From Orlando to Santiago: un viaggio musicale nella natura delle cose
Non uno, ma tanti viaggi. Sono quelli che ci propone Orlando Manfredi attraverso il suo ultimo album From Orlando to Santiago firmato Duemanosinistra, ovvero la band che comprende Elvis D’Elia, Stefano Micari e Andrea “Pacia” Pagliardi, in scena questa sera al 75 Beat di Milano.
Prendendo spunto dal suo cammino verso Santiago de Compostela (raccontato ogni settimana su Greenews.info nel 2012), Orlando riflette in continuità con la ricerca iniziata nel suo primo lavoro Intimo Rock, spostando questa volta il baricentro da se stesso al mondo, alle persone che ha incontrato durante il suo percorso di viaggio.
Un viaggio interiore prima di tutto, alla scoperta del sé in relazione con gli altri. Ma anche un viaggio nella natura, presente nelle tracce sotto forma di suoni registrati direttamente da Orlando: il rumore dei passi, il frinire dei grilli, lo sfrigolio dei fili dell’alta tensione. E ancora: un viaggio alla ricerca di nuovi percorsi per lasciarsi alle spalle il fallimento di tutti i modelli attuali, da quello economico a quello politico, da quello ideologico a quello socio-culturale.
Con uno stile fresco che mescola tradizione cantautoriale italiana a world e folk music, Orlando percorre in 13 pezzi tanti nodi importanti della vita, come amore, giovinezza, desideri e delusioni, senza però assumere un atteggiamento nichilista o di autocommiserazione. Al contrario, le sue riflessioni lanciano chiaro il messaggio della necessità di trovare nuove vie agganciandosi a ciò che di buono ci può offrire il passato: la comunione con la natura, le tradizioni, il saper fare contadino e artigiano, il ritorno all’essenziale, come essenziale è camminare, la prima vera conquista dell’uomo.
Come afferma Orlando, “Quello del camminare è un tempo denso, che apre una sorta di spiritualità e di relazione immediata col mondo e i suoi abitanti. In questo web ‘purgato’ credo di più al fatto di arrivare alla gente sulle proprie gambe, se questo dialoga in maniera intelligente con la rete”. In piena coerenza con questa dichiarazione Orlando ha raggiunto a piedi, con zaino e chitarra, le location del Festival dei Camminatori di Bergolo (CN) e quello di arte diffusa a Ceriana cui è stato invitato.
Il CD fa parte di un progetto più ampio, che prevede anche uno spettacolo-concerto realizzato ad hoc e un libro di prossima uscita. Un viaggio, di nuovo, attraverso codici diversi: musica, soundscapes, videoinstallazioni, narrazioni. Il disco è stato registrato fra il 2012 e il 2013 presso lo studio Maison Hermétique di Rivoli (Torino), con la produzione artistica di Gigi Giancursi (Perturbazione) e Gianni Condina (Subsonica, Assalti frontali, LnRipley). A impreziosire l’album la presenza di artisti della scena nazionale come i Fratelli Mancuso, Matteo De Simone (Nadàr Solo), Fabrizio Cammarata e Elena Diana. Un lavoro finanziato anche dal supporto delle persone che hanno condiviso e aderito al progetto tramite il crowdfunding lanciato sulla piattaforma italo-spagnola Verkami.
Dal booklet all’interno della confezione del cd: “Dovevo scrivere canzoni per il mio nuovo disco. Dovevo assorbire tutto come una spugna. Dovevo essere trasparente. Dovevo connettere il cuore del Cammino alla comunità della rete. Dovevo tracciare dei fili tra i passi dei pellegrini e i nostri desideri d’inizio millennio. E dovevo dare tutto. A costo di disintegrarmi. Ah già: dovevo sconfiggere la Crisi Globale con le canzoni. Se oggi Don Chisciotte dovesse fare il Cammino, lo farebbe così.”
Daniela Falchero