Un premio che fa riflettere – sulla geotermia
L’Italia ha ricevuto, da parte dell’Unesco, il premio per il ruolo svolto nell’ambito della divulgazione delle Scienze della Terra. La premiazione si è tenuta nel corso della cerimonia conclusiva dell’Anno Internazionale del Pianeta Terra (IYPE) a Lisbona.
Il riconoscimento è stato ritirato dal Segretario Generale della Commissione Italiana IYPE, Luca Demicheli, che ha ricevuto simbolicamente una parte del pianeta riprodotta su ceramica, secondo la tipica tecnica portoghese degli azulejos.
“Il futuro sta nella geotermia. Nel panorama delle rinnovabili, tale fonte in grado di produrre energia pulita a basso costo, è sicuramente destinata a giocare un ruolo importante”, ha dichiarato Demicheli nel corso della conferenza IYPE & International Partners, sottolineando la necessità di puntare sull’energia prodotta dal calore derivante dal sottosuolo.
Ad oggi infatti solo una minima parte della produzione energetica deriva dalla geotermia, ma le potenzialità del sottosuolo italiano sono notevoli. A partire dalla Toscana, sede del primo impianto geotermico italiano, che si propone come laboratorio europeo per sperimentare nuove tecnologie per la geotermia. Grazie a questo nuovo progetto, a cui sta attualmente lavorando un team di scienziati europei, sarebbe infatti possibile produrre una quantità di energia pari a quella di 1.000 centrali eoliche.
“La Toscana”, ha detto l’assessore regionale all’ambiente Anna Rita Bramerini, “è l’unica regione italiana a coltivare la risorsa geotermica per la produzione di energia elettrica. Ricordiamo che nella nostra regione si producono più di 700 megawatt di potenza da fonti rinnovabili. Tutto questo senza contare che il territorio toscano presenta della caratteristiche peculiari anche rispetto alle altre aree geotermiche europee. Il fluido geotermico presente in Toscana, infatti, registra temperature oltre i 300 gradi, molto più alte, ad esempio, di quelle islandesi”.
Ilaria Burgassi