Green Island: a Milano i giardini urbani incontrano il design
Spontaneo, naturale e mai fuori controllo. Dev’essere così un giardino urbano. Parola di Piet Oudolf, il grande paesaggista olandese celebrato alla stazione Garibaldi con una mostra dedicata per la dodicesima edizione di Green Island, dall’8 al 13 aprile, in concomitanza con la Settimana del Design. La manifestazione di quest’anno col titolo “Landscaping. Dutch Design for a new city Garden” ideata da Claudia Zanfi, farà apparire Milano in una veste insolita dal quartiere Isola a Porta Garibaldi, da Porta Genova a Sant’Ambrogio. “L’amministrazione sta cercando di cambiare lo sguardo sulla città”, spiega l’Assessore al Benessere, qualità della vita, sport e tempo libero Claudia Bisconti. “Abbiamo una nuova idea di città, stiamo cercando di uscire fuori dall’idea Ottocentesca del prato all’inglese per far maturare una concezione di verde vivibile, di prato fruibile”.
Tre location (Porta Garibaldi, Sant’Ambrogio, Porta Genova) e due installazioni per sito per parlare di giardino urbano. “Per parlare di Milano – racconta l’ambasciatore olandese Michiel Den Hond – non più grigia ma di Milano isola green”. Il ricco programma di questa edizione prevede incontri che permettono a botanici e designer di entrare in dialogo tra loro su temi legati allo spazio architettonico e lo spazio naturalistico in un contesto urbano complesso come quello di Milano. “Un progetto che da ben 12 anni è impegnato nella valorizzazione dello spazio pubblico, nella riflessione e nella capacità progettuale su temi come sostenibilità, verde urbano e paesaggio. In questa edizione abbiamo invitato botanici, designer, paesaggisti, tra cui il noto autore della Higt Line di NYC, Piet Oudolf”, spiega Claudia Zanfi. E così, il paesaggista olandese racconterà di socialità urbana attraverso il suo pensiero innovativo e rivoluzionario di parchi e giardini per scoprire anche un’inedita Milano fatta di luoghi segreti. Perché la vera felicità è trovare la bellezza nei piccoli spazi, nelle aiuole. Il giardino dev’essere fonte di creatività e design e arte ma deve poter essere vissuto da tutti i cittadini. Questa scommessa è la vita artistica di Oudolf che con il suo approccio ha rivoluzionato il concetto di giardino urbano tradizionale fatto di rose e violette. Largo a erbacee e graminacee con scelte scenografiche e pennellate di colori. La sua è una vegetazione urbana disegnata ma spontanea, bella anche lontana dal periodo di fioritura, facile da mantenere, che necessita di poca acqua e di poche cure. Uno spazio fintamente non colto, libero come fossimo in campagna.
Tra i progetti che verrano presentati durante Landscaping anche la sistemazione delle aiuole di Corso Como, area molto frequentata dove si svolge gran parte della vita notturna milanese. Anche qui, come insegna Oudolf, la scelta della vegetazione è stata determinata dalla duplice esigenza di assicurare un aspetto attraente per tutto l’anno e garantire una manutenzione non troppo impegnativa in termini di tempi e costi. Un’altra iniziativa in programma è quella dedicata alla biodiversità che coniuga design ed ecosistema. Sarà, infatti, proposto un progetto del gruppo Bee Collective, collettivo di giovani apicoltori e designer olandesi alla ricerca di nuovi modi per attirare e sistemare l’apicoltura negli ambienti urbani. Sono loro le incredibili installazioni di arnie da artista. “Il nostro obiettivo – spiega la Zanfi – è che questo spazio dedicato all’apicoltura rimanga permanente e venga sostenuto dal Comune di Milano, anzi approfitto della conferenza stampa e dell’Assessore per strappare un’assicurazione”. La giornata principale sarà quella del 9 aprile dove sarà possibile scoprire il mondo incantato delle api, un vero e proprio viaggio che aiuterà a comprendere tutti i segreti di questo insetto. Appuntamento al Giardino del Terraggio a Milano, paradiso del verde ancora troppo sconosciuto.
Francesca Fradelloni