Aree industriali più sostenibili con MEID
Aree industriali green e best practices online grazie a un database. Si chiama Mediterranean Eco Industrial Development (Meid), un progetto europeo che si inserisce nella cornice del programma comunitario Med, Europe in the Mediterrenean della Commissione Europea, finanziato da contributi Fesr, che ha l’intento di imprimere una svolta “verde” alla realizzazione di aree industriali, rendendole più competitive, meno costose e più efficienti grazie all’ applicazione di buone pratiche ambientali.
La sostenibilità delle aree industriali ricopre un ruolo chiave nella strategia di sviluppo dell’Unione europea, così come è stata disegnata al summit di Goteborg. Il progetto vede intorno al tavolo undici partner suddivisi in sei diversi Paesi (Italia, Spagna, Francia, Grecia, Malta e Bosnia Erzegovina). Il capofila è italiano. Si tratta dell’Enea (l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) che coordina le attività.
Tra le linee guida del progetto, si colloca al primo posto lo sviluppo della mobilità delle merci su rotaia. Ma anche la diffusione e l’ applicazione delle fonti di energia rinnovabile; il recupero di acque di lavaggio delle strade; la presenza di aree verdi e di aree dedicate ai servizi a cittadini e lavoratori. Inoltre online c’è il database web con le migliori pratiche ambientali, sociali ed economiche nell’ambito del progetto Meid. Il Database of Best Available Techniques (BAT) in the Industrial Areas of the Mediterranean Region” è accessibile in Rete presso il sito del progetto, previa registrazione. Le best practices sono associate alle singole aree industriali, articolate per collocazione geografica, superficie, numero di dipendenti, vocazione dell ‘ area, contatti web e postali, indirizzo email. Inoltre, una repository offre la bibliografia di base sulle migliori pratiche in archivio.
Il database web, in corso di perfezionamento, per ora riporta circa cento best practices, per trenta aree industriali dislocate nei diversi paesi partner del progetto. Il Focus è su: aspetti energetici (pannelli fotovoltaici, energia da biomasse), gestione acqua (depurazione, recupero, riciclaggio e riutilizzo, impianti antincendio e per irrigazione), gestione rifiuti (raccolta porta a porta di rifiuti differenziati), architettura dell’area (zone verdi, integrazione nel paesaggio circostante), monitoraggio ambientale (controllo emissioni in atmosfera), mobilità (Mobility Manager, trasporto pubblico, car sharing, piste ciclabili), politiche di prodotto ( marchi ambientali di prodotto, studi di LCA) e partecipazione a programmi di ricerca. Infine, il database raccoglie preziose informazioni economiche (analisi di mercato, valutazione dei migliori investimenti aziendali, rapporti e sinergie con stakeholder locali) e sociali (banche e uffici postali, asili e hotel, ristoranti e mense, centri servizi e sale congressi, connessione internet a fibra ottica e wireless, sicurezza). Alla realizzazione del database ha lavorato il progetto LISEA (Laboratorio per l ‘ Innovazione industriale e la Sostenibilità Energetico – Ambientale) promosso dalla Regione Emilia Romagna, a cui presto si aggiungeranno i contributi dei partner europei del progetto MEID.
Francesca Fradelloni