La virtù non sta più al Nord (Europa)
Per chi pensava che il senso civico fosse un’esclusiva del nord Europa ecco la smentita: sul podio per i maggiori produttori di rifiuti primo, secondo e terzo posto vanno a Norvegia (824 kg procapite), Danimarca (801 kg) e Irlanda (788 kg). Non un bel record se si considera che, in base ai dati del 1997, un cittadino europeo produce mediamente 522 kg di rifiuti l’anno.
L’Italia, per una volta, è poco sopra la media europea con i suo 28 kg pro capite in più, ma i veri virtuosi sono i ciechi con 294 kg, gli slovacchi con 309 kg e i polacchi con 322kg. Si distingue anche la Francia che, per il 2010, vedrà un aumento della produzione di rifiuti casalinghi del 2%, mentre per gli irlandesi si prevede addirittura un raddoppio della quantità di immondizia prodotta. Aumenti purtroppo previsti anche in Italia (13%), Belgio e Austria (15%), nelle meno diligente Spagna (25%), fino ad arrivare a Grecia e Portogallo (28%).
Questi dati risultano particolarmente interessanti ora che L’Unione Europea, dall’alto della suo produzione annua di 2,7 miliardi di tonnellate all’anno di rifiuti, ha scelto di denominare la settimana dal 21 al 29 novembre “La settimana europea per la riduzione dei Rifiuti” per incentivare azioni sostenibili che riducano l’impatto dei consumi sull’ambiente.
L’iniziativa di Bruxelles si è subito diramata in tutti gli stati dell’UE: 2100 attività, di cui ben 400 in Italia.
Una per tutte: Legambiente, nel weekend del 28-29 , darà il via a “Ridurre si può” – una campagna per promuovere la diminuzione degli sprechi nella produzione e acquisto dei beni. In collaborazione con Coop, Novamont, Virosac si terranno in tutta Italia dibattiti e incontri. Inoltre, i volontari si recheranno davanti ai supermercati per incoraggiare acquisti “sostenibili” ed incentivare l’utilizzo di shopper in bioplastica o in tessuto [se volete quelle di Greenews basta che ci suoniate il campanello in redazione e le distribuiremo fino ad esaurimento, n.d.r.]. ”Solo se fondato su una seria politica di prevenzione, il ciclo dei rifiuti potrà divenire davvero integrato, virtuoso e sostenibile – ha commentato Sebastiano Venneri, vicepresidente dell’associazione – con ‘Ridurre si puo” Legambiente vuole focalizzare l’attenzione sul tema della prevenzione, coinvolgendo politica nazionale e amministrazioni locali, mondo della distribuzione e della produzione, associazioni di categoria e i cittadini, proponendo così azioni specifiche che si combineranno in un’unica azione associativa costante durante tutto l’anno”.
Per quanto riguarda le buone pratiche quotidiane arriva anche il vademecum casalingo suggerito da Menorifiuti.org, il sito ufficiale del comitato italiano dell’iniziativa. Sette semplici regole che costituiscono la chiave per ridurre al minimo la produzione di rifiuti: meno imballaggi, scegliere prodotti concentrati da diluire con l’acqua (propedeutico al primo), preferire il formato famiglia più ecologico e conveniente e utilizzare le ricariche, non abusare degli “usa e getta”, preferire involucri di un solo materiale (che facilitano la differenziazione) e, naturalmente, evitare le bag di plastica.