La discarica dei sogni
Arriva dalla piccola cittadina di Peccioli, alle porte di Pisa, una grande lezione sul tema delle discariche, da sempre ospiti poco graditi delle periferie urbane.
Il comune ha infatti trasformato la discarica in un vero impianto industriale facendo in modo che divenisse, in pochi anni, una risorsa economica, energetica e, addirittura, culturale, con buona pace degli abitanti di Peccioli.
Visitando il sito, raggiunto anche dall’Eco-tour di BMW, salta all’occhio la scarsa presenza di rifiuti e l’assenza di cattivi odori. L’impianto di smaltimento gestisce infatti tutte le tonnellate che riceve (circa 320mila nel 2008, su una superficie complessiva di 25 ettari) con la massima efficienza. Un impianto di cogenerazione per la produzione di energia elettrica e acqua calda consente inoltre di sfruttare la produzione di biogas e di teleriscaldare le case: lo scorso anno la discarica ha prodotto quasi 8 milioni di kwh con un fatturato di 1,5 milioni di euro.
Gli utili vanno a diretto vantaggio dei cittadini: la Belvedere S.p.a., società che gestisce il sito, è infatti in mano, per il 46% a piccoli azionisti, con l’ intenzione di entrare in Borsa. Le attività della discarica sono un continuo work in progress che negli ultimi anni ha visto la realizzazione di un impianto fotovoltaico a partecipazione popolare, di quattro pale eoliche e la sperimentazione – unica in Italia – di un dissociatore molecolare.
E’ però il rapporto con la cittadinanza a fare una vera differenza: la discarica, bandiera arancione del Touring Club, non è più un sito da nascondere, bensì un esempio di virtuosismo dove portare le scuole in gita, organizzare concerti e manifestazioni culturali. L’impianto, nell’ottica della Belvedere S.p.a, è un’opera di arte contemporanea (land art verrebbe da dire) in continua trasformazione che, a breve, sarà dotata di un sistema di telecamere, collegate a un monitor nel centro di Peccioli, per mostrare a tutti ciò che accade al suo interno.
Elena Marcon