Due consultazioni on-line sulla biodiversità
Il 18 ottobre prossimo si aprirà a Nagoya, in Giappone, la decima Conferenza Internazionale sulla Biodiversità, alla quale parteciperanno 190 stati del mondo.
In vista di questo appuntamento, la Commissione Europea ha lanciato una consultazione on-line, per raccogliere pareri e suggerimenti sulle opzioni politiche per la strategia post 2010 dell’ Unione europea, sul fronte della biodiversità. La consultazione, aperta fino al 22 ottobre, si rivolge a cittadini, operatori del settore, pubbliche amministrazioni e imprese.
“Poiché gli europei – afferma il Commissario Europeo per l’ Ambiente, Janez Potocnik, nel suo appello – concordano sulla necessità di intensificare gli sforzi per contrastare la perdita di biodiversità, invito tutte le persone interessate da questo aspetto di fondamentale importanza a fornire il proprio contributo per aiutarci a definire le strategie in materia“.
Secondo recenti studi, il patrimonio naturale continua infatti ad essere fortemente minacciato: la perdita di biodiversità avanza a ritmi superiori da 100 a 1.000 volte più del ritmo naturale. Oltre un terzo delle specie esaminate è a rischio di estinzione e si stima che circa il 60% degli ecosistemi del Pianeta abbia subito un degrado negli ultimi 50 anni.
L’UE dunque ci riprova. Nel 2001 l’Unione si era fissata il traguardo di arrestare la perdita di biodiversità in Europa entro il 2010, ma l’obiettivo, con tutta evidenza, non è stato centrato. Da qui la necessità di adottare un approccio diverso, con un nuovo ambizioso obiettivo rimandato dai ministri dell’Ambiente al 2020: “Porre fine alla perdita di biodiversità e al degrado dei servizi ecosistemici nell’Ue entro il 2020, ripristinarli nei limiti del possibile e, al tempo stesso, intensificare il contributo dell’Ue per scongiurare la perdita di biodiversità a livello mondiale“.
Le associazioni ambientaliste, dal canto loro, non stanno a guardare e, parallelamente alla consultazione della Commissione, il WWF Italia ha lanciato un voto popolare via web per eleggere il miglior progetto “salva natura” attivato nel nostro paese. L’ iniziativa è rivolta a tutti e le votazioni, aperte fino al 18 ottobre (data di apertura della Conferenza di Nagoya), contribuiranno all’assegnazione del premio Panda d’Oro 2010.
A contendersi il riconoscimento di questo “Diploma per la Conservazione della Biodiversità” saranno sette progetti che avranno saputo dimostrare la propria capacità di tutela dell’ambiente naturale. In gara molti parchi regionali e nazionali, con diversi obiettivi: la reintroduzione del camoscio appenninico sui Monti Sibillini, la protezione del patrimonio genetico della natura nelle Alpi e nel Mediterraneo, fra Lombardia, Piemonte e Sicilia, la salvaguardia dell’ululone, piccolo rospo giallo e nero, la valorizzaazione degli uliveti secolari della Puglia e molti altri, consulatbili sul sito del WWF.
Per la concomitanza con l’Anno Internazionale della Biodiversità, quella del 2010 è un’edizione speciale del Panda d’Oro che, oltre alla categoria Specie e Habitat, prevede anche un premio ad una persona che si sia particolarmente distinta per azioni concrete per la conservazione, gestione e valorizzazione della biodiversità.
Per il WWF il conto alla rovescia verso Nagoya è dunque già scattato. “Per tutto il mese di ottobre il WWF – spiega Stefano Leoni, presidente della sezione italiana - attraverso le sue iniziative a livello mondiale e nazionale, continuerà a fare pressione sui governi affinché assicurino azioni concrete e risorse adeguate per arrestare la perdita di biodiversità entro il 2020“.
Redazione Greenews.info