L’arte dell’orto rivive a Villa La Malpenga. In ricordo delle 70 insalate di Vittorio Buratti
Incontri, approfondimenti, laboratori e degustazioni attorno alla vita dell’orto e del frutteto: tutto questo prende vita nel weekend del 20 e 21 settembre nel calendario della manifestazione “Gli Orti de La Malpenga”, unappuntamento organizzato dall’Accademia Piemontese Del Giardino insieme ai maggiori professionisti del settore per far rivivere la tradizione di un territorio. E di una famiglia.
La Villa Malpenga si trova sulla collina affacciata sul biellese e si raggiunge percorrendo la tortuosa e panoramica strada per Ronco. Una zona a forte vocazione agricola, ricca da sempre di orti e frutteti. Nella villa è stato Vittorio Buratti, circa ottant’anni fa, a organizzare l’orto, il vigneto e il frutteto, coltivando in particolare insalate (la sua passione) e mele.
Ancora oggi nei corridoi della villa si trovano cartelli dell’epoca che celebrano il vino, e quasi da collezione è l’elenco delle varietà di insalate -le “specialità della casa”, come venivano soprannominate, erano ben 70 – che Buratti aveva portato nella sua terra, “raccolte durante i lunghi viaggi in Europa e nelle Americhe”, ci spiega il nipote Ernesto Panza.
Nel portare avanti la loro storia e la loro tradizione, i nipoti di Vittorio Buratti vogliono tornare a condividere, come già faceva il nonno, i prodotti della loro terra, con amici, professionisti e appassionati. “Abbiamo continuato a lavorare la terra anche dopo la sua morte, prima la nonna e poi la mamma, ma sempre a livello familiare. Le qualità di insalata che si coltivavano erano scese a 5-6 diverse e sognavamo la varietà che l’orto poteva vantare con il nonno. Così da un anno a questa parte abbiamo deciso di far rivivere quel vecchio gioiello in tutte le sue specialità e di riaprirne i cancelli all’esterno”.
E un po’ seguendo questa volontà nasce la manifestazione “Gli Orti de La Malpenga”, che in una splendida location di neogotico ottocentesco fa incontrare vivaisti, giardinieri, orticoltori, collezionisti specializzati e semplici amatori attorno ai prodotti dell’orto e del frutteto. “È l’edizione numero zero -continua Panza – perché siamo appena ad un primo traguardo”, raggiunto anche grazie alla partecipazione e collaborazione esperta e appassionata dell’architetto Pejrone, (“la mente del progetto”) presidente dell’Accademia Piemontese Del Giardino, di Slow Food Biella, di ATL Biella – che in questo modo, anche con una presenza espositiva durante i giorni dell’evento, intendono promuovere e rilanciare il biellese e i suoi prodotti - e della delegazione di Biella del FAI, “che si sta occupando dell’aspetto più culturale, come la progettazione di una serra per la coltivazione di piante tintorie, utilizzate tradizionalmente da queste parti per la colorazione dei tessuti”.
Nel weekend saranno allestiti nella Villa un’area espositiva, due zone dedicate a incontri e laboratori, una tenda ristorante e un bar per le degustazioni. L’orto dimostrativo sarà il cuore della manifestazione, che, con i suoi 2.000 mq. e le 50 aiuole tematiche, nasce laddove venivano coltivate le storiche insalate e accompagna i visitatori verso un viaggio tra passato, presente e futuro. Grazie alla collaborazione con l’Istituto Scolastico Vaglio Rubens di Biella, alla passione e al supporto scientifico del docente referente del progetto, il Prof. Alessandro Corbellini, oggi è possibile osservare nelle aiuole e nei lettorini 50 varietà diverse di ortaggi, dal crescione inglese alle zucche Hokkaido, dalla mizuma ai fagioli di Saluggia nani, e saranno proprio gli studenti presenti a guidare un percorso di approfondimento sia culturale (di storia e tradizione) che colturale e tecnico. Il percorso sarà completato da pannelli illustrativi specifici e da attività didattica e di intrattenimento per i più piccoli curata dall’Oasi Zegna.
Durante le due giornate saranno organizzati i due laboratori “Showcooking – dimostrazione di preparazione di specialità tradizionali biellesi” e “Dimostrazione di tintura naturale”, oltre ad una serie di incontri e tavole rotonde tematiche.
E adesso che si sono riaperti i cancelli cosa ci si aspetta per il futuro? “Il 2015 vede Milano sede dell’EXPO, che sarà proprio dedicata al cibo. Vorremmo che l’orto dimostrativo rimanesse aperto tutto l’anno in quell’occasione e che fosse inserito nei tour tematici organizzati dalla grande fiera internazionale. Come soci di Grandi Giardini Italiani siamo assolutamente disponibili a organizzare visite su prenotazione e ovviamente per il prossimo settembre lanceremo l’edizione numero 1 de “Gli Orti de La Malpenga”…
Alfonsa Sabatino