Le Cave Germaire uniche italiane premiate agli UEPG Awards di Monaco
Come ufficializzato nei giorni scorsi sul sito dell’UEPG, l’Unione Europea dei Produttori di Aggregati, lo scorso 27 maggio sono stati consegnati, durante una cerimonia all’Hotel Vier Jahreszeiten Kempinski di Monaco di Baviera, i premi “UEPG Sustainable Development Awards“, che hanno visto il progetto delle Cave Germaire, nei comuni di Carignano e Carmagnola, in provincia di Torino, insignito della menzione speciale per la categoria “Restoration Best Practice”.
Il premio è stato assegnato da una giuria indipendente composta da ricercatori e autorità internazionali, tra i quali Jean-Claude Lefeuvre (Emeritus Professor, National Natural History Museum, Paris), presidente della giuria, Shulamit Alony (Regional Business & Biodiversity Officer, IUCN, Brussels), Christian Niemann-Delius (Professor, Institute of Mining Engineering, RWTH Aachen University, Germany) e Brenda O’Brien in rappresentanza di Jukka Takala (Director of the European Agency for Safety and Health and Work).
Ad essere premiate 26 aziende di 10 paesi europei, nelle diverse categorie individuate dal comitato organizzatore a seconda delle aree di intervento: Economic Contribution to Society, Environmental Best Practice, Health & Safety Best Practice, Local Community Partnership, Operational Best Practice e Restoration Best Practice, che ha visto il riconoscimento dell’importante progetto estrattivo e di recupero di Cave Germarie all’interno del Parco del Po Torinese.
L’attività estrattiva della società Cave Germaire inizia, nell’area del parco torinese nel 1985, in un laghetto già precedentemente sfruttato, situato tra i comuni di Carignano e di Carmagnola, 25 chilometri a sud di Torino. Un’area completamente compresa nel primo tratto piano a valle dal tratto alpino del Po – sito dunque geologicamente ideale per il deposito di ghiaie, ma anche di forte valenza naturalistica perché completamente situato all’interno di un’area protetta.
Nel 2000 è la firma di una convenzione tra la Società, la Regione Piemonte, i Comuni di Carignano e Carmagnola e l’Ente di gestione del Parco del Po che porta ad avviare un progetto definitivo della durata di 20 anni per un volume complessivo di circa 8 milioni di metri cubi. Un’attività estrattiva rilevante, approvata dalla Regione proprio grazie alla capacità dell’azienda di valorizzare aspetti ambientali fondamentali, secondo un meccanismo di compensazione che interviene su siti di particolare sensibilità e importanza per le strategie ambientali complessive del territorio circostante.
Quella di Cave Germaire non è infatti un’attività di recupero isolata, ma è integrata all’interno di un programma di coltivazione delle aree estrattive di ghiaia e sabbia che il Parco, grazie all’utilizzo del Piano d’Area, ha inserito in un più vasto programma di valorizzazione del territorio legato al marchio turistico Po Confulenze Nord Ovest, all’interno del quale si svolge anche una specifica azione di riqualificazione dell’area che è stata denominata Il Po dei Laghi.
Una testimonianza dunque di come, lungo il Po, siano in corso importanti esperienze di orientamento delle attività economiche all’incremento della biodiversità e al riuso degli spazi per la fruizione pubblica, in un innovativo contesto di leale collaborazione fra pubblico e privato (concretizzato nei molti progetti di qualità attivati dal Parco e legati ad un programma di valorizzazione del paesaggio), che si rifà a quanto evidenziato, in sede europea, dal rapporto Business e Byodiversity e che apre nuovi scenari sul ruolo delle attività economiche a supporto e tutela – e non solo sfruttamento – dell’ambiente naturale.
Ippolito Ostellino