Il design del prodotto nell’era della sostenibilità
Un titolo importante che connota immediatamente il periodo storico in cui stiamo vivendo. Nonostante gli errori dei decenni precedenti sembra infatti che la tanto agognata rivoluzione verde abbia finalmente avuto inizio: l’era della sostenibilità, della maggiore attenzione a tutto ciò che riduce gli sprechi, che trasforma gli oggetti ormai inutili in qualcosa di nuovo e funzionale, che crea nuovi posti di lavoro e nuove figure specialistiche per lo studio e la realizzazione di tecnologie rispettose dell’ambiente.
Tra questi professionisti ci sono i designer, che realizzano oggetti belli e armoniosi per le nostre case, ma che nella “green era” pensano al prodotto considerando anche il suo intero ciclo vitale, e ne affrontano l’impatto ambientale a livello di produzione, di uso, di riciclo e riutilizzo dei materiali.
In ”Product Design in the Sustainable Era“, edito dalla casa editrice tedesca Taschen (in libreria da fine maggio), Dalcacio Reis, uno tra i più noti designer brasiliani, ha raccolto e illustrato ben 180 progetti di product design dall’anima ecologica, vincitori di premi internazionali e provenienti da più di 20 paesi. Importanti studi di design e aziende di tutto il mondo, tra cui Electrolux, General Electric, Frog Design, IBM, IDEO e New Deal Design, si sono dedicate, con approcci diversi, a progetti che condividono un impatto minimo sull’ambiente e che contribuiscono ad evitare lo spreco di materiali.
Un cambiamento nel modo di concepire e realizzare l’oggetto di design che deve anche saper accontentare i consumatori, dalle fashion victims, amanti e ricercatrici dell’ultima moda a tutti i costi, agli ambientalisti, dalle neomamme ai tipi da spiaggia. Nessuna “tipologia umana” è stata tralasciata in questa accurata selezione di oggetti del nostro quotidiano futuro: elettrodomestici ad alta efficienza energetica, cioccolato, bikini e chitarre rispettose dell’ambiente, carta derivata da sterco di elefante e di pecora, bare e urne per funerali sostenibili, purificatori d’aria e d’acqua, orologi che funzionano reagendo al terreno, bottiglie d’acqua, pannolini e oggetti alimentati a energia solare o eolica.
Come scrive Dalcacio Reis, “viviamo in un’epoca di transizione, un’epoca in cui le persone diventano sempre più preoccupate e acquisiscono, maggiore coscienza in merito alle ripercussioni sull’ambiente di comportamenti naturali come aprire il rubinetto accendere la luce o persino fare un salto veloce al supermercato. Mai come oggi le scelte che facciamo possono influire direttamente o indirettamente su un’enorme catena di eventi che, a loro volta, possono avere un impatto positivo o negativo sul nostro pianeta e sulle nostre vite”.
Elena Marcon