Energia e ambiente: piatti caldi sul tavolo UE prima della pausa estiva
Prima della pausa estiva le istituzioni di Bruxelles affronteranno ancora due grandi temi: la ratifica degli accordi sul clima decisi a dicembre a Parigi e gli obiettivi sull’efficienza energetica.
Il governo della Slovacchia, Paese membro che ha iniziato la Presidenza di turno il 1°luglio e la concluderà tra sei mesi, ha riunito a Bratislava, in maniera informale, i ministri UE che si occupano di cambiamento climatico. La maggior parte degli Stati ha confermato l’impegno a ratificare il prima possibile il documento finale della COP21. Il ministro dell’Ambiente slovacco Laszlo Solymos, punta a concludere l’operazione già entro quest’anno, e dunque prima della chiusura del proprio semestre di Presidenza del Consiglio UE. “Si tratta di un argomento di massima rilevanza, e l’Unione Europea non deve perdere l’entusiasmo mostrato durante i negoziati di questo accordo”, ha detto Solymos.
Sempre in campo ambientale, tra le priorità della Presidenza Slovacca del Consiglio UE ci sono, inoltre, il completamento del processo di ratifica e la preparazione per la firma dell’Accordo economico e commerciale globale (CETA) tra l’UE e il Canada, oltre alla prosecuzione dei negoziati sul trattato per il Partenariato transatlantico sul commercio e gli investimenti (TTIP) con gli Stati Uniti. Il Paese intende anche agire efficacemente sul progetto dell’Unione Energetica e sulle questioni di sicurezza energetica, ponendo l’attenzione sulle aree del mercato interno dell’energia, dell’efficienza dei consumi e delle connessioni fisiche delle reti energetiche. Il ministero ritiene poi prioritario il legame tra energia e ambiente, e vuole continuare il perseguimento degli obiettivi UE per il 2030 nel favorire una economia a basso impatto ambientale. Lavorerà, quindi, a favore di una riduzione delle emissioni di gas serra (CO2) del 40%, un miglioramento dell’efficienza energetica del 27% e un aumento della quota di energia da fonti rinnovabili al 27% del totale.
Sul fronte parlamentare, invece, gli eurodeputati hanno approvato la risoluzione per l’attuazione della direttiva sull’efficienza energetica, basata sulla relazione della Commissione Europea. Il Parlamento UE ha chiarito come, oggi più che mai, sia necessario avviare interventi di riqualificazione energetica sempre più concreti e integrati, in vista anche degli obiettivi climatici e ambientali dell’Accordo Parigi 2020. Il documento sottolinea come l’incremento dell’efficienza energetica e il conseguente risparmio si costituiscano quali fattori essenziali non solo per il miglioramento e protezione dell’ambiente, ma si contraddistinguano altresì come fattori strategici per il rafforzamento della competitività economica dell’unione stessa, creando nuove opportunità occupazionali.
I parlamentari UE sottolineano come l’autogenerazione e l’autoconsumo siano “diritti fondamentali” e che la prossima revisione della direttiva sulle energie rinnovabili dovrebbe prevedere misure per promuovere e incoraggiare gli investimenti in questi settori. Un mercato più integrato è essenziale per lo sviluppo delle energie rinnovabili e la riduzione dei costi energetici. L’UE dovrà dunque investire maggiormente in programmi di informazione e di sostegno negli Stati membri, che potrebbero aiutare ad aumentare la partecipazione agli attuali regimi obbligatori di efficienza energetica locali, nonché promuovere nuovi progressi tecnici in settori quali raffreddamento, illuminazione e isolamento. Il ruolo dei consumatori, infatti, è decisivo per il raggiungimento degli obiettivi di efficienza energetica, ad esempio attraverso la ristrutturazione degli edifici ad alta efficienza energetica, che dovrebbe essere una priorità, in modo da aiutare i residenti colpiti da povertà energetica.
Beatrice Credi