La pianificazione energetica chiama? Il software risponde
Costruire a Roma nord o a Roma sud? Scegliere la Tuscolana o la Casilina? E soprattutto, quali materiali impiegare? A fornirci queste e tante altre risposte viene ora in aiuto un algoritmo, applicato ad un software, realizzato nei laboratori del Centro Ricerche ENEA di Frascati e presentato a Grottaferrata a margine dell’incontro “Il territorio vitivinicolo alle porte di Roma, la scienza e la tecnologia per uno sviluppo sostenibile”.
A prima vista solo una semplice interfaccia uomo-macchina,come tante altre nell’era del digitale. In realtà dietro questo studio, curato dal ricercatore Andrea Forni, ci sono importanti novità in materia di politiche per la riqualificazione urbana e nuovi orientamenti per la pianificazione territoriale.
Forni ha spiegato a Greenews.info quali sono le potenzialità di questo strumento, in quali campi potrà essere applicato e come potrà combattere l’attuale emergenza ambientale e gli effetti climalteranti.
D) Su quali presupposti è nato questo studio?
R) L’assunto di base è costituito dalla fine della disponibilità di energia illimitata. Le capacità di calcolo per l’analisi energetica delle città erano fuori scala, per precisione e costi, fino ad oggi, perché l’efficienza energetica e il risparmio di energia non erano delle priorità. Oggi, allo scopo di avere una maggiore efficienza energetica e controlli molto precisi e puntuali sui consumi e sulle prestazioni degli edifici e degli impianti, sono richieste capacità di calcolo molto avanzate, e la situazione ne giustifica i costi. La città presenta, a causa della sua forma, una sua inerzia energetica, sia per quanto concerne il range di temperatura che per i tempi di perdita-acquisizione di energia (inerzia termica e di potenza).
D) Nello specifico, quali indicatori sono basilari per la progettazione urbana?
R) Lo studio prende in considerazione i seguenti indicatori: caratteristiche tipologiche dell’insediamento e disposizione reciproca degli edifici; aspetti distributivi in relazione all’orientamento; controllo della radiazione solare in regime estivo ed utilizzo della stessa in regime invernale; presenza di sistemi solari passivi; ventilazione naturale (azione dei venti dominanti) in relazione alle infiltrazioni invernali e al raffrescamento estivo; condizioni di contesto per l’illuminamento naturale; il traffico urbano, pubblico e privato. In particolare questa analisi evidenzia che, per misurare e controllare l’efficienza energetica di un sistema urbano, è necessario valutare l’insieme di tre aspetti: le strutture edilizie, gli impianti energetici urbani, il contesto climatico e morfologico della città.
D) A quali risultati siete giunti applicando questo studio alla città di Roma e quali sono i margini di errore del software?
R) Utilizzando un approccio multidisciplinare integrato, confrontando dati ufficiali da centraline di monitoraggio con dati climatici, misure di temperatura sul campo, descrizioni degli impianti termici presenti nella città, indicatori qualitativi della forma urbana, dati di radiazione solare diretta, dati di uso del suolo, dati demografici e di contesto socioeconomico, siamo riusciti a tracciare una mappa della distribuzione dell’energia solare sulla Capitale. Il sistema messo a punto dall’equipe ENEA presenta un margine di errore solo dell’1 per cento. È evidente che questo dato può avere un’importante ricaduta economica e indirizzare in campo eolico, microvoltaico, solare fotovoltaico e biomasse, scelte sempre più efficaci e sostenibili sul territorio.
D) Oltre a quello della pianificazione urbana, in quali campi può trovare applicazione questo software?
R) Sicuramente nel campo agricolo: l’algoritmo riesce a identificare quale terreno è più adatto a un determinato tipo di coltivazione. Quale microclima è ideale, ad esempio, alla produzione di uno Chardonnay piuttosto che un Trebbiano. Contribuendo ad una riqualificazione del territorio.
Valentina Massenti