Ginkgo: da una start up l’ombrello 100% riciclabile
“Ma perché non hanno ancora inventato un ombrello di gomma?”, ha detto la sua fidanzata davanti all’ennesimo parapioggia rotto. Ed è così che, circa tre anni fa, Federico Venturi, designer, ha iniziato a pensare di creare un ombrello semplice, leggero, resistente e, al contrario di tutti gli altri in commercio, riciclabile. Un’idea poi diventata progetto grazie al coinvolgimento dell’ingegnere, laureando al Politecnico di Milano, Gianluca Savalli, che è stato capace di individuare le soluzioni tecniche e ingegneristiche più adatte per realizzare il prototipo, per la verità all’inizio abbastanza utopistico.
Gli ombrelli hanno una vita molto breve e, considerato che ogni anno ne vengono persi o rotti più di 900 milioni, non è difficile stimarne il danno ambientale, oltre che economico: il poliestere e il ferro sono materiali difficilmente smaltibili; il poliestere della copertura ha un tempo di degrado di oltre 1.000 anni e calcolando circa 240 grammi di ferro a ombrello, con la quantità totale del metallo del miliardo di ombrelli che ogni anno si rompono o vengono persi (pari a 240.000 tonnellate), sarebbe possibile costruire oltre 25 torri Eiffel ogni 12 mesi.
Così, dalle competenze in meccanica ed estetica dei due soci, è nato Ginkgo, il primo ombrello realizzato interamente in polipropilene, che grazie alle sue caratteristiche rende il parapioggia leggero, flessibile e robusto, in grado di sopportare urti e vento senza deformarsi o rompersi. L’utilizzo di questo materiale, infatti, garantisce l’elasticità degli elementi (braccetti, pulsante di sblocco, etc.) maggiormente sollecitati e che risultano essere i punti di maggiore debolezza negli ombrelli classici (i materiali utilizzati tradizionalmente rendono l’ombrello leggero ma non flessibile, quindi più facilmente rompibile). Il progetto poi prevede un’importante razionalizzazione del numero di componenti, ridotti dell’80%, che determina una maggiore affidabilità e resistenza (sono meno i punti di potenziale rottura). Inoltre, la semplificazione delle fasi di produzione e assemblaggio riduce di molto l’impatto sull’ambiente – contro i lunghi processi produttivi dei modelli tradizionali che hanno un forte impatto in termini di emissioni di CO2 – e consente il riciclo di Ginkgo al 100%.
Stiloso nel design e personalizzabile nelle combinazioni di colore, questo modello ha vinto la sezione italiana della Idea to Product Competition 2011, competizione interna al Politecnico di Milano organizzata dall’Acceleratore d’Impresa e dalla Fondazione Politecnico di Milano, da cui ha ricevuto un premio economico di 2.000 euro utilizzati per la progettazione ultima, la realizzazione del prototipo e il deposito del brevetto. È stato poi l’incontro con Marco Righi, ingegnere gestionale e imprenditore, che, ancora sotto l’ala dell’Acceleratore, ha definitivamente reso l’idea un vero e proprio processo di produzione e sviluppo. “Lo scorso marzo tramite alcuni amici sono venuto a conoscenza del progetto. Mi sono appassionato e ho deciso di abbracciare e finanziare l’idea. Il 19 dicembre abbiamo fondato l’azienda (che per il momento propone l’ombrello come suo unico prodotto e cavallo di battaglia) e siamo in fase di start up, con la produzione che inizierà in queste settimane e le prime consegne previste per il mese di settembre”, spiega Righi. L’ombrello sarà sul mercato a partire dal prossimo gennaio e sono già diversi gli accordi presi per la distribuzione sia a livello nazionale, con la grande distribuzione e vendita al dettaglio, sia a livello internazionale, in collaborazione con importanti brand. In tutto questo l’Acceleratore del Politecnico di Milano garantirà per ancora un anno supporto, tutoraggio, assistenza e monitoraggio in tutte le fasi di produzione e promozione del prodotto.
Una semplice idea che promette di cambiare il nostro quotidiano e che lo scorso 20 settembre ha ottenuto un altro riconoscimento, superando la prima selezione internazionale del James Dyson Award, prestigioso premio di design che cerca innovazioni brillanti nella vita di tutti i giorni. “Tra due settimane – continua Righi – sarà lanciata una campagna di crowd funding, tramite piattaforme in cui le start up innovative presentano le proprie idee, sulle quali il pubblico stesso può investire. Sul sito ginkgoumbrella.com l’utenza potrà sostenere la nostra idea con un’offerta in cambio della quale riceverà in anteprima esclusiva un ombrello Ginkgo”.
Alfonsa Sabatino