Antonija Pacek: “il mare mi porta energia creativa e chiarezza meditativa”
“La risposta femminile a Ludovico Einaudi”. Così è stata definita, dalla critica musicale italiana, Antonija Pacek, la compositrice cresciuta in Croazia, dove inizia a scrivere musica a soli sei anni. Poi la laurea a Cambridge e il lavoro a Vienna, dove si occupa di psicologia. Una vera figlia dell’Europa. Antonija, dopo gli album Soul Colours (2014) e Life Stories (2017), è uscita a dicembre con la sua ultima fatica, che racconta in musica una delle bellezze del suo Paese: il mare. Tanta natura in queste tredici composizioni originali, disponibili sulle principali piattaforme di streaming e download digitali, in attesa della tournée 2019, che toccherà Italia, Austria, Croazia ed Emirati Arabi. Ecco cosa ha condiviso con noi…
D) Antonija, ci parli del tuo ultimo album? Senti che si è aperta una fase nuova rispetto a quelli precedenti?
R) Le sfide a cui la vita ci sottopone ogni giorno, l’influenza duratura di una grande perdita, le delusioni dell’amicizia e il senso del perdono, un senso di fiducia nelle proprie azioni e pensieri, un film triste, ma anche momenti felici , sono alcuni dei temi principali che hanno ispirato il mio nuovo album “Il Mare“. È un’ottima domanda che cosa c’è di nuovo in questo album rispetto ai miei due album precedenti: alcuni dicono che la mia musica si è evoluta nel tempo, ed è vero che questo album è stato più ispirato dalla natura rispetto agli altri due…
D) L’album è dedicato al Mare ma uno dei brani è intitolato Magic Forest. I boschi e l’acqua (due grandi elementi naturali) influenzano le tue composizioni?
R) Vicino alla casa estiva della mia famiglia, che si trova in riva al mare, c’è una grande e bella foresta. L’intera isola è circondata da un mare blu intenso e limpido. Per almeno due mesi, durante l’anno, il mio sguardo si sofferma su questi paesaggi incredibili e sulla natura. Soprattutto il mare mi porta una chiarezza meditativa e un’energia creativa. Essere collegata alla natura mi ispira e grazie a questa sensazione ho scritto molte delle mie canzoni.
D) La Croazia è infatti una meta turistica conosciuta innanzitutto per la sue bellezze naturali…
R) Sì, la Croazia è immersa in una natura incontaminata, in particolare alcune destinazioni vicine al Mare Adriatico. L’acqua è molto limpida e non è inquinata vicino alle isole. Questo è molto attraente per quei turisti che cercano luoghi tranquilli e per chi ama esplorare la natura. A dire il vero, però, l’ambiente e la musica “autentica” della Croazia hanno influenzato limitatamente la mia espressione musicale. Ho vissuto molto più a lungo a Vienna che in Croazia…
D) Ormai sei una musicista nota a livello internazionale, ma svolgi anche un lavoro molto impegnativo: ti occupi di sviluppo umano e psicologia. Come riesci a conciliare queste due sfere?
R) Mi piace insegnare psicologia e l’ho fatto negli ultimi 22 anni, ma quando compongo mi sento come se fossi “trasportata” e così mi sento spesso durante i concerti. La musica e la composizione mi sembrano terapeutiche. Spero che il mio pubblico possa anche sentire una sorta di terapia risvegliando alcune delle loro emozioni che potrebbero emergere mentre ascoltano le mie melodie. Mi risulta infatti – mi è stato riferito proprio dal mio pubblico – che alcuni avrebbero tenuto la mano del loro compagno o di un amico nei miei concerti, e che i loro pensieri sarebbero fluttuati come in un altro mondo… Alcuni amici mi hanno confessato inoltre di aver lavorato, mentre ascoltavano le mie melodie, su progetti ancora non finiti del tutto per ispirarsi… Alcuni vengono da me per ringraziarmi per le emozioni che hanno provato durante il concerto, o mi abbracciano per ringraziarmi, anche se non li ho mai visti prima. Questo è davvero inimmaginabile e rende quei momenti preziosi e inestimabili. Ecco quindi la migliore connessione tra la mia attività di psicologa e di compositrice: le emozioni presenti nella mia musica sembrano essere terapeutiche per i miei ascoltatori …
D) Quale diagnosi faresti invece al Pianeta? Quali sono i problemi ambientali principali che dovrebbe risolvere?
R) Il riscaldamento globale e lo scioglimento dei ghiacciai su entrambi i poli della Terra, ma anche la plastica che galleggia nel mare e poi viene spinta a riva sulle spiagge, la deforestazione, le fuoriuscite di petrolio in mare. Sono tutti, sicuramente, grandi pericoli per la natura!
D) E tu come cerchi di contribuire a migliorare questa situazione?
R) Nella mia quotidianità divido tutta la spazzatura della famiglia e insegno ai miei figli a fare altrettanto. Se vedo spazzatura per le strade o vicino a qualche spiaggia, la raccolgo e la butto nei cestini. Guido inoltre un’auto ibrida per inquinare meno…
Gian Basilio Nieddu