Poseidon, il mini-elicottero che scova i giacimenti geotermici
Soggiornando in Toscana potrebbe capitare di osservare il volo di un piccolo elicottero radiocomandato, dotato di fotocamera e sensori nella parte inferiore. Non si tratta di ragazzini o amatori di hobby ad alto contenuto tecnologico, bensì di “Poseidon”, un sistema unico in Europa studiato appositamente per individuare fonti di energia rinnovabile.
Poseidon, infatti, è un piccolo elicottero, lungo meno di due metri e largo circa ottanta centimetri, che ha il compito di individuare i giacimenti di acqua geotermica presenti nel sottosuolo. Il velivolo è in grado di scandagliare il terreno, fino a duemila metri di profondità, alla ricerca di giacimenti geotermici a media entalpia, ovvero le cosiddette miniere di “acqua energetica”, ottime per realizzare centrali per la produzione di energia elettrica a impatto zero.
L’elicottero sfrutta la tecnologia “Vlf Poseidon”, da cui prende il nome, un sistema geofisico hi-tech che, grazie all’impiego di onde radio a bassa frequenza elettromagnetica ( 15-30 kHz), riesce a penetrare in profondità nel sottosuolo. I segnali radio di ritorno sono ricevuti ed elaborati da un software, che consente di ricostruire sezioni anche tridimensionali del sottosuolo in funzione della densità delle rocce presenti. Quando si rilevano anomalie elettromagnetiche significa che si è in presenza di giacimenti.
Poseidon è in grado di funzionare anche volando su aree impervie o boscose e può coprire fino a cento ettari di territorio con una autonomia di volo di circa venti minuti. Attualmente sta sorvolando le zone intorno al Monte Amiata, i monti pisani, le colline livornesi e quelle comprese tra la province di Firenze e Siena, essendo la Toscana la regione geotermica per eccellenza in Italia.
”I sensori situati sull’elicottero”, spiega Alessandro Sbrana, docente di geotermia al Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Pisa, “hanno già permesso di individuare, fin dai primi voli, una decina di siti con acque geotermiche a media entalpia, cioè giacimenti acquiferi con una temperatura tra i 100 e 160 gradi, ottimi per produrre energia elettrica a impatto zero”. L’idea di unire il sistema di telerilevamento e l’elicottero telecomandato è stata rivoluzionaria. “In questo modo riusciamo a perlustrare grandi aree in poco tempo”, dice Sergio Marchetti, titolare di Tecnosystem, l’azienda di Rosignano Marittimo (Li) che ha progettato il sistema insieme alla Università di Pisa. “I radar riescono ad individuare i giacimenti a 2 mila metri di profondità, ma tra poco riusciremo ad arrivare a 3 mila”.
Il sistema Poseidon è al centro di un progetto avviato da Regione Toscana, Università di Firenze e Geochemic Lab di Peccioli (Pi), con l’intento di dare un contributo fondamentale al sistema toscano di approvvigionamento energetico da fonti rinnovabili. Le prime applicazioni pratiche si avranno con un impianto a media entalpia che nascerà in Provincia di Grosseto entro la metà del 2010, ma i benefici maggiori potrebbero generarsi nel settore della sanità. Come ha spiegato Fabio Roggiolani, Presidente della Commissione Sanità della Regione Toscana, “l’obiettivo è quello di avere tutti gli ospedali regionali energeticamente autosufficienti ed alimentati con energia pulita: eolica, fotovoltaica o geotermica. Il primo impianto geotermico ad impatto zero è già in via di realizzazione nella provincia di Pisa e sarà attivo entro pochi mesi”.
Andrea Marchetti