Manifattura Domani: il polo tecnologico verde della Provincia di Trento
Manifattura Domani è una società pubblica costituita nell’aprile 2009 dalla Provincia autonoma di Trento, attraverso Trentino Sviluppo, con l’obiettivo di riqualificare il compendio ex-Manifattura Tabacchi di Rovereto, destinato a diventare un centro per attività di ricerca e innovazione.
Fin qui, sembrerebbe trattarsi di uno dei tanti poli scientifici e tecnologici ormai (fortunatamente) presenti su tutto il territorio nazionale. Si tratta invece del primo progetto italiano che vede università, imprese private ed enti pubblici impegnati concretamente per un’innovazione “green”.
A Rovereto sono già arrivati 110 milioni di euro, tra finanziamenti dell’Unione europea, della Provincia e dell’Università di Trento, da investire nell’edilizia sostenibile per trasformare Manifattura Domani in un catalizzatore del green building in Italia. Queste risorse saranno utilizzate per la progettazione degli interventi di ristrutturazione del compendio attraverso un Master Plan che dovrà disegnare gli spazi destinati alle imprese, ai laboratori e ai servizi che vi si insedieranno, secondo i caratteri della sostenibilità ambientale e dell’efficienza energetica.
Come annunciato durante la presentazione, avvenuta il 25 novembre scorso al MART di Rovereto, il Master Plan sarà realizzato dagli architetti Kengo Kuma, Alejandro Gutierrez e Carlo Ratti. “È molto raro, almeno per l’Italia”, ha dichiarato Carlo Ratti, che da anni dirige il SENSEAble Lab presso il Massachussetts Institute of Technology, “che le amministrazioni pubbliche siano disponibili a discutere i progetti architettonici con la cittadinanza prima che si aprano i cantieri”. “Il fatto che città piccole decidano di puntare su progetti ambiziosi come il Mart prima, e la Manifattura oggi”, ha continuato il collega Alejandro Gutierrez, ”è un segno di grande valore del territorio”.
“La zona dell’ex Manifattura ha caratteristiche uniche”, ha concluso Kengo Kuma, ”e quindi vogliamo realizzare un progetto unico. Ho notato che a Rovereto è molto importante la presenza della natura. Nel nostro progetto ovviamente ci sarà anche molta tecnologia, ma questa non deve rubare la scena al contatto con il paesaggio“.
Eva Filoramo