Nasce Transgreen, la rete elettrica tra le due rive del Mediterraneo
È stata firmata ieri a Parigi la partnership industriale tra le 12 aziende che parteciperanno al progetto Transgreen, un elettrodotto destinato a rivoluzionere il trasporto dell’energia tra le due sponde del Mediterrano.
Il progetto, che rientra nel Piano Solare Mediterraneo, era stato presentato a Bruxelles in chiusura della Settimana Europea dell’Energia Sostenibile, come complementare alla rete Desertec, che prevede l’installazione di impianti solari nel deserto del Sahara.
Transgreen intende infatti promuovere la crescita della produzione di energie rinnovabili (soprattutto solare ed eolico) nei cosiddetti paesi MENA (Medio Oriente e Nordafrica) e interconnetere le reti di trasporto di questa regione con quelle europee, in modo da creare un mercato di interscambio dell’energia che possa fornire, entro il 2050, fino al 15% del fabbisogno europeo.
Il progetto prevede la posa di una rete di trasporto a lunga distanza basata su 5 o 6 linee sottomarine transmediterranee ad alta e altissima tensione che opereranno a corrente continua. Elemento che ha favorito il coinvolgimento dell’italiana Prysmian, (ex Pirelli Cavi), uno dei principali operatori mondiali nei sistemi di trasmissione per energia e telecomunicazioni.
Ad oggi hanno aderito EDF, RTE, Areva, Nexans, Veolia, Atos, Origin, Caisse des Dépôts, Siemens, Red Electrica de Espana e Abengoa, mentre è ancora incerta la presenza di Terna, altro operatore italiano, che, secondo indiscrezioni, sarebbe comunque interessato ad entrare a breve. I 12 partner faranno capo a un’entità giuridica comune che si occuperà degli aspetti tecnici, industriali, economici, finanziari, regolatori ed istituzionali del sistema di trasmissione.
L’ambizioso progetto – che rappresenta una sfida politica, oltre che tecnologica - ipotizza la costruzione, a Sud e a Est del Mediterraneo, di punti di generazione di energia solare capaci di produrre 20 gigawatt entro il 2020 con investimenti che si aggirano tra i 5 e gli 8 miliardi di euro.
Benedetta Musso