Ecopolis 2010: premi per gli imprenditori eco-sostenibili
Sostenibilità fa, sempre più spesso, rima con imprenditorialità. Almeno nel caso dei vincitori del Premio Impresa Ambiente, consegnato ieri a Roma nell’ambito di Ecopolis 2010, la manifestazione internazionale dedicata ai temi dell’ambiente urbano e della green economy, promossa da Fiera di Roma e dalla Camera di Commercio della capitale.
L’ambito riconoscimento ha ricompensato per il quarto anno consecutivo le imprese (private e pubbliche) che si sono distinte per azioni di sviluppo sostenibile nei cinque settori in concorso: miglior gestione, miglior prodotto, miglior processo, miglior cooperazione internazionale e miglior giovane imprenditore.
Sul podio sono saliti in 15, fra menzioni d’onore ed ex-equo. Il tutto condito da un finale inaspettato: la consegna di una medaglia da parte del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano a Maurizio Mariani, della Sotral, primo vincitore italiano dello European Business Awards for the Environment (l’edizione europea a cui partecipano i selezionati di Impresa Ambiente), insignito anche del riconoscimento per l’Azienda più Innovativa da parte di Confindustria.
La Sotral, piccola-media impresa piemontese, ha intrapreso da alcuni anni un “percorso in salita”, così come Mariani stesso l’ha definito. “Questo riconoscimento è un motivo in più per investire nello sviluppo sostenibile –ha riconosciuto – così come abbiamo fatto noi anni fa, quando parlare di questi temi era più difficile e meno ricorrente. Malgrado ciò siamo cresciuti e continueremo a crescere”.
Ad aprire il valzer dei trofei (sculture di acciaio, pietra e legno, realizzate per l’occasione) è stata l’Ama (Azienda Municipale Ambiente), l’ente di igiene urbana che opera sul territorio comunale di Roma, che ha ottenuto un riconoscimento speciale come “Azienda Amica della Città Sostenibile”, per la campagna di sostituzione dei sacchetti di plastica con quelli di carta riciclata.
La prima categoria del concorso, relativa alla miglior gestione, ha portato sul gradino più alto del podio l’azienda perugina Castello Monte Vibiano Vecchio, per aver inserito ogni aspetto della sostenibilità all’interno del proprio ciclo produttivo. Vino, olio e champagne, fiori all’occhiello della produzione, vengono infatti ottenuti attraverso l’impiego di trattori bio-diesel, emissioni zero e riduzione dei volumi per aumentare la qualità.
Una menzione speciale è andata all’istituto bancario Intesa San Paolo di Torino, per il suo 92% di filiali alimentate a energia idroelettrica e al gruppo Coccioni di Ancona, che ha fatto dello slogan “il futuro sostenibile nasce in un luogo sostenibile” il leitmotiv aziendale.
Il Sud festeggia il miglior prodotto ecosostenibile: la Cooperativa Officina Creativa di Lecce ha riunito un gruppo di detenute con l’obiettivo di creare una linea di borse realizzate con tessuti di scarto che, altrimenti, andrebbero al macero. L’anno scorso ne sono state vendute oltre 75 mila, e ora si punta in alto: il sogno è quello di commercializzarne mezzo milione nell’anno in corso.
Menzioni d’onore in questa categoria anche a Whirlpool Europe, per la serie di elettrodomestici a sensori “green revolution” che permettono di risparmiare nei consumi, ad Energy Resources, per il progetto di sonda geotermica a spirale, a Dealer Tecno di Civitavecchia, per la turbina ad asse verticale dal nome Xeolo e, infine, a General Strade, con l’innovativo asfalto “Kyoto”.
E’ ancora il Sud tuttavia a portarsi a casa il trofeo per il miglior processo, che premia l’effettiva ricaduta in termini di sostenibilità e riduzione dell’impatto ambientale del ciclo di vita del prodotto. Parliamo delle finestre in legno “a profili sciolti”, commercializzate dalla società campana Pro.sit di Napoli, frutto di una stretta collaborazione con l’Università Federico II di Napoli.
Miglior cooperazione internazionale invece per la Fair Cooperativa di Genova con il progetto “Made in N.O.”, partnership fra il novarese, i produttori di cotone brasiliani e quelli indiani per la produzione di intimo biologico ed equo-solidale.
L’eccellenza giovanile ha registrato infine un ex-equo: quello di Elisa Pedrazzoli di Mantova, titolare dell’omonimo salumificio biologico attento alla qualità delle materie prime e Elena Roda della Form Slides Archimede, specialista nella realizzazione di nuovi prodotti eco-compatibili nel settore vernici, insetticidi e household.
Ora la competizione si fa internazionale: tutti i vincitori concorreranno, di diritto, alla prossima edizione dello European Business Awards for the Environment, rappresentando l’eccellenza “verde” italiana.
Valentina Massenti