Home » Campioni d'Italia »Rubriche » Coex: un brevetto per fibre tessili 100% naturali e ignifughe:

Coex: un brevetto per fibre tessili 100% naturali e ignifughe

ottobre 14, 2015 Campioni d'Italia, Rubriche

È uno di quei casi di “serendipità”, in cui si trova qualcosa mentre si stava cercando dell’altro. L’idea di Coex, la prima fibra naturale totalmente ignifuga e completamente compostabile lanciata in queste settimane da Torcitura Padana, in collaborazione con l’azienda chimica Zanolo e le imprese tessili Limonta e Lodetex, è nata un po’ per caso. “Insieme a Zanolo, stavamo lavorando per cercare di ottenere filati con performance particolari, avevamo costruito anche macchinari ad hoc. A quel punto, il nostro partner si è ricordato di studi risalenti agli anni Settanta che si erano focalizzati sulle possibilità di rendere ignifughe delle fibre naturali e ci ha proposto di provare a lavorare su quelle ricerche”, racconta la presidente di Torcitura Padana Simona Pesaro, alla guida dell’azienda fondata nel 1966 dal padre Franco in provincia di Pavia. Dalla prima idea sono passati circa quattro anni di test, momenti di delusione e altri di fiducia: “Non è stato facile, anche perché gli studi che abbiamo ripreso in mano erano solo teorici: sono serviti circa mezzo milione di investimenti e molta tenacia. In certi momenti avevamo l’impressione di essere finiti in un vicolo cieco, ma poi trovavamo sempre una soluzione. Quando abbiamo capito che si era effettivamente aperta una strada, per due anni ci siamo focalizzati solo su questo progetto”.

Il segreto di Coex, protetto da brevetto, sta nel trattamento che subiscono le fibre a base cellulosica – cotone, lino, ma anche canapa, per esempio – prima di essere poi utilizzate per produrre i tessuti: “Abbiamo messo a punto un processo che fa sì che le molecole delle fibre si leghino a molecole di fosforo, zolfo e azoto. Queste sostanze agiscono in modi diversi per garantire la non infiammabilità: il fosforo alza una vera e propria barriera contro la fiamma, l’azoto “mangia” l’ossigeno che alimenta la combustione, lo zolfo fa sì che il tessuto a contatto con elevatissime temperature si carbonizzi direttamente, senza prendere fuoco”, spiega Simona Pesaro. Il processo non utilizza additivi che, al contrario dei tre elementi presenti nelle cellule organiche, potrebbero essere poi rilasciati dai tessuti perché non si legano alle molecole delle fibre, con conseguenti rischi di allergie. “Nel settore dei tessuti ignifughi, fino ad oggi tutti sintetici, è una rivoluzione: Coex è anallergico e compostabile al 100%. Inoltre, a contatto con alte temperature si carbonizza ma non si infiamma. Le fibre sintetiche, al contrario, prendono fuoco, con conseguenze dannose anche per la salute: bruciando sprigionano diossina e si liquefanno, causando ustioni”.

Le applicazioni sono tante, in campi dove fino ad oggi si usavano esclusivamente fibre sintetiche. A partire dall’arredo: “Siamo partiti da lì perché per noi rappresenta il mercato più immediato e da quel settore arrivavano anche richieste forti di fibre sempre più naturali. I primi oggetti realizzati con Coex sono in esposizione a Palazzo Morando a Milano fino al 18 ottobre, nell’ambito della mostra che celebra i 25 anni di Elle Decor”. Ma l’interesse si sta espandendo a macchia d’olio: “Stiamo lavorando a sviluppi specifici di Coex nel campo dei trasporti e in quello degli oggetti per l’infanzia”. E queste fibre potrebbero essere utilizzate anche “per produrre l’abbigliamento intimo di militari e paramilitari, come i Vigili del Fuoco, andando a sostituire le fibre ignifughe sintetiche poco confortevoli da indossare. Per lo stesso motivo, Coex può anche essere utilizzato per le sottotute dei piloti di Formula 1”. E grazie alla compostabilità, Coex trova impiego anche nell’ambito dei filtri e dei tessuti per l’agricoltura, come i teli per la pacciamatura.

Alla Torcitura Padana si lavora per adattare le fibre alle singole applicazioni, e già si pensa anche alle prospettive che questa invenzione apre: “La stessa reazione alla base di Coex dovrebbe verificarsi anche nel legno, che ha base cellulosica come le fibre naturali. Molti esperimenti sono ancora da fare, ma abbiamo già fatto l’estensione del brevetto e in futuro potremmo avere il legno che non brucia. Sarebbe utilissimo in molti settori, a partire dall’edilizia”.

