Camminare Lentamente: la conoscenza del territorio passa dai piedi
“Se vuoi arrivare primo cammina da solo, se vuoi arrivare lontano cammina insieme“. Questo proverbio africano riassume al meglio tutta la filosofia di Camminare Lentamente, l’associazione con sede a Villanova d’Asti, in Piemonte, che promuove le camminate all’aria aperta come strumento per valorizzare le relazioni sociali, ambientali e con il territorio.
“Una storia iniziata nel 2001“, racconta il presidente Paolo Tessiore “poi nel 2013 ci siamo costituiti in associazione per la promozione sociale, grazie alle tante iniziative che portiamo avanti”. All’origine c’era l’idea “di promuovere il cammino lento, il ‘territorio lento’, la relazione e l’aggregazione di essere umani in armonia con la natura. Negli anni queste tematiche si sono poi integrate con quelle azioni rivolte a combattere il cambiamento climatico e ridurre l’impatto ambientale“. Non solo romanticismo alla Thoreau e amore per l’aria buona, dunque, ma anche impegno collettivo per contribuire “dal basso” a risolvere i problemi del Pianeta.
L’associazione è inoltre una scuola e un laboratorio di civismo grazie ad una serie di attività a segno green che vanno oltre il camminare: “Promozione della conoscenza degli alberi monumentali piemontesi, uso di stoviglie e bicchieri biodegradabili, valorizzazione delle casette dell’acqua, car sharing per partecipare alle nostre camminate”. Attività concrete che godono di una sua base quantitativa, non solo simbolica, visto che sono in 1.200 a far parte di Camminare Lentamente e alle escursioni si sono contate anche più di 500 persone per volta. Un piccolo grande esercito in marcia, che oltre a respirare bene vuole combattere l’invasione malefica della plastica nell’ambiente.
I soci dell’associazione sono molto pragmatici, ma c’è sempre dietro una teoria, una concezione del mondo, una filosofia. “Ci siamo ispirati a diversi libri, come ‘Camminare, una rivoluzione‘ di Adriano Labbucci“, l’ex presidente del Consiglio Provinciale di Roma che ha applicato, nella sua vita privata e professionale, la pratica del solvitur ambulando (camminando si risolvono i problemi). “E’ l’opposto di quello che è la frenesia del mondo attuale – sottolinea Paolo – Si riduce l’impatto ambientale, si va in senso contrario a quello dominante“.
Gli “incontri sediziosi” contro l’ordine costituito sono programmati, solitamente, la domenica, per essere accessibili a chiunque, e la gran voglia di cambiare il mondo viene conciliata con i piaceri terreni della vita, come le degustazioni di vini e cibi locali. Attività che hanno portato alla valorizzazione dei territori attraversati: dall’Astigiano alla collina torinese, dalle Langhe al confinante Roero. Quest’ultimo “poco conosciuto, ma uno degli ambienti più belli dal punto di vista naturalistico, con tanti boschi selvatici” è il lembo di Piemonte che verrà proposto per l’esplorazione di domenica 25 febbraio, dal nome ”Quattro passi nel Roero”. Una passeggiata di circa 8 chilometri, per tutti, a passo lento tra dolci colline, vigne pregiate, castelli ed eccellenze enogastronomiche, con partenza dal comune di Castellinaldo, per poi proseguire attraverso sentieri sterrati e stradine a traffico ridotto.
Ma prima ancora, il 23 febbraio, l’associazione aderirà alle iniziative di “M’illumino di Meno 2018” nel paese di Chieri, a pochi chilometri da Torino: “Ci ritroveremo nel cortile del Municipio per sfidare il freddo dell’inverno: percorreremo le vie, i vicoli del centro storico medioevale della nostra città, saliremo alla rocca di San Giorgio e ammireremo l’antico campanile spento e il panorama notturno dal belvedere. Scenderemo verso la via maestra e raggiungeremo, dopo poco più di 3.000 passi (2 km), il complesso di San Filippo per un meritato ristoro caldo con tè e tisane”.
“Dobbiamo far capire ai nostri amministratori – spiega Paolo – che il turismo naturalistico è una risorsa del territorio. Bisogna investire su questo settore e non puntare tutto su caccia e motocross! Per fortuna sempre più eletti iniziano a capire la necessità di questa forma di sviluppo sostenibile”.
Oltre all’ecologia ci sono anche gli aspetti civici e sociali, che attraggono numerosi giovani di ogni età. L’associazione promuove iniziative anche con Libera. Come nel caso di Moncalvo, una camminata nel Monferrato verso “una cascina sequestrata alla criminalità organizzata che si sta trasformando in centro di recupero per donne in difficoltà”. I soci di Camminare Lentamente saranno anche lenti, ma sono instancabili organizzatori. E, tra gli ultimi passi, hanno conquistato anche la città di Torino, dove organizzano una rassegna cinematografica. Naturalmente a tema ambientale.
Gian Basilio Nieddu