Home » Recensioni » Come trasformarsi da predatori a imprenditori. Facendo il bene dell’ambiente e dell’azienda:

Come trasformarsi da predatori a imprenditori. Facendo il bene dell’ambiente e dell’azienda

gennaio 7, 2014 Recensioni

Da predatori a imprenditori. Come le imprese dovranno rispondere alla sfida della sostenibilità per non farsi rovinare dalle tasse”. Il nuovo libro di Diego Masi, edito da Fausto Lupetti Editore, nasce dall’esperienza maturata dall’autore attraverso l’associazione no profit Alice for Children (a cui sono devoluti i diritti), fondata insieme alla moglie Daria per aiutare gli orfani di Nairobi, e in particolare quelli che nascono e vivono nelle baraccopoli e nelle discariche delle periferie. Un libro, dunque, che parte da un presente solo apparentemente astratto e lontano per spiegare alle aziende perché e come attuare, concretamente, politiche aziendali di corporate giving e social innovation. Il perché è drammaticamente semplice: è l’unica scelta possibile di aziende che vivono in un Pianeta sull’orlo di una una crisi sistemica.

Il libro inizia da un’analisi della situazione attuale e dal possibile futuro prossimo a cui stiamo andando incontro, esaminando le cinque variabili da cui dipende il nostro domani: la tendenza demografica, la domanda di risorse naturali, la globalizzazione dei beni e dei capitali, il cambiamento climatico e la rivoluzione tecnologica. E’ questa la tesi descritta da Laurence Smith, studioso americano, nel libro “2050, il futuro del nuovo Nord”: il primo pilastro è la “transizione demografica”, che ci porterà a uno scenario di un aumento della popolazione mondiale di 2,5 miliardi di persone entro 2050. Le risorse sono limitate e perciò da utilizzare con parsimonia, anche a fronte dell’incremento dei consumi da parte dei Paesi in via di sviluppo, mentre il processo di globalizzazione prosegue: se tutti gli abitanti della Terra consumassero quanto un occidentale, ci vorrebbero 11 Terre a disposizione per distribuire a ciascuno le risorse necessarie a soddisfare i bisogni veri e indotti dal consumismo. L’altro pilastro da tenere in considerazione è il riscaldamento del Pianeta: i cambiamenti climatici, causati dai gas ad effetto serra come la CO2, porteranno un ulteriore elemento di pressione sulla sostenibilità del nostro futuro, con aumenti medi globali della temperatura tra i 2° e i 4° gradi centigradi. La tecnologia, ultimo dei cinque pilastri esaminati, è infine lo “strumento che unisce, integra e connette tutte le variabili analizzate”: i progressi tecnologi potranno agire frenando o accelerando i processi che governeranno il nostro futuro.

Ma in questo panorama complesso, come si inserisce il ruolo dell’impresa? Masi nota come le imprese siano esposte a un grave rischio, alla base della loro stessa sopravvivenza: i consumatori sono sempre più attenti alla sostenibilità, come pure i cittadini, nel loro ruolo di elettori, e le istituzioni. Si accorgeranno presto che alcune sporadiche azioni sul sociale o per l’ambiente non sono sufficienti: è necessario strutturare dei veri e propri piani per innescare il cambiamento. “La domanda che una impresa dovrebbe farsi è sostanzialmente una sola, a prescindere dalla sensibilità del management: per rispondere alla sfida della sostenibilità, mi faccio rovinare dalle tasse o anticipo i problemi con progetti di corporate giving originali e seri? Lascio un segno della mia presenza sulla Terra in modo che mi ricordino o lascio un segno sulla Terra, forse di profitti ma senz’altro di spoliazione? Lavoro per gli azionisti o per i figli degli azionisti?”.

Masi confronta la struttura delle no profit tradizionali con il caso degli Stati Uniti e delle fondazioni finanziate in larga misura dalle aziende private: le no profit avrebbero bisogno di rendere le loro strutture più efficienti e trasparenti. Generalmente la struttura di donazione tramite fondazioni, d’altro canto, seppur più efficiente dal punto di vista dell’impiego delle risorse finanziarie, presenta “una debolezza che non può essere trascurata: non denuncia, non sensibilizza il largo pubblico e di conseguenza impedisce che dal basso si creino movimenti atti a fare pressione sui Governi affinché i problemi possano essere risolti”.

L’autore accompagna le aziende in un viaggio verso l’economia sociale: sei tappe per arrivare a lasciare un segno positivo sulla nostra società, sulla strada della sostenibilità. E, diversamente da quanto molti imprenditori ancora credono, alla fine del percorso, il bene delle aziende viene a coincidere con il bene comune, sia per l’ambiente che per le generazioni future. Un perfetto win-win.