Veronica Ulivieri

Share and Enjoy:
  • Print
  • PDF
  • email
  • Facebook
  • Google Bookmarks
  • del.icio.us
  • Digg
  • Twitter
  • LinkedIn
  • Current
  • Wikio IT
  • Netvibes
  • Live

PARLA CON LA NOSTRA REDAZIONE

Newsletter settimanale


Notizie dalle aziende

Amazon Sustainability Accelerator: al via la seconda edizione per le start up

febbraio 9, 2023

Amazon Sustainability Accelerator: al via la seconda edizione per le start up

Si è aperta oggi, 9 febbraio 2023, la seconda edizione dell’Amazon Sustainability Accelerator, il programma rivolto alle startup nella fase Early Stage focalizzate sulla sostenibilità. Lanciato da Amazon, EIT Climate-KIC (l’hub europeo per l’innovazione in materia di clima) e WRAP (una delle principali ONG britanniche impegnate nel contrasto al cambiamento climatico), Accelerator è aperto alle startup che stanno creando [...]

Rapporto Deloitte “Digital Green Evolution”: nel 2022 gli smartphone genereranno 146 milioni di tonnellate di CO2

marzo 14, 2022

Rapporto Deloitte “Digital Green Evolution”: nel 2022 gli smartphone genereranno 146 milioni di tonnellate di CO2

Di fronte ad un numero di dispositivi che ormai nel complesso supera la popolazione mondiale, cresce l’attenzione ai temi della sostenibilità e degli impatti ambientali derivanti dalla produzione, dall’uso e dallo smaltimento dei “telefonini“, i device di più comune utilizzo sia tra giovani che adulti. A evidenziare la criticità di questi numeri è intervenuto il [...]

Matteo Viviani, una iena in verde a caccia di greenwashing

ottobre 29, 2021

Matteo Viviani, una iena in verde a caccia di greenwashing

L’ambiente e il clima sono ormai diventati temi “mainstream”. Anche se pochissimi fanno, tutti ne parlano! Soprattutto le aziende, che hanno intercettato da tempo la crescente attenzione di consumatori sempre più critici e sensibili all’ecosostenibilità di prodotti e servizi.  Vi viene in mente un’azienda che oggi non si dica in qualche modo “green” o “ecofriendly”? [...]

“L’Adieu des glaciers”: al Forte di Bard le trasformazioni dei ghiacciai alpini

giugno 18, 2021

“L’Adieu des glaciers”: al Forte di Bard le trasformazioni dei ghiacciai alpini

“L’Adieu des glaciers: ricerca fotografica e scientifica” è un progetto prodotto dal Forte di Bard, che intende proporre un viaggio iconografico e scientifico progressivo tra i ghiacciai dei principali Quattromila della Valle d’Aosta per raccontare, anno dopo anno, la storia delle loro trasformazioni. L’iniziativa, che ha un orizzonte temporale di quattro anni, ha iniziato la sua [...]

Quando le rinnovabili conquistano le basi militari: il caso francese di BayWa r.e.

aprile 19, 2021

Quando le rinnovabili conquistano le basi militari: il caso francese di BayWa r.e.

Ormai è noto che la cavalcata delle rinnovabili è inarrestabile, ma questa è una vera e propria “conquista militare”: BayWa r.e., player globale nel settore delle energie rinnovabili, ha annunciato di aver trasformato due basi aeree inutilizzate e dismesse in Francia in parchi solari e terreni agricoli per l’allevamento di pecore. La società del Gruppo [...]

Tree-ticket: il concerto si paga in alberi

aprile 15, 2021

Tree-ticket: il concerto si paga in alberi

Un concerto in presenza, immersi in una foresta, per riavvicinare l’uomo alla natura attraverso la musica del violoncellista Mario Brunello e di Stefano Mancuso, con una differenza rispetto a qualsiasi altro concerto al mondo: l’accesso si paga in alberi, con il TreeTicket. L’esperimento si terrà a Malga Costa in Val di Sella, in Trentino, nella cornice della [...]

Ricerca Mastercard: la spesa post-Covid vira verso modelli più sostenibili

aprile 13, 2021

Ricerca Mastercard: la spesa post-Covid vira verso modelli più sostenibili

Secondo quanto emerge da una nuova ricerca di Mastercard incentrata sulla sostenibilità, a seguito della pandemia da Covid-19 sarebbe cresciuto in modo significativo il desiderio da parte di italiani ed europei di salvaguardare l’ambiente e miliardi di consumatori nel mondo sarebbero disposti ad adottare comportamenti “più responsabili“. Oltre la metà dei nostri connazionali (64% contro il [...]

Visualizza tutte le notizie dalle Aziende