Off-Grid Academy a Capraia, villaggi indipendenti che autoproducono luce, acqua e gas
Mentre il presente è sempre più connesso, il futuro potrebbe essere totalmente Off-Grid, fuori dalle reti: una rivoluzione. O meglio: “la chiusura del cerchio”, come l’hanno definita, ieri, a Roma, alla conferenza stampa di presentazione dell’Off-Grid Academy, il primo centro di ricerca e formazione sui sistemi “a isola”, ecologici e autosufficienti, che sta per nascere sull’isola di Capraia, col patrocinio del Ministero dell’Ambiente, del Parco nazionale dell’Arcipelago Toscano e del Comune di Capraia.
Per ora è solo un prototipo sviluppato dalla Fabbrica del Sole, la cooperativa inserita in un network di società specializzate in fonti rinnovabili: “Una struttura interamente autosufficiente, non collegata ad alcuna rete ed in grado di gestire i normali fabbisogni di energia, gas, acqua, reflui, connettività”, spiega il presidente del Comitato Scientifico de La Fabbrica, Emiliano Cecchini. Zero bollette insomma, che in tempi di crisi – economica ed energetica – è più di una buona notizia. “Una realtà che scambia con l’ecosistema solo vento, sole e pioggia”, prosegue, “senza consumare risorse né tanto meno inquinare”.
L’elettricità è prodotta grazie alle fonti rinnovabili presenti sul territorio in cui sorge la struttura: “Sole, vento, acqua, geotermia sono stoccati grazie alla molecola d’idrogeno, che assolve a una funzione di accumulo nei momenti in cui non splende il sole e non tira vento”, sottolinea Cecchini. Se fosse calcolabile in bolletta, il risparmio sarebbe di circa 1.500 euro l’anno.
L’idrogeno, poi (ottenuto in modo naturale da acqua demineralizzata, attraversata da energia elettrica), combinato con energia solare e biomassa, è un sostituto del metano per il riscaldamento: “Grazie a pannelli solari termici che coprono il tetto dell’abitazione”, spiega sempre Cecchini, “il calore è veicolato all’interno dal sistema di riscaldamento domestico”: L’energia termica ottenuta dal sole può essere stoccata per riscaldare d’inverno e rinfrescare d’estate. Risparmio, a partire da 1.000 euro l’anno.
È possibile risparmiare, inoltre, circa 40mila litri di acqua potabile, una voce particolarmente pesante per una famiglia media italiana – che arriva a spendere 40 euro al mese – tramite un sistema di fitodepurazione: “Possiamo raccogliere le acque di scarto in una vasca larga tre metri, lunga quattro e profonda uno, depurarle naturalmente grazie a particolari piante e riutilizzarle almeno per scaricare il wc, chiudendo il ciclo”. Anche l’acqua depurata è stoccata in accumuli stagionali, a una temperatura costante di circa 15°C.
Quanto ai rifiuti – le cui tariffe, in Italia, vanno da 120 a 530 euro l’anno – per la frazione compostabile, possono essere utilizzati per la realizzazione di orti domestici, con un risparmio di circa 80 euro mensili nell’acquisto di ortaggi. E anche le biomasse della vasca di fitodepurazione possono essere riutilizzate come fertilizzante degli orti e per alimentare i batteri di purificazione delle acque.
“Con un investimento iniziale pari a 10.000 euro per un’abitazione moderna, del tutto scollegata dalle reti di grande distribuzione, è possibile risparmiare da subito circa 1.500 euro al mese, per oltre venti anni“, dice Marco Tulli, Presidente della Off-Grid Academy di Capraia, dove dal 19 al 21 ottobre si svolgerà “L’isola che non c’è(ra)”, il primo laboratorio di formazione e ricerca nato per “rivoluzionare la rete”. “Un luogo dove si terranno lezioni rivolte agli addetti ai lavori, come architetti, professionisti, tecnici, ma anche a studenti, cittadini e bambini, con gli insegnanti già a partire da maggio prossimo”, racconta l’Assessore comunale al Turismo di Capraia, Fabio Mazzei.
“Uno dei problemi che soffre territorio è proprio la produzione e la gestione dell’energia, in molti casi veramente poco compatibile con le finalità e le realtà di un Parco”, commenta il Presidente del Parco nazionale dell’Arcipelago Toscano Giampiero Sammuri. “Pensare di autoprodurre energia e di gestire sul posto risorse come acqua e cibo, senza devastare l’ambiente e spostare grandi volumi di carburante o di rifiuti, è una prospettiva rivoluzionaria per tutti, e certamente il sistema dei parchi italiani sarebbe il primo a trarne beneficio, oltre che a prestarsi come laboratorio perfetto di sperimentazione”. Non solo: il progetto mira a recuperare, restaurandolo, un sito, dove installare la tecnologia Total Off-Grid, trasformandolo così in un prototipo.
“Il progetto è rivoluzionario”, conclude Tulli, “qui non si tratta banalmente di scollegare una realtà dalle reti per renderla autosufficiente, ma di rifondare un nuovo paradigma, provando a realizzare una sintesi virtuosa di tradizione e tecnologia, passato e futuro”. Perché “prima di costruire una società nuova occorre immaginarla”. E questo vuol dire calcolare prima, non solo il risparmio economico e ambientale che il progetto promette di realizzare, ma anche quello “esistenziale”. Che non ha prezzo. Appuntamento, dunque, il 19 ottobre a Capraia, l’isola che ora c’è.
Ilaria Donatio