Cieli bui? No, cieli efficienti. La parola a Maximo, il software di IBM
Il governo ci aveva provato: con la proposta di norma chiamata infelicemente “Cieli bui”, inserita nella legge di stabilità, si cercava di raggiungere un obiettivo di maggiore efficienza energetica nell’illuminazione pubblica. La norma stabiliva che entro 120 giorni dall’approvazione da parte del Parlamento, il Presidente del Consiglio avrebbe dovuto emanare un decreto per ridurre i costi dell’illuminazione. Come? Per lo più spegnendo o affievolendo l’illuminazione pubblica e stradale. La norma non è stata poi approvata, anzi in Commissione Bilancio è stato votato all’unanimità un emendamento per sopprimerla.
Resta però la necessità per i comuni italiani, per i quali il costo relativo a consumi elettrici costituisce la seconda o terza voce di spesa, di rendere più efficienti la gestione e la manutenzione dell’illuminazione pubblica, che al momento richiede la movimentazione di molto personale e denaro.
In questo può essere di aiuto lo sviluppo di nuove tecnologie e software: immaginate che invece di vedere i consumi energetici scritti su una bolletta a fine mese, sia possibile visualizzare i consumi live su uno schermo, ripartiti su base di singolo palo della luce e in tempo reale. Non solo, dallo stesso schermo è possibile visualizzare quali pali della luce necessitano di manutenzione, o quali sono gli incroci che hanno bisogno di maggiore luce. A questo e ad altre necessità risponde il software Maximo della IBM: attraverso un quadro di gestione è possibile monitorale in modo integrato tutti i consumi di un comune, non solo i consumi elettrici, ma anche i contratti di gas, acqua, leasing, locazioni. In definitiva, tutte le utenze e i servizi.
I vantaggi sono molti: dall’ottimizzazione della manutenzione alla possibilità di gestire le accensioni in maniera più efficiente, senza lasciare zone buie ma magari con la possibilità di definire affievolimenti laddove sia possibile, e la possibilità di monitorare eventuali perdite. Dai trasporti, all’energia elettrica, all’acqua. Ma anche per quanto riguarda il traffico. “Questo nuovo software permette infatti di poter avere una amministrazione pubblica più efficiente e con costi che non vadano fuori controllo, attraverso il monitoraggio degli asset e proiezioni di costi futuri,” ci ha raccontato Francesco Pappalardo, commerciale di IBM per soluzioni e progetti software.
Il monitoraggio avverrebbe attraverso l’installazione di centraline, da inserire in vari punti del tessuto urbano, ad esempio sui pali della luce. Queste centraline avrebbero quindi molte funzionalità, tra cui rilevare i dati. Le centraline potrebbero poi essere utilizzate anche per altre funzioni, come per impianti wifi, come punti di ricarica di bici elettriche o per il controllo del traffico: la smart city diventa così semplice da gestire. Con Maximo, i dati vengono inviati a una centrale di controllo di sistema, dove sono visualizzati su un dashboard di gestione. Ad esempio ci sono delle soluzioni sensitive per monitorare gli orari di punta di traffico: possono costituire un modo avanzato di sostituire la telecamera, con un sensore in grado di contare automaticamente le macchine per minuto. E’ un sistema basato sul ricevere i dati in maniera istantanea e allertare chi di dovere in tempi rapidi, ma anche un database di informazioni sul quale programmare i trasporti cittadini: per gestire in modo efficiente le strade già esistenti invece di doverne realizzare di nuove.
Veronica Caciagli