“La casa delle scimmie” di Sara Gruen
Dopo l’esordio con il best seller “Acqua agli elefanti” (da cui è stato tratto l’omonimo film con Robert Pattinson, il protagonista della fortunata serie sui vampiri “Twilight“) l’autrice canadese Sara Gruen, animalista convinta, è tornata in liberia con il nuovo romanzo la “Casa delle scimmie“(Bompiani, pag. 378, euro 18.90).
Al centro della vicenda troviamo la sparizione da un laboratorio scientifico di un gruppo di scimmie bonobo, famose sia per la loro parentela con gli umani – dimostrata dal 98,7% del DNA identico al nostro – sia per mantenere le loro relazioni sociali attraverso il sesso.
Come si può facilmente dedurre dai titoli dei due scritti della Gruen, il fil rouge che li unisce è la questione animalista, caldo tema di discussione tornato nelle aule del Parlamento Europeo a Strasburgo lo scorso settembre quando è stata discussa la direttiva sul ricorso agli animali per gli esperimenti scientifici.
La protagonista del romanzo, Isabel Duncan,una giovane scienzata portata dalla vita ad appassionarsi più al rapporto con gli animali che con gli uomini, conduce all’interno di un laboratorio degli studi relativi al linguaggio Asl, la lingua dei segni americana per comunicare tra uomo e scmmia. La storia inizia quando all’interno del Great Apes Language Lab, eternamente assediato da un gruppo di ambientalisti in protesta, scoppia un incendio in cui Isabel rimane gravemente coinvolta. Successivamente arriva l’inspiegabile rapimento dei bonobo, per il quale la Duncan, affiancata dal giornalista John Thigpen, sposato con Amanda, ma con un debole per l’avvenente scienziata, non si darà pace fino alla fine della storia.
Uno degli episodi che meglio spiega la crudeltà dell’uomo sull’animale è quello che dà il titolo al romanzo: nel testo, la “Casa delle scimmie” è una sorta di reality show , ideato dal re del porno Ken Faulks, che per desiderio di soldi e fama decide di sfruttare le abitudini sessuali di questo tipo di scimmie, che come gli uomini e i delfini sono in grado di avere rapporti non solo per procreare ma anche per divertimento.
“La casa delle scimmie” oltre ad essere una piacevole lettura che incrocia storie d’amore tra uomo e natura, porta quindi il lettore ad una riflessione profonda anche sul modo in cui la scienza si può rapportare con il mondo animale, in quella sottile linea d’ombra che divide chi riesce a portare avanti progressi scientifici condotti attraverso il rispetto e l’amore per le creature studiate da chi, al contrario, verso queste non ha alcuna pietà.
Benedetta Musso