Veronica Caciagli

Share and Enjoy:
  • Print
  • PDF
  • email
  • Facebook
  • Google Bookmarks
  • del.icio.us
  • Digg
  • Twitter
  • LinkedIn
  • Current
  • Wikio IT
  • Netvibes
  • Live

PARLA CON LA NOSTRA REDAZIONE

Newsletter settimanale


Notizie dalle aziende

Amazon Sustainability Accelerator: al via la seconda edizione per le start up

febbraio 9, 2023

Amazon Sustainability Accelerator: al via la seconda edizione per le start up

Si è aperta oggi, 9 febbraio 2023, la seconda edizione dell’Amazon Sustainability Accelerator, il programma rivolto alle startup nella fase Early Stage focalizzate sulla sostenibilità. Lanciato da Amazon, EIT Climate-KIC (l’hub europeo per l’innovazione in materia di clima) e WRAP (una delle principali ONG britanniche impegnate nel contrasto al cambiamento climatico), Accelerator è aperto alle startup che stanno creando [...]

Rapporto Deloitte “Digital Green Evolution”: nel 2022 gli smartphone genereranno 146 milioni di tonnellate di CO2

marzo 14, 2022

Rapporto Deloitte “Digital Green Evolution”: nel 2022 gli smartphone genereranno 146 milioni di tonnellate di CO2

Di fronte ad un numero di dispositivi che ormai nel complesso supera la popolazione mondiale, cresce l’attenzione ai temi della sostenibilità e degli impatti ambientali derivanti dalla produzione, dall’uso e dallo smaltimento dei “telefonini“, i device di più comune utilizzo sia tra giovani che adulti. A evidenziare la criticità di questi numeri è intervenuto il [...]

Matteo Viviani, una iena in verde a caccia di greenwashing

ottobre 29, 2021

Matteo Viviani, una iena in verde a caccia di greenwashing

L’ambiente e il clima sono ormai diventati temi “mainstream”. Anche se pochissimi fanno, tutti ne parlano! Soprattutto le aziende, che hanno intercettato da tempo la crescente attenzione di consumatori sempre più critici e sensibili all’ecosostenibilità di prodotti e servizi.  Vi viene in mente un’azienda che oggi non si dica in qualche modo “green” o “ecofriendly”? [...]

“L’Adieu des glaciers”: al Forte di Bard le trasformazioni dei ghiacciai alpini

giugno 18, 2021

“L’Adieu des glaciers”: al Forte di Bard le trasformazioni dei ghiacciai alpini

“L’Adieu des glaciers: ricerca fotografica e scientifica” è un progetto prodotto dal Forte di Bard, che intende proporre un viaggio iconografico e scientifico progressivo tra i ghiacciai dei principali Quattromila della Valle d’Aosta per raccontare, anno dopo anno, la storia delle loro trasformazioni. L’iniziativa, che ha un orizzonte temporale di quattro anni, ha iniziato la sua [...]

Quando le rinnovabili conquistano le basi militari: il caso francese di BayWa r.e.

aprile 19, 2021

Quando le rinnovabili conquistano le basi militari: il caso francese di BayWa r.e.

Ormai è noto che la cavalcata delle rinnovabili è inarrestabile, ma questa è una vera e propria “conquista militare”: BayWa r.e., player globale nel settore delle energie rinnovabili, ha annunciato di aver trasformato due basi aeree inutilizzate e dismesse in Francia in parchi solari e terreni agricoli per l’allevamento di pecore. La società del Gruppo [...]

Tree-ticket: il concerto si paga in alberi

aprile 15, 2021

Tree-ticket: il concerto si paga in alberi

Un concerto in presenza, immersi in una foresta, per riavvicinare l’uomo alla natura attraverso la musica del violoncellista Mario Brunello e di Stefano Mancuso, con una differenza rispetto a qualsiasi altro concerto al mondo: l’accesso si paga in alberi, con il TreeTicket. L’esperimento si terrà a Malga Costa in Val di Sella, in Trentino, nella cornice della [...]

Ricerca Mastercard: la spesa post-Covid vira verso modelli più sostenibili

aprile 13, 2021

Ricerca Mastercard: la spesa post-Covid vira verso modelli più sostenibili

Secondo quanto emerge da una nuova ricerca di Mastercard incentrata sulla sostenibilità, a seguito della pandemia da Covid-19 sarebbe cresciuto in modo significativo il desiderio da parte di italiani ed europei di salvaguardare l’ambiente e miliardi di consumatori nel mondo sarebbero disposti ad adottare comportamenti “più responsabili“. Oltre la metà dei nostri connazionali (64% contro il [...]

Visualizza tutte le notizie dalle Aziende