Gruppo Salvafamiglie: le strategie di eco-consumo “dal basso” dell’Emilia Romagna
All’inizio fu il fotovoltaico. Ma dopo “quattro anni, 900 fra iscritti e interessati in Emilia Romagna e fuori regione, con circa 600 famiglie che hanno realizzato il loro impianto fotovoltaico” racconta il coordinatore Rodrigo Vacchi, il GASER, oggi “Gruppo salvafamiglie”, promuove varie iniziative per uno stile di vita sano e sostenibile.
Nata dall’associazione modenese Fazz Club, l’associazione crea gruppi d’acquisto su alimenti biologici o autoprodotti, mobilità elettrica ed interventi di efficientamento energetico degli edifici. “Un’iniziativa interamente costruita “dal basso”, da cittadini che si riuniscono per far fronte a crisi e aumenti” spiega Gabriele Bassanetti, di Gruppo Salvafamiglie Emilia-Romagna, “un modo innovativo di aggregarsi per far fronte a necessità vere, usando la rete con fini positivi e non solo di contestazione” (velata critica al grillismo destruens?).
L’associazione, che gode del patrocinio della Regione Emilia-Romagna, dell’ANCI regionale e del Wwf, agisce raccogliendo adesioni per bandi di volta in volta relativi a un ambito d’interesse. Il meccanismo è analogo a quello dei gruppi d’acquisto solidale: forti della massa critica di una commessa collettiva, gli associati riescono a spuntare offerte migliori dei prezzi di mercato praticati normalmente dalle aziende, ma soprattutto godono di un percorso assistito sia dal punto di vista burocratico sia per quanto riguarda la scelta delle ditte cui affidare i lavori.
I primi passi del Gruppo, nel 2009, sono all’insegna dell’entusiasmo e della partecipazione, ricorda Vacchi, che spiega: “Iniziative di pubblica utilità come la nostra nascono da esigenze e carenze rilevate dagli stessi soci e cittadini”. L’iniziativa si fa conoscere attraverso incontri, passaparola, assemblee online, appoggio di altre realtà associative. Ma i problemi non mancano: “Informazioni insufficienti o discordanti, leggi e regolamenti difficili e complessi, mercato di offerte selvaggio e senza tutele, necessità di qualità, garanzie, tutele economiche”, queste ultime ottenute anche con garanzie fidejussorie.
Attualmente è aperto il bando del Gruppo Salvacasa, il cui primo termine scadrà il 14 marzo, per cittadini intenzionati a ristrutturare la propria abitazione secondo criteri di efficienza energetica. l progetto si articola in due fasi: nella prima ci si riunisce per acquistare la diagnosi energetica della casa da tecnici selezionati; in base a queste diagnosi il passaggio ulteriore è costituito dai bandi per i diversi interventi possibili, come sostituzione della caldaia, nuovi infissi, migliore coibentazione (scadenza 22 marzo). Per aderire è previsto un contributo di 30 euro per i privati e 60 euro per i condomini. Il gruppo infatti si autosostiene. “Le istituzioni ci hanno fornito patrocini, collaborazione all’informazione, ospitalità per le pubbliche assemblee informative – specifica Vacchi – ma nessun finanziamento”.
I 400 impianti fotovoltaici installati da GASER hanno tuttavia goduto degli incentivi statali (attraverso il Conto Energia) e anche di un ulteriore sconto per l’acquisto collettivo. Il GASER ha emesso sei bandi in 4 anni, contribuendo a fare dell’Emilia Romagna la quarta regione italiana per produzione di energia da fotovoltaico. “Grazie anche ai Gruppi di Acquisto — si legge in una nota della Regione - già il 2010 in Emilia Romagna, secondo dati ENEL, ha fatto segnare il record di nuovi allacci fotovoltaici: 6.650 nuove connessioni e 225,3 MW di potenza in più da fonte solare“.
Per chi aderisce al Gruppo Salvafamiglie, comunque, “non ci sono vincoli, nè obblighi di acquisto, fini di lucro o scopi pubblicitari per aziende. I bandi stessi sono costruiti soprattutto a tutela dei cittadini” promettono dall’associazione, che mette a disposizione, attraverso le sue web conferences, la possibilità di interagire da casa con il relatore, ottenendo i chiarimenti necessari.
Cristina Gentile