ATMOPC: un informatico e un falegname per far crescere le piante nel computer dell’ufficio
Un computer ricoperto di legno, proveniente da foreste certificate, ornato da una pianta. Non è solo un bel vedere, ma un vero generatore di riforestazione casalinga o aziendale perché di piante questo pc, grazie al calore prodotto, ne può far crescere 5/6 all’anno. Benvenuti nel mondo di AtmoPC, ideato, realizzato e prodotto da un informatico e un falegname, rispettivamente Fabio Portesan, classe 1978, e Filippo Fassera, classe 1980, entrambi di Novara.
“AtmoPC – ci racconta Fabio – nasce sulle rive del Sesia. Camminando sul nostro fiume in tranquillità e con le nostre famiglie si può tornare alla semplicità della natura e quindi la mente risponde meglio agli stimoli esterni. Abbiamo pensato lì al nostro piccolo ecoPC, un mini ecosistema con la sua fonte di calore, la sua foresta, la sua terra e la sua acqua. Ci piace citare un proverbio dei nativi americani che ben semplifica ciò che sentiamo nei confronti del nostro pianeta e che recita Noi non ereditiamo la terra dai nostri avi ma la prendiamo a prestito dai nostri figli“. Tecnologia, ma pure poesia nel lavoro di questi due ragazzi che prima di vedere i frutti della loro invenzione hanno lavorato per oltre due anni a concepire materialmente e testare la nuova creatura.
Bella da vedere rispetto ai normali pc dominati, anche esteticamente, dai derivati del petrolio, ma anche energeticamente efficiente, perché secondo i suoi ideatori l’eco-pc ha consumi molto bassi. Fabio li traduce in numeri: “si aggirano intorno ai 60/70 kWh annuali, circa 20/25 euro di spesa! Data l’alta percentuale di utenti che passano al fotovoltaico, ma anche per chi è allacciato alla normale rete elettrica, è necessario che il dispendio di energia in ufficio o in casa sia minimo ed ATMO centra in pieno questo obiettivo”. Bolletta più bassa a casa, ma il vero risparmio è per le aziende, il loro principale cliente: “chiaro che la riduzione del consumo energetico per un pc casalingo è ben diversa rispetto ad un’azienda con decine di macchine, dove alla fine il conto si alleggerisce di un quarto“.
Ma per capire bene l’innovazione e la cura del dettaglio di AtmoPC servono le parole di entrambi i soci della coppia tecno-artigianale: “Gli elementi naturali in ATMO non sono solo l’involucro - spiega Filippo - ma rappresentano un ruolo fondamentale nel funzionamento di questo computer ecologico”. Ovvero oltre la superficie e il design : “la pianta presente di default in ATMO è una Peperomia Rotundifolia, ma abbiamo compilato una lista di altre piante che potrebbero svolgere lo stesso ruolo. Il calore del pc riscalda il vano dove si trova la pianta che rimane ad una temperatura compresa tra i 17 e i 30 gradi centigradi“. In altri termini le giuste condizioni per farla crescere e agevolare la riforestazione casalinga. Ma non è finita qui perché “ci sono delle pietre vicino alla pianta, un dissipatore di calore naturale, che si possono trasformare in brucia essenze per l’aromaterapia“.
Massima attenzione anche alla filiera che porta al prodotto finito, per esempio il legname utilizzato per creare la scocca “proviene da altre lavorazioni, al momento stiamo lavorando un quantitativo di Sassofrasso, un legno pregiato di colore chiaro. Un volta terminato ci rivolgeremo per le forniture a soggetti certificati FSC o PEFC“. Con l’impegno personale di Fabio e Filippo che “ogni 5 computer venduti ATMOPC pianterà un albero in terreni che stiamo al momento individuando“.
Bene dunque il risparmio, l’efficienza energetica e gli aspetti ambientali, ma c’è anche un altro fattore importante, di benessere e salubrità, in questo progetto: “miriamo a restituire positività e naturalità a luoghi di lavoro ma anche alla propria casa, rivestendo il pc, strumento indispensabile della nostra vita quotidiana, con materiali naturali che provocano sensazioni visive e tattili che riportano la mente alle belle giornate vissute all’aperto“.
Fabio e Filippo non si vogliono però fermare all’eco-pc. “Siamo in procinto di sperimentare un nuovo tipo di ricerca il cui obiettivo è semplice: vogliamo che i nostri PC, ma possibilmente anche altri strumenti tecnologici, possano attingere energia da una fonte veramente pulita, le piante, le quali al momento producono giornalmente sei volte in più dell’energia necessaria all’intera umanità! Questo è il vero obiettivo che ci siamo prefissati per il futuro di ATMOPC…”.
Gian Basilio Nieddu