“Crowdfunding culturale” per educare al territorio. La missione di Sinergia Outdoor contro l’analfabetismo ambientale
Bambini che non sanno distinguere tra noci e nocciole, adolescenti che non hanno mai preso in mano un martello e piantato due chiodi in un pezzo di legno. Anche questo è analfabetismo. Lo combatte a colpi di creatività e passione l’associazione Sinergia Outdoor di Baldissero d’Alba, in Piemonte, che coltiva la missione di promuovere il proprio territorio (il Roero dei paesaggi vitivinicoli UNESCO) con tante idee innovative e numerose proposte di turismo attivo e didattico.
Un’idea che i soci dell’associazione hanno seminato e fatto crescere dieci anni fa e che ci illustra nei dettagli Renato Priolo, 56 anni e una formazione tecnica, “ho fatto il progettista meccanico, ma so parlare e dialogare con i bambini grazie alla formazione che mi ha dato la mia famiglia: sono figlio di un operaio della Fiat che mi ha insegnato che si può giocare con niente – ma in compagnia ed è obbligatorio fare squadra! Il vero diploma mi è stato consegnato dai bambini contenti, che hanno seguito e seguono i nostri corsi”.
L’associazione porta avanti una molteplicità di attività per grandi e piccini, ma con grande attenzione al mondo dell’infanzia e dell’adolescenza. “La nostra filosofia è questa: i bambini come nuove genti per nuovi tempi; i bambini sono i futuri amministratori di un territorio , come potranno farlo al meglio se non lo conoscono e non ne conoscono le potenzialità? Quando diventeranno adulti sarà per loro indifferente mettere su un progetto per un nuovo centro commerciale o per valorizzare le nocciole”. Nasce così il Centro di Educazione al Territorio Langhe Roero Monferrato “Quota Verde”, esplicito già nel logo: una foglia(il territorio) e una chiave (la custodia e la condivisione con gli ospiti). Non si tratta dei consueti servizi al turista, ma di un processo di educazione rivolto anche alla comunità locale, per accrescere il senso di protezione e difesa dell’ambiente circostante.
Con quali strumenti? Uno è il Parco Didattico le Colline di Giuca a Baldissero, composto da 12 stazioni di gioco come ci illustra Renato: “c’è l’orto virtuale, facciamo conoscere i prodotti della terra, insegniamo che è più facile coltivare un’insalata rispetto agli asparagi, poi la pazienza del lavoro contadino, il rispetto della proprietà altrui“. Tecnica agricola e artigianale, dunque, unite all’etica e con una filosofia chiara ”i bambini giocando possono imparare il proprio territorio, perché un territorio non si insegna, si impara vivendolo“. Un filone centrale sono i “balocchi” in legno che vengono costruiti dagli stessi bambini. Per vederli è d’obbligo un salto alla prossima Fiera del Tartufo di Alba dove visitare “Alba Truffle Bimbi”: il padiglione dedicato ai bambini che visiteranno la Fiera con le loro famiglie.
Gli uomini e le donne di Sinergia Outdoor hanno mandato la fantasia al potere con mille creazioni ludiche, ma non si sono fermati qui perché, da bravi Campioni d’Italia, hanno sviluppato un inconsueto approccio alla green economy con una originale iniziativa: il crowdfunding culturale per educare al territorio. Per i dettagli, parola a Renato: “Vista la carenza dei fondi pubblici destinati alla scuola abbiamo pensato di coinvolgere aziende associazioni, cittadini, comitati di genitori, enti locali che finanziano i nostri progetti nelle scuole regalando delle giornate didattiche alle classi. Chi aderisce paga 1 o 2 lezioni, le aziende invece di mettere uno striscione su un campo sportivo sostengono queste attività“. Gli studenti così possono imparare giocando, ispirandosi al territorio di Langhe e Roero, Patrimonio UNESCO, e costruire colline, frutteti e vigneti.
Ma non è finita qui, Sinergia Outodoor è un vulcano in continua eruzione. Gli English Summer Camp, per esempio, con l’ospitalità per una settimana in agriturismo dei bambini, dai 6 ai 12 anni, che fanno scuola di lingue senza cattedra ma immersi nella natura. Interessantissimo il progetto le Cantine dei Bambini che valorizza il turismo enogastronomico delle giovani famiglie che amano andar per cantine. Tutto bene, ma spesso i bambini si annoiano nel tour tra botti e vigneti. Qui entra in gioco Sinergia, che si prende cura dei pargoli “il vino non è solo per gli adulti, i genitori degustano e i bambini giocano, naturalmente con finalità didattica“, per conoscere le differenze tra le uve Barbera e quelle Nebbiolo. L’idea di Renato e soci è un seme che ha attecchito bene tra le aziende vinicole, molte delle quali hanno realizzato angoli specifici dedicati ai pargoli. Piccole grandi idee di un’associazione che si batte per uno sviluppo più sostenibile e consapevole, partendo dal gioco.
Gian Basilio Nieddu