Daniele Ronco: “Non riesco a divertirmi se faccio male all’ambiente”
Classe 1984, ma con un curriculum artistico di tutto rispetto. Il torinese Daniele Ronco ha lavorato con il maestro del cinema italiano Marco Bellocchio nel film “Vincere”, poi con Paolo Severini, Luca Ribuoli e il giapponese Takashi Minamoto. Tanto teatro, cinema e ora sta lavorando ad un docufiction per Rai Fiction dove interpreta la parte di Pierfelice Filippi, sequestrato dalla ‘Ndrangheta in Piemonte nel 1978. Sul fronte ambientale è diventato noto per lo spettacolo teatrale a minimo impatto ambientale “Mi abbatto e sono felice” liberamente ispirato a “La decrescita felice” di Maurizio Pallante..
D) Daniele in “Mi abbatto e sono felice” non solo hai sposato il tema ambientale, ma hai messo in scena un vero e proprio spettacolo a basso impatto ambientale. Raccontaci…
R) Gli abiti di scena sono quelli di mio nonno e recito pedalando e in questo modo produco l’energia necessaria per lo spettacolo. E’stata la prima volta che ci ho messo la faccia politicamente, nel senso che prendo posizione sul tema ambientale. Mi sono ispirato alla vita di mio nonno, alla sua etica. Nella prima parte c’è uno stile basato sulla satira, sull’ironia, uso degli aneddoti, poi chiudo in modo più pesante utilizzando dati scientifici.
D) Non a caso i consulenti di questa opera sono due scienziati…
R) Alla stesura del testo hanno collaborato Maurizio Pallante stesso, autore di la “La decrescita felice” e Giovanni Fracastoro, docente al Dipartimento di Energia del Politecnico di Torino. Un lavoro curato vista l’importanza del tema. La regia è di Marco Cavicchioli, attore e regista della compagnia di Alessandro Gassman. La produzione di Mulino ad Arte, l’associazione di cui sono presidente.
D) Da dove nasce questa militanza artistica green?
R) Da anni mi sono avvicinato ad un certo stile di vita basato sull’etica del vivere sano e in armonia con la terra. Il mio quotidiano è basato sulla sobrietà, non riesco a divertirmi se so che faccio del male all’ambiente!
D) Quali sono le tue pratiche “sostenibili”, quelle che metti in atto ogni giorno?
R) La mia alimentazione è vegana da molti anni, per motivi anche ambientali e non animalisti. Nel senso che rispetto a quella tradizionale si fa una bella differenza, in positivo, sull’impatto ambientale. Poi cerco di limitare i viaggi in aereo, per le mie vacanze cerco di togliere consumismo e aggiungere natura.
D) Qual’ è secondo te l’emergenza ambientale più grave e pericolosa?
R) Il delirio di onnipotenza dell’uomo che, accecato dalla smania di potere, calpesta se stesso, i suoi fratelli senza rendersi conto che il potere effimero di oggi sarà la distruzione dei propri figli…
D) Posizioni forti, le condividono i tuoi spettatori?
R) Per mi “Mi abbatto e sono felice” sono arrivati molti commenti positivi, io mi aspettavo tante critiche perché dico cose “scomode”. Qualcuna è arrivata da chi mi ritiene e mi giudica un estremista. Insomma ho dato fastidio, anche se è il lavoro che mi ha dato più soddisfazione, forse perché l’argomento è molto sentito ed è fatto con grande urgenza ed amore. In tanti, dopo, mi hanno cercato per avere consigli su come intraprendere una vita eticamente corretta, qualcuno mi ha detto “è cambiata la mia vita”, sono stato invitato a numerosi dibattiti. E’ uno spettacolo che fa parlare.
D) Ma la decrescita felice trova tanti nemici, in particolare in questi giorni, dove si sprecano i commenti ironici per screditare le scelte delle neosindache Cinque Stelle…
R) Lo so, ma per capire ci sono tanti libri, a iniziare da quello di Pallante, da leggere!
D) Chiudiamo con i tuoi prossimi impegni…
R) In questo momento sto registrando un docufiction per Rai Fiction dove interpreto la parte di Pierfelice Filippi, sequestrato dalla ‘Ndrangheta in Piemonte nel 1978. Il primo sequestro a scopo di estorsione nella regione…
Gian Basilio Nieddu