Eco Tour di Sicilia: tutti elettrizzati dall’ecoturismo sull’isola
735 anni dopo i Vespri Siciliani, francesi e abitanti dell’Isola fanno definitivamente la pace in nome della mobilità elettrica. Potrebbe essere questa la sintesi “monumentale” di quanto accaduto ieri a Palazzo dei Normanni, a Palermo. Con i francesi della Renault – pionieri dell’auto elettrica in Europa – da un lato, la Regione Siciliana dall’altro, l’Enel come “garante” e sopra a tutti, a tirare le fila, il gran regista (nonché finanziatore) dell’accordo, Tommaso Dragotto, patron di Sicily by Car. Capace di appassionare ed elettrizzare tutti con l’idea di un “Ecotour di Sicilia“, ovvero l’opportunità, per i milioni di turisti che la Sicilia attrae ogni anno, di visitare l’isola in piena autonomia e con il minimo impatto ambientale.
Un progetto indubbiamente “storico”, per diverse ragioni: innanzitutto per la cooperazione tra pubblico e privato che, oltre a impegnare direttamente l’Assemblea Regionale, vedrà coinvolti nei prossimi anni i sindaci di 110 comuni, chiamati a far la loro parte nell’autorizzazione, in tempi brevi e ragionevoli, delle 400 colonnine di ricarica che Enel dovrà installare per creare un’infrastruttura di ricarica capillare. Una rete ad oggi unica in Italia perché invece di concentrarsi solo nei grandi centri urbani si svilupperà anche nei percorsi extraurbani, per non porre freno alla curiosità di esplorazione dei turisti. Infine l’accordo è sicuramente importante dal punto di vista commerciale, per l’acquisto in massa, da parte della società di Dragotto, di 200 ZOE 100% elettriche con 400 km. di autonomia NEDC – New European Driving Cycle (300 km. reali, decisamente sopra la media dei competitors). Destinate a diventare addirittura 1.000 nei prossimi anni.
“Da oggi saremo in grado di offrire una nuova modalità di guida a emissioni zero qui in Sicilia, una terra dove la tutela del patrimonio naturale deve essere una priorità condivisa e ricercata dalla pubblica amministrazione e delle compagnie private“, ha commentato Dragotto con l’orgoglio dell’imprenditore siciliano doc, che vorrebbe estendere questa visione ad ogni altro settore dell’economia regionale (a partire dai produttori di vino). Ma non solo: Sicily by Car, che già oggi ha filiali in tutto il Paese, intende replicare il modello, in futuro, anche nelle altre regioni italiane, a partire dalla Lombardia. Con una certezza, chiosa ironico il presidente, che fa ben sperare: “I nostri competitors ci seguiranno”.
Andrea Gandiglio