Watec 2009: la CRT firma l’accordo con lo Stato di Israele
Si è aperto ieri in Israele il Watec 2009, 5° Salone Internazionale delle Tecnologie per l’Acqua, le Energie Rinnovabili e il Controllo Ambientale, in corso fino a domani nel centro fieristico di Tel Aviv.
Un appuntamento importante – a cui partecipano 120 delegazioni da tutto il mondo - per fare il punto sulle tecnologie a supporto delle questioni ambientali più urgenti, a partire dalla crisi idrica, che lo Stato di Israele ben conosce.
Numerosa la delegazione italiana coordinata dall’ICE, l’Istituto Nazionale per il Commercio Estero, che ha curato uno stand istituzionale e alcuni seminari a cui parteciperanno imprenditori italiani impegnati nello sviluppo di tecnologie innovative per la sostenibilità ambientale. In parallelo l’Ambasciata d’Italia organizza oggi, un simposio al quale è atteso il Ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo che, prima di spostarsi a Ramallah, in Palestina, per un seminario sull’architettura sostenibile, incontrerà anche il Ministro israeliano dell’Industria, Benjamin BenElizer.
In questo clima, ricco di incontri politici e d’affari, inseriti nel contesto della cooperazione tra Italia e Israele, il primo risultato concreto verrà annunciato oggi dall’Ambasciatore Luigi Mattiolo e dal segretario generale della Fondazione bancaria Cassa di Risparmio di Torino Angelo Miglietta, che parleranno della creazione di Jstone Srl, la nuova società, controllata da CRT, nata da un protocollo di Intesa tra la Fondazione e lo Stato di Israele.
“E’la prima volta” ha anticipato ieri l’amministratore delegato Dario Peirone “che una fondazione bancaria italiana firma un accordo direttamente con lo Stato di Israele”. “La presentazione – ha aggiunto – avverrà il 3 dicembre a Torino. Ma in sostanza possiamo già dire che lo scopo di JStone è quello di fare fundraising per sostenere progetti bilaterali di ricerca e sviluppo industriale sostenibile”.
Le tecnologie per una corretta gestione delle risorse idriche saranno previdibilmente uno dei focus principali della nuova società, che beneficerà del know how sviluppato dallo Stato di Israele, definito da Paul Reiter, direttore generale dell’ International Water Association (IWA), il paese “più efficiente nella gestione ragionata delle acque”.