KeyToNature, l’applicazione che porta i parchi sull’iPhone
Anche le applicazioni per l’iPhone si fanno verdi: nasce infatti il progetto europeo KeyToNature, pronto a mettere sul mercato, entro il mese prossimo, una serie di applicazioni per scoprire il nome di una pianta, di un animale o un di fungo quando si visita un’area naturalistica.
L’iniziativa è coordinata dall’Università di Trieste e finanziata dalla Commissione Europea, che punta a facilitare l’uso di strumenti innovativi per l’identificazione degli organismi e la loro introduzione nel mondo della scuola, dalle elementari all’università.
Pier Luigi Nimis, professore presso il Dipartimento di Scienze della Vita dell’Università di Trieste e coordinatore del progetto, spiega come KeyToNature si basi su database che permettono di identificare facilmente una pianta o a una farfalla, attraverso una serie di semplici domande, come ad esempio il colore dei fiori.
I primi test hanno superato ogni previsione. Infatti, dopo il primo lancio in Estonia, l’applicazione per riconoscere la fauna è rimasta best-seller per oltre tre settimane, e sull’onda del successo la stessa cosa è avvenuta anche per quella dedicata alle mille specie di piante presenti nella Riserva Naturale della Val Rosandra, nel Carso Triestino, che ha già ricevuto centinaia di download.
Si è pensato dunque di creare applicazioni, entro il prossimo mese, anche per dieci Parchi Nazionali, tra cui il Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, quello del Mont Avic in Val D’Aosta, il parco di Paneveggio in Trentino e quello abruzzese della Majella. Ma il progetto non si ferma solo alla flora e alla fauna terrestre, comprende anche quella marina: si sta infatti cominciando a lavorare sulle piante acquatiche per monitorare la salute dei fiumi, con la possibilità per l’utente di scattare foto e di inviarle a specialisti che provvederanno a confermare la corretta identificazione.
Benedetta Musso