Ecofont: il carattere con i buchi
Chiunque lavori in un ufficio sa quanto siano elevati i consumi giornalieri di carta e inchiostro determinati dall’uso della stampante. E’ possibile risparmiare inchiostro mantenendo stabile la qualità di stampa? Secondo agenzia olandese SPRANQ Creative Communication, sì.
Dopo numerosi tentativi, i programmatori di SPRANQ hanno inventato Ecofont: il carattere con i buchi. Ogni lettera, infatti, contiene una serie di piccoli cerchi vuoti che permettono di utilizzare fino al 20% in meno di inchiostro mantenendo invariata la leggibilità. Il font è gratuitamente scaricabile, di libero utilizzo e disponibile per Windows, Mac OSX e Linux.
L’immagine riporta un esempio di come viene realizzato Ecofont. A dimensioni normali il carattere risulta non diverso dal Vera Sans (font di partenza) anche se i risultati varieranno a seconda del software e della qualità dello schermo. La massima resa si ottiene con OpenOffice, Appleworks e MS Office 2007 e con l’utilizzo di stampanti laser.
In SPRANQ l’obiettivo è promuovere la consapevolezza ambientale ma, riconoscendo che il solo utilizzo dell’Ecofont non sarebbe sufficiente, nel sito dell’agenzia si possono leggere alcuni consigli pratici per una stampa sostenibile. Gli utilizzatori finali, innanzitutto dovrebbero utilizzare carta riciclata (senza cloro), usare una stampante moderna e, naturalmente, stampare solo lo stretto necessario. Quanto ai grafici e ai designer, potrebbero ridurre gli sprechi di inchiostro tramite le tecniche di separazione del colore. Infine l’appello, generico ma pur sempre valido, è rivolto ai costruttori di stampanti: “investire in innovazioni che tengano conto dell’ambiente”.
Ecofont è stato nominato per Accenture Innovation Award 2009, un riconoscimento che, il prossimo 5 novembre, premierà ad Amsterdam i migliori progetti innovativi, allo scopo di stimolare il progresso e pianificare nuove direttive di innovazione. (Per votare Ecofont: qui)
Ecofont e Green Print World (un software che elimina automaticamente le pagine di stampa prive di contenuti utili) sono le due applicazioni scelte dal Ministero degli Esteri Italiano nella sezione Farnesina Verde.
Ilaria Burgassi