Il vulcano islandese testimonial del carpooling
La nuova nube di cenere proveniente dal vulcano islandese ha compiuto in queste ore il suo secondo passaggio sulla Sardegna, la Liguria, il Piemonte e la Valle d’Aosta, questa volta senza che l’ENAC dovesse ricorrere alla chiusura dei voli – incubo delle compagnie aree, che hanno già perso centinaia di milioni di euro.
Ma qualche beneficio l’eruzione del vulcano l’ha portato? Oltre al salutare memento che la natura rimane più potente di qualsiasi invenzione umana e all’ovvia riduzione dell’inquinamento generato dal traffico aereo, Eyjafallajokull ha contribuito a diffondere la pratica del carpooling, ovvero della condivisione delle auto.
La storia che ci racconta Daniele Nuzzo, il giovane fondatore fiorentino di Roadsharing.com, è illuminante per ogni appassionato di new media, e curiosa, tanto da aver guadagnato, nei giorni del blocco aereo italiano, la ribalta mondiale attraverso CNN, Figaro, Forbes Russia, The Guardian e altre prestigiose testate internazionali.
Roadsharing.com è un sito gratuito di carpooling che nasce per offrire agli utenti la possibilità di condividere l’utilizzo dell’auto, senza sprechi e contenendo l’inquinamento atmosferico. L’idea è venuta a Nuzzo una decina di anni fa, durante l’Erasmus in Germania, uno dei paesi europei in cui questa pratica è più diffusa e si basa su un concetto semplice: allargare le chances di condivisione al di là dei confini ristretti di un’azienda o di un gruppo di amici, aprendole, attraverso i social networks, al mare di navigatori della rete.
L’utente, registrandosi sul sito, può “postare” un proprio itinerario e offrire posti in auto, per non viaggiare da solo e condividere le spese, oppure può cercare tra le offerte di posti disponibili per quella stessa tratta, risparmiando, in entrambi i casi, soldi e inquinamento e stringendo nuove amicizie.
Cosa c’entra in tutto ciò il vulcano islandese? Meglio di qualsiasi testimonial, Eyjafallajokull ha fatto impennare dell’800% le visite a Roadsharing.com, diventato, per molti turisti bloccati negli aeroporti europei, l’unica àncora di salvezza per tornare a casa in tempi ragionevoli e senza spese folli.
“Dal blocco dei primi voli migliaia di turisti si sono collegati ogni ora al sito per cercare un passaggio verso casa o condividere il noleggio di una macchina”, racconta Nuzzo, orgoglioso dei 34.000 visitatori raggiunti, che gli sono valsi anche un contratto con Società Autostrade per l’Italia per la realizzazione della piattaforma di carpooling del tratto autostradale lombardo A8-A9.
“Società Autostrade ha compreso l’importanza di una pratica come il carpooling, specialmente lungo percorsi fortemente trafficati come quelli Varese-Milano e Como-Milano, resi ancora più critici dai lavori in corso”, spiega Nuzzo.
Del resto basta leggere il rapporto Censis “Pendolari d’Italia 2008” per scoprire che dal 2001 al 2007 la domanda di mobilità a breve raggio in Italia è cresciuta del 35,8%, passando da 9,5 milioni a 13 milioni (il 22% della popolazione).
Un incremento che porta con sè evidenti effetti negativi sull’ambiente e provoca costi sociali ed economici rilevanti, come sottolineano gli autori del rapporto fotografando la situazione degli spostamenti quotidiani per studio e lavoro: “i lavoratori pendolari italiani impiegano in media 72 minuti per gli spostamenti giornalieri di andata e ritorno, ovvero 33 giornate lavorative annue (un mese e mezzo)”.
Un dato sul quale, complice il vulcano, sarebbe bene riflettere.
Andrea Gandiglio