglio dei Ministri UE e approvata ora in via definitiva, prevede l’obbligo per le autorità nazionali di valutare le implicazioni sul benessere degli animali per ogni test scientifico effettuato. L’obiettivo della nuova legislazione è anche la promozione di metodi alternativi di ricerca scientifica e la riduzione dei livelli di dolore inflitti alle cavie. Essa stabilisce infine limiti più severi per l’uso di primati e un regime di ispezioni per assicurare il rispetto delle regole. Gli Stati membri avranno ora due anni per conformarsi alle nuove regole. 40 parlamentari animalisti sono usciti dall’aula in segno di protesta. (Su Greenews.info l’intervista al filosofo e europarlamentare Gianni Vattimo, nella rubrica V.I.P. – Very Important Planet).
Redazione Greenews.